
A sera,quando tutto comincia a farsi buio
una striscia di luce mi penetra nel cuore
vedo il mio ritratto invecchiato di moine
in mezzo a troppe mani di povertà distese
ma senza scatti di pretese,pronte infatti
a ricevere pure rimasugli di piccole cose
in mezzo a tanti occhi senza sguardo che
si perdono nel vuoto,fissando un’angoscia
priva di rabbia che grida assenza d’amore
vedo e mi sento di essere come una statua
che,una volta illuminata dentro,si scopre
di avere un cuore di carne,le stesse mani
per donare,con gli stessi occhi per amare
Cadono così le moine,barlumi di apparenza
scivolo nella realtà della grande miseria
provo gioia,vestendomi da buon samaritano