Tu mi hai reso erede non di qualcosa che
un giorno scomparirà anche dalla memoria
né di talismani che m’accendono fantasie
di miracoli che la verità subito elimina
nè di un destino indistinto come un mito
che mi schiude al senso dell’impossibile
ma di Te stesso,che in ogni istante gemi
ti annienti per farmi una creatura nuova
Sei Tu l’eredità unica non fatta di cose
fragili o di un mucchio di parole smorte
ma d’amore che si scioglie in sofferenza
in lacrime,in sangue che la croce genera
Qui e solo da qui Tu m’attiri e illumini
il cammino seminato da intarsio di spine
che non coprono il respiro del tuo Cuore
né lo strazio del Volto tanto stracciato
anzi in essi come avvolto da un manto,io
mi riposseggo e porto in Te la mia croce