Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

E mi alleno

premioE mi alleno non per sembrare ciò che più non sono,
ma solo per svegliare quei punti di articolazione,
che, incollati alla base mi trafiggono mi fermano
non senza dolore e mi fanno sentire un acciaccato.
Mettendomi in esercizio, sembra di essere diverso,
cammino rallento mi giro accelero e più non provo
il duro scricchiolio delle ossa quasi arrugginite,
anzi vado avanti come se fossi per niente vecchio.

 

Poesie inedite

Da domani se vuoi, potrai leggere poesie nuove, sulle quali chiedo,

prima di redigere il quarto volume dal titolo EMOZIONI, il tuo giudizio.

La vanità nella Chiesa

Non si può sottacere che non sempre chi si pone alla sequela di Gesù, si lascia guidare dalla rettitudine delle intenzioni.  Spesso, l’amore che, egli pur nutre verso di Lui, viene accarezzato da una certa fuliggine di vanità, che lo svilisce in briciole di apparenza.
Per cui, facilmente corre il rischio di cercare più  qualcosa per sé , che testimoniare il suo andare dietro Gesù, il Quale già al tempo suo avvertiva tali atteggiamenti e li condannava senza mezzi termini.

Chi non ricorda i moniti contenuti nel Vangelo di Matteo, riguardanti chi fa l’ elemosina, chi prega o digiuna?  Non dice forse al primo:” Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra?”. O al secondo:” Quando preghi, entri nella tua camera e, chiusa la porta, preghi il Padre tuo nel segreto?”. Oppure al terzo:”  Quando digiuni, non assumere aria malinconica come gli ipocriti…. ma profumati la testa e lavati il volto, perché nessuno veda che stai digiunando?”.

Non lancia forse questi avvertimenti a coloro che volevano pavoneggiarsi per quello che facevano in nome di Dio?

E quanti anche oggi, laici, sacerdoti e vescovi cercano Cristo e la Chiesa soltanto per farsi vedere e, quindi, per semplice vanità, che apre la strada all’orgoglio e alla superbia?

Dice il Papa:” La vanità non fa bene”.  Perciò è  sempre opportuno che ognuno trovi  qualche attimo per chiedersi:” io ostento ciò che faccio o compio tutto in segreto, sicuro di piacere solo a Dio?”.

I respiri del vero amore

 

 

Un cuore non si conquista con la ricchezza, ma solo con un altro cuore, aperto all’ amore.

Un gioiello, una  cosa preziosa genera solo moine e sorrisi di compiacenza,  che subito si spengono.

Ma  tra due persone che si amano,  anche l’ insignificante donato  vibra  parole  diverse,

che lo rendono un vero tesoro.

Molti si illudono che tutto è comprabile e vendibile,  ma non si accorgono che gli occhi del cuore

hanno barriere diverse e,  spesso,  pur facendosi attrarre dalla bellezza delle perle,

preferiscono posarsi persino sulle ” cosuccie “, per gustare i respiri del vero amore.

” Tagli e cuci “

Il  ” tagli e cuci ”  non  è  forse il piacere di tanti, che si trastullano con la perfida arte del pettegolezzo, sempre attenta a dipingere ricami sottili sulla pelle degli altri ?
Non é forse diventato un gioco quasi normale all’ interno di molti ambienti, dove nessuno passa inosservato ed ognuno diventa fonte di fantasie denigratorie ?
Purtroppo,  non di rado  é  facile avvertire il respiro pesante di chi, dopo aver ruminato il fieno della sporcizia, cerca di liberarsene, gettandolo sugli altri.
Ed  è  veramente triste vedersi e sentirsi in una ragnatela di insinuazioni fittizie, create solo per invidia o per il gusto di una gratuita cattiveria.

L’avaro è un sempre bisognoso

L’avarizia non paga. Anzi, svuota il cuore e la mente, centrando ogni sentimento ed interesse sulla roba. Niente e nessuno ha valore, ma tutto ha senso solo se produce ricchezza. Nel cuore dell’avaro non sgorgano lacrime di umanità, ma singhiozzi per le cose perdute. Nella sua mente non volano pensieri di cielo, ma di terra, dove ogni ebbrezza ha un nome: il denaro. Per lui la felicitá non sta nel sorriso da donare o da ricevere, non nella visione della semplicità di un bambino nè nella bellezza dell’anima, ma nell’accrescere ed allargare i recipienti di ciò che possiede, aldilá dei quali nulla sa vedere e toccare. Così, pur avendo molto, si sente povero, un sempre bisognoso, che non disdegna di prendere persino le briciole che altri gli offrono. Senza amici, sembra un cane bastonato, che preferisce ritornare nella sua gabbia, dove si sdraia, sicuro che nessuno gli tocchi, benché nella cacca, l’abbondanza del suo cibo. È veramente desolante spendere se stesso per la ricchezza, il cui destino molto spesso è addirittura senza un nome!

Io sono il tuo Dio

Dio non vuole entrare nelle nostre teste, ma nei nostri cuori.
Perché é qui, che nasce l’ amore ed inizia a cambiare la vita.
Si gusta il profumo di Dio e si prova il senso profondo della sua gelosia.
Qui tutti sperimentiamo che non siamo numeri creati alla rinfusa, ma persone,
coperte da un amore esclusivo, non condivisibile con nessuno.
Sì, perchè Lui é veramente un Dio geloso, che non smette mai di cercarci.
E ci trova sempre ed ovunque. Ad ognuno dice:” Io sono il tuo Dio”.

Il tormento dell’ amore

A volte mi ritiro in silenzio, mi guardo nello specchio e mi domando se vale la pena dare, dare sempre, e dare senza se e senza ma, ad un prossimo spesso bugiardo.

Rinuncio a ciò che voglio, persino al necessario e al superfluo, per tendere la mano ad ogni richiesta e poi scopro che chi ha ricevuto, se ne va soddisfatto per la commedia recitata.

Vorrei cambiare atteggiamento, gettare alle spalle il cuore e lasciarmi guidare solo dagli occhi della ragione, ma non ci riesco.

La visione di un volto senza identitá, di indumenti trascurati, di occhi incerti e di mani invocanti, mi tormentano e mi schiudono domande che la freddezza della ragione respinge e il cuore raccoglie.

Qualcuno o qualcosa?

orantePenso troppo a ciò che devo fare e pochissimo a ciò che devo essere.
A volte sembra che sono uscito da me stesso, spinto solo dalle cose.
Mi perdo nel solito qualcosa, quando potrei essere un vero qualcuno.
E cosí scivolo in continui desideri, che mi tarpano e mi sviliscono.
Forse mi rendono protagonista del fare, ma in realtá mi sento vuoto.
Nè mi gratificano i sorrisi di assenso, povero specchio di finzione.
Anche se nulla mi manca, grande è la pena per ciò che dovrei essere.

Il dio della convenienza

Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, ma l’ uomo, scegliendo vie e pensieri diversi, ha voluto invece farsi un dio a propria  immagine e somiglianza. Un piccolo  dio, la cui attesa ed esistenza  viene giocata su una scacchiera di poveri e deboli interessi, che il quotidiano brucia, senza lasciare neppure briciole di soddisfazioni superiori. Un  dio senza cielo, che a volte  veste di piedistalli di comodità, che resistono al tempo e al  sentimento, finchè  tutto procede a  suo tornaconto. Questi,  oggi,  è  il dio di tanti, anche cristiani ad acqua di rose, ma non è  il vero Dio, che ha voluto imprimere  se stesso nel  cuore di ogni uomo. Non è  il Dio  della croce che si è  consumato per amore, onde  schiudere ad ognuno  orizzonti di salvezza . E’  solo  il dio della convenienza, ma non il Dio della Bibbia e della fede, le cui sorprese  confondono e , nello stesso tempo, delineano arcobaleni  di grazia, che Lo fanno sentire insieme Padre e Madre.