Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
E cado distratto dal fascino del tuo volto,
una incerta poesia di fantasia e di realtà,
dove i desideri si incrinano senza visione
i pensieri si tormentano privi di identità.
Temo di pensare e desiderarti nella verità,
perciò corro sbando inciampo e scoprendomi
ancora troppo fragile, mi appendo ai sogni,
che giocano come oblò per guardare altrove.
E non ti abbraccio, perché vedo troppe strisce di tenebre
negli occhi; tu non mi guardi con semplicità, vibri moine
solo di ipocrisia, giochi con sorrisi strani mai mi leggi
nella verità di ciò che sono nè nel tormento del pensiero.
Ho paura di scivolare sui cocci che i tuoi occhi seminano,
di sentire il caldo delle mani che aprono ali di fantasia
e mi fanno volare sull’ albero che nasconde l’ amara sete
del piacere antico, un brivido mai ignorato dal mio cuore
E ti seguo non per avere qualcosa, ma solo per imparare
ad essere qualcuno in questo via vai di fatui manichini,
che sembrano più sedotti da mezzi sorrisi che da verità
di vita, uniche che incarnano la bellezza dell’ umanità.
Il tesoro non lo trovo nelle cose, ma nei valori che tu
hai e trasmetti con semplicità di parole sguardi inviti,
che mi trascinano alla tua sequela e mi rivelano strade
di novità, che percorro con la voglia di essere come te.
E non mi arrendo, anche quando la scure delle parole mi colpisce
e mi sembra di udire la tempesta, che agita superba il mio cuore.
Resisto, raccogliendomi come in un gomitolo in attesa del sereno,
e poi piano piano mi schiudo alla bellezza, che profuma d’ amore.
Senza usare risposte irate, vinco con il silenzio, da cui faccio
trasparire, solo guardando, la verità di ciò che sono e acquieto
con il sorriso il volto arcigno di chi grida senza prima calarsi
nello scrigno dell’ anima, dove troverebbe ancora cocci di amore
E mi perdo spesso nella visione di sguardi sorrisi gesti
mi fermo ad ascoltare parole suadenti che sembrano fatte
di sinceritá, ma scopro lentamente che ogni volto cambia
a seconda della verità di comodo che la mente gli genera.
Così mai uguale gusta gli istanti dipingendoli di colori
ora chiari ora scuri tristi o gioiosi, ma sempre diversi
da come si presenta: un esteriore di varietà che scherza
con ciò che non è, fingendo sfumature visive senza cuore.
Anche se scivolo spesso non affogo mai nella palude dei pensieri,
mi alzo sempre mi scrollo di dosso il fango che trovo per strada
e come se nulla fosse riprendo il cammino con la stessa vivacità.
Così aldilá di ciò che accade resto come sono seguo a testa alta
mi guardo attorno cerco delle pause per bagnarmi di alito fresco
e corro verso la meta ben sicuro che alzarmi vale più che cadere.
E mi sento tradito dalle tue bugie vestite di verità,
alle quali ho sempre ceduto convinto della sincerità,
con cui parlavi mi guardavi accettavi ciò che dicevo.
Ora vedo nei tuoi occhi tanta furbizia che trasforma
in respiri di persuasione persino gesti di ipocrisia,
ai quali non mancano il gusto sottile del tradimento.