Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Dopo aver fatto tanto senza rifiutarti neppure un respiro di desiderio
e sempre vivendo alla tua ombra,dove persino gli sguardi erano comandi
mi ritrovo ancora una volta solo con me stesso a numerare le delusioni
vecchie e nuove,che mi raccontano nel dolore della tua mancata fiducia
Come un bambino che credeva alle fate della verità,mi lasciavo cullare
da tutto ciò che dicevi,nei gesti sorrisi moine vedevo aliti d’affetto
mai dubitavo del timbro della sincerità,che oggi purtroppo più non hai
avendo venduto il tuo cuore,almeno in pensieri alle favole di finzioni
Una sola cosa non sono mai riuscito a perdonarmi
quella di essere stato ammaliato da chi fingendo
tratti di amicizia carpí la mia mente e il cuore
Non dimentico le sue parole che sembravano corde
vibranti di affetto in una sinfonia di sinceritá
subito diventata maschera da cui trapelano bugie
E pur pensando allora alle tante farse politiche
nutrivo fiducia leggevo in lui sguardi di novità
che ora si rivelano studiate moine di scaltrezza
Ed è la fine e sono felice di uscire da un ruolo non mio,
che tanto mi è costato generandomi illusioni e delusioni,
in una grande sottrazione di tempo a ciò che potevo fare
per me, che distratto dalle belle moine mi sono svuotato,
per riempirmi di povere costanti immediatezze oggi eluse.
Troppo ho perduto molto ho sbagliato nulla ho realizzato,
attratto solo da pochi mirati sorrisi che si accendevano
e si spegnevano come lucciole, facendomi subito oscurità
in cui scivolavo prigioniero delle chimere che mi creavo
e che il tempo ha snocciolato nell’ incanto della verità.
E sarò come prima solo se nei tuoi occhi rivedrò la verità.
Non adesso, troppa fuliggine ti avvolge e ti rende incerta,
non sei ancora come eri bella in una cornice di attrazione,
dove tutto aveva un senso e persino le mani erano garanzia
di affetto, quando stringevano le mie per dirmi buonanotte.
Ora non più, poco nulla ha in te il timbro della sincerità.
Incespichi tra tante moine rincorri miraggi in chiaroscuro,
sciupi il tempo senza la memoria di quanto insieme vissuto,
sembri che cammini tra le ombre che fanno inquieta la luce
del tuo cuore, che in ogni momento dimostra la sua povertà.
Cadrai perché non sei un gabbiano dagli occhi limpidi
che tutti guardano specchiandosi nella sua semplicità
tu nasci agisci come un avvoltoio con artigli puntati
che spingi con inganno non importa se amico o parente
per te chiunque è una preda che tracimi con giravolte
che paiono amicizia ma celano la tua voglia di potere
e vai avanti con promesse intrallazzi studiati finché
non rovinerai nella torre di babele che ti sei creata
E soffro, perché non sei più come prima.
Troppe fantasie ti avvolgono e tu credi
di camminare su arcobaleni di ricchezze.
Giochi con i sogni che qualcuno ti crea
e in essi ti illudi di toccare il cielo.
Forse lascerai persino il certo che hai.
E quando, delusa, piangi e vuoi tornare
dal vecchio amico, trovi un uomo spento.
Quando mi sveglio ed apro gli occhi vedo i miei sogni
scivolare giù dall’arcobaleno,subito vengo a trovarmi
nel labirinto del mondo,dove pensieri parole progetti
vibrano di lamenti e non sempre si illuminano di vero,
tutto scorre diverso dal sognato e mi figura intrecci
di tensioni,che mi appannano nella ricerca mi frenano
il desideri, mi prostrano quasi sempre alla sconfitta
e deluso annaspo tra fantasie senza respiri di realtà.
E vado via deluso e stordito dai tuoi sguardi,
che distratti fingevano di perdersi nel vuoto,
invece come ladri cercavano e si incontravano
sempre con lui che, seduto di fronte, giocava.
Adesso cammino carico di pensieri poco chiari,
certamente non piú ricchi di stima e convinto
che il castello di affetto eretto con fiducia
si è sbriciolato davanti al tuo nuovo idillio.