Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Non disprezzo mai ciò che non condivido,
perché potrebbe sempre nascondere in sé
qualcosa che non ho o un’idea migliore della mia.
Cerco sempre di essere tollerante,
ben sapendo che possono ovunque trovarsi
briciole di verità o istanti di novità.
La tolleranza é il respiro più bello dell’intelligenza.
Crea arcobaleni di curiosità,
sui quali camminano colori di simpatia,
che spesso portano con sé improvvise armonie di intenti.
Così,ciò che non condivido a primo impatto,
mi diventa poi più familiare.
E sono veramente felice.
Quando vedrai una donna virtuosa,
chiudila nello scrigno del cuore,
è preziosa per essere in vetrina.
Amala senza mancarle di rispetto,
entra senza remore nel suo mondo,
ascolta gli aliti della bellezza.
Non sciupare il profumo del viso
non tradire la bontâ del sorriso
fermati sempre nella sua visione.
Non è una qualsiasi, é colei che,
senza parlare, sa stupire e dire
la verità di ciò che è: virtuosa
Non mi arrendo mai
anche quando cozzo
contro uno scoglio
mi riprendo sempre
non sono temerario
attento a valutare
la sorpresa brusca
evito la sconfitta
corro con passione
segnando traguardi
che altri guardano
con amara rivalità
in ogni conoscenza
mantenendo intatta
l’emulazione colgo
ciò che è migliore
e gusto con umiltà
quanto procuratomi
per poterlo donare
a chi vive come me
Ho visto l’incredibile: protagonisti di ieri,
con gli occhi tristi,trafitti da tanti pensieri,
appesi a vecchi ricordi,vivere senza entusiasmo
nella solitudine di una grande Casa per Anziani,
dove il sorriso,il dialogo,l’amore sono stranieri.
Su ognuno poso lo sguardo e leggo l’angoscia
dell’abbandono nella semplicità di un saluto
che risponde al mio.
Non c’è nessun altro,se non i loro corpi seduti
e sparsi qua e là, in un profondo silenzio
curiosi di chi dona loro un sorriso di sofferta gioia,
tanto è la visione di dolore e la collera verso chi
come fagotti li ha depositati in quelle pareti fredde.
Stasera la luna sembra un arco di fuoco
sbiadito senza corda,rosa dall’oscurità
e persino priva di emozioni:più morente
che viva,non crea alcun incantamento,ma
solo un triste disincanto,che allontana
dalla bellezza dei sogni ed uccide ogni
vibrazione di poesia,facendo un deserto
di tenebre,dove brancolo senza trovarmi
mai,neppure nei vari ricordi della luna
piena,che mi segnava orme di luce,amore
di infinito,ebbrezza di immagini,giochi
di fantasia:tutto sembra essersi spento
quasi candela che ha finito la sua cera
Voglio solo toccarti e dirti a voce alta
“ esisto ” pure io in questo mondo fatto
di noia,ove ognuno pedala in modo uguale
i poveri restano sempre al palo, i ricchi
continuano a vivere di tediosi privilegi
i manovali anonimi della chiesa lavorano
senza tregua, i porporati ti sono accanto
e a differenza dei senza nomi ti tendono
le mani che non conoscono il vero sudore
Ti voglio toccare non per chiedere onori
non desidero scorrere nella tua leggenda
che si eleva come arcobaleno di vittoria
le cui grida echeggiano in cielo,ma solo
per dirti che come me esistono altri,che
liberi da patologie di carriera, brillano
per la Parola che annunciano,per l’amore
che donano,per la gioia d’essere laddove
gli ultimi piangono ed hanno mani aperte
Non c’è momento più profondo per sentire i brividi del silenzio,
che quello della notte, tormentata dalla pioggia e dai fulmini,
senza tuoni, che dipingono nell’aria guizzanti fantasmi, che subito
muoiono, accompagnati dai rintocchi di strani scrosci di acqua.
Qui mi sento avvolto dal mistero, che fa insorgere la provvisorietà
della vita, con le amarezze e le delusioni; tratteggia una immagine
dell’infinito, che accende tenere meditazioni sul destino e mi dona
una luce nuova, che chiarisce la speranza e il cammino dell’eternitá.
Ogni volta che mi dò aria di importanza, mi sento addosso un senso di ridicolo,
una sorta di insignificanza, che mi rende quasi inutile.
Anzi, appena mi allontano dalla linea dell’ umiltà e mi lascio guidare dall’ idea di essere un grande,
solo perchè pluri laureato, avverto di essere caduto nelle maglie della meschinità.
Ed è proprio qui che mi fermo; e, pur guardando affissi alle pareti i titoli, che mi fanno da cornice,
leggo nel mio cuore il diploma di ignoranza, l’unico che mi fa provare ancora l’ebbrezza della semplicità.
Chi non conosce se stesso
cede ai riti dei fantasmi
che generano zone d’ ombre
ove si fonde vero e falso
in un saliscendi di icone
foriere di folti pensieri
Ha paura di trovarsi solo
perché dal suo oblò crede
di vedersi in chiaroscuro
con una identità sfuocata
in cui si muovono cavalli
sfrenati e pecore dimesse
Ma soltanto chi non vuole
conoscersi, ha paura di sé
convinto che, se si aprono
le tende dell’anima, saprà
quanto è distante da essa
il paradiso che pur brama
La modestia è per molti un vestito in disuso,da tempo fuori moda Troppo ci siamo assuefatti a fare e a volere solo le grandi cose Neppure ci accorgiamo che la vita vibra di tante piccole cose che, se un giorno le ricordiamo, ci diranno quanto furono grandi Un bagno di umiltà che abbassi il livello della nostra alterigia ci permette di capire che solo nella piccolezza delle cose,nasce il destino della nostra grandezza,che ognuno continuamente cerca