Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

La tolleranza

Non disprezzo mai ciò che non condivido,
perché potrebbe sempre nascondere in sé
qualcosa che non ho o un’idea migliore della mia.
Cerco sempre di essere tollerante,
ben sapendo che possono ovunque trovarsi
briciole di verità o istanti di novità.
La tolleranza é il respiro più bello dell’intelligenza.
Crea arcobaleni di curiosità,
sui quali camminano colori di simpatia,
che spesso portano con sé improvvise armonie di intenti.
Così,ciò che non condivido a primo impatto,
mi diventa poi più familiare.
E sono veramente felice.

8 Marzo : Auguri alla donna

Quando vedrai una donna virtuosa,
chiudila nello scrigno del cuore,
è preziosa per essere in vetrina.
Amala senza mancarle di rispetto,
entra senza remore nel suo mondo,
ascolta gli aliti della bellezza.
Non sciupare il profumo del viso
non tradire la bontâ del sorriso
fermati sempre nella sua visione.
Non è una qualsiasi, é colei che,
senza parlare, sa stupire e dire
la verità di ciò che è: virtuosa

 

Non mi arrendo mai

Non mi arrendo mai
anche quando cozzo
contro uno scoglio
mi riprendo sempre
non sono temerario
attento a valutare
la sorpresa brusca
evito la sconfitta
corro con passione
segnando traguardi
che altri guardano
con amara rivalità
in ogni conoscenza
mantenendo intatta
l’emulazione colgo
ciò che è migliore
e gusto con umiltà
quanto procuratomi
per poterlo donare
a chi vive come me

Ancora Ospizio

Ho visto l’incredibile: protagonisti di ieri,
con gli occhi tristi,trafitti da tanti pensieri,
appesi a vecchi ricordi,vivere senza entusiasmo
nella solitudine di una grande Casa per Anziani,
dove il sorriso,il dialogo,l’amore sono stranieri.
Su ognuno poso lo sguardo e leggo l’angoscia
dell’abbandono nella semplicità di un saluto
che risponde al mio.
Non c’è nessun altro,se non i loro corpi seduti
e sparsi qua e là, in un profondo silenzio
curiosi di chi dona loro un sorriso di sofferta gioia,
tanto è la visione di dolore e la collera verso chi
come fagotti li ha depositati in quelle pareti fredde.

 

un arco di fuoco

Stasera la luna sembra un arco di fuoco
sbiadito senza corda,rosa dall’oscurità
e persino priva di emozioni:più morente
che viva,non crea alcun incantamento,ma
solo un triste disincanto,che allontana
dalla bellezza dei sogni ed uccide ogni
vibrazione di poesia,facendo un deserto
di tenebre,dove brancolo senza trovarmi
mai,neppure nei vari ricordi della luna
piena,che mi segnava orme di luce,amore
di infinito,ebbrezza di immagini,giochi
di fantasia:tutto sembra essersi spento
quasi candela che ha finito la sua cera

A Papa Francesco

Voglio solo toccarti e dirti a voce alta

“ esisto ” pure io in questo mondo fatto

di noia,ove ognuno pedala in modo uguale

i poveri restano sempre al palo, i ricchi

continuano a vivere di tediosi privilegi

i manovali anonimi della chiesa lavorano

senza tregua, i porporati ti sono accanto

e a differenza dei senza nomi ti tendono

le mani che non conoscono il vero sudore

Ti voglio toccare non per chiedere onori

non desidero scorrere nella tua leggenda

che si eleva come arcobaleno di vittoria

le cui grida echeggiano in cielo,ma solo

per dirti che come me esistono altri,che

liberi da patologie di carriera, brillano

per la Parola che annunciano,per l’amore

che donano,per la gioia d’essere laddove

gli ultimi piangono ed hanno mani aperte

 

Immagine dell’infinito

Non c’è momento più profondo per sentire i brividi del silenzio,
che quello della notte, tormentata dalla pioggia e dai fulmini,
senza tuoni, che dipingono nell’aria guizzanti fantasmi, che subito
muoiono, accompagnati dai rintocchi di strani scrosci di acqua.
Qui mi sento avvolto dal mistero, che fa insorgere la provvisorietà
della vita, con le amarezze e le delusioni; tratteggia una immagine
dell’infinito, che accende tenere meditazioni sul destino e mi dona
una luce nuova, che chiarisce la speranza e il cammino dell’eternitá.

 

Il diploma di ignoranza

Ogni volta che mi dò aria di importanza,  mi sento addosso un senso di ridicolo,
una sorta di insignificanza, che mi rende quasi inutile.
Anzi, appena mi allontano dalla linea dell’ umiltà e mi lascio guidare dall’ idea di essere un grande,
solo perchè pluri laureato, avverto di essere caduto nelle maglie della meschinità.
Ed è proprio qui che mi fermo; e, pur guardando affissi alle pareti i titoli, che mi fanno da cornice,
leggo nel mio cuore il diploma di ignoranza, l’unico che mi fa provare ancora l’ebbrezza della semplicità.

Paura di sè

Chi non conosce se stesso

cede  ai  riti  dei  fantasmi

che generano zone d’ ombre

ove  si  fonde  vero  e  falso

in un  saliscendi  di  icone

foriere di  folti  pensieri

Ha paura di trovarsi solo

perché dal suo oblò crede

di vedersi in chiaroscuro

con una identità sfuocata

in cui si muovono cavalli

sfrenati e pecore dimesse

Ma soltanto chi non vuole

conoscersi, ha paura di sé

convinto che, se si aprono

le tende dell’anima, saprà

quanto è distante da essa

il paradiso che pur brama

La modestia

La modestia è per molti un vestito in disuso,da tempo fuori moda Troppo ci siamo assuefatti a fare e a volere solo le grandi cose Neppure ci accorgiamo che la vita vibra di tante piccole cose che, se un giorno le ricordiamo, ci diranno quanto furono grandi Un bagno di umiltà che abbassi il livello della nostra alterigia ci permette di capire che solo nella piccolezza delle cose,nasce il destino della nostra grandezza,che ognuno continuamente cerca