Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
L’ attesa ha in sè il gusto della imprevedibilità e non stanca mai.
Chi si pone in tale atteggiamento,vive ogni istante nella speranza dell’ avvento.
Egli non misura il tempo.
Non guarda infastidito l’ orologio, per contare il ritardo.
Lo sente come amico e non come tiranno che brucia ogni aspettativa.
Anche se non conosce l’ ora esatta, è felice di consumare il suo tempo,
aspettando ciò che ama.
Erano come pietre
le mani di mio padre,
specchio
di fatica e di dolore;
come la luna,
al tramonto del sole
erano i suoi occhi,
piccoli ma ancora vivaci;
come terra asciutta,
segnata da profondi solchi
era il suo volto,
ormai senza bellezza:
un quadro di antica arte,
ove l’usura del tempo
logora ma non distrugge
le linee della sua icona.
Guardo in alto e penso che un giorno anch’ io potrei trovare un posto lassù.
Certo non ho ali, però ho un grande cuore, che racimola e dona tanto amore,
che mi facilita il bussare a qualsiasi porta, anche a quella del cielo.
Non ho vergogna di essere un mendicante: chiedere per dare sono le mie ali
che schiudono i voli dello spirito e mi portano là dove l’ amore mi chiama.
Non é facile dire ció che si vuole.
Spesso vi sono ragioni che non aprono alla sincerità,
anzi la restringono nell’involucro di mezze verità.
E per quanto il respiro della coscienza
tenda a trasformarsi in grido di coerenza,
l’ apparato chiude sempre ogni sguardo di libertà.
Così, é più facile dire ciò che conviene o piace,
piuttosto quello che chi comanda non vuole o cerca
di chiudere nello scrigno delle cose da dimenticare.
Non conosco un uomo che non cerca ciò che gli serve.
Anzi, tutti cercano qualcosa senza mai risparmiarsi.
Vanno e vengono, corrono e percorrono strade diverse;
e quasi sempre non trovano quello che vogliono.
Bussano a tante porte, visitano chiese antiche e moderne,
si agitano per trovare un po’ di felicità e di verità,
ma ogni ricerca si perde, ai piedi di porte sbagliate.
Girano e rigirano come trottole ridicole e non vedono
che la porta dietro cui si trova la fonte del desiderio
è il loro cuore, dove possono respirare un pò di pace.
Finchè tu non dissolverai
il velo della polvere che
tiene appannati gli occhi
non vedrai né la bellezza
che freme in te né quella
che vive nel cuore altrui
Solo se avrai ali d’amore
e volerai oltre l’ egoismo
che tarpa ogni meraviglia
scoprirai ciò che è in te
e udrai la voce del Bello
che geme sempre in ognuno
Non cerco troppo,ma solo un uscio aperto
per entrare,vedere se nell’uomo è ancora
rimasto un pizzico di luce,che lo faccia
discernere e misurare i passi che compie
prima di farsi avvolgere dalla ragnatela
del disprezzo per tutto ciò che non crea
denaro:è blasfemo ignorare le meraviglie
della vita e spendersi per i soli affari
che affossano spesso la verità l’umanità
in un mercato di fandonie senza rispetto
ed è triste impiccare la propria dignità
all’albero unico del profitto,malmenando
la bellezza dello spirito che dà libertà
Mi sembra
di sentire la voce
di mio padre,
a volte
voce di amore,
a volte
voce di monito;
ancora m’appare
seduto
coi gomiti in riposo,
con gli occhi svegli
in attesa,
attento interprete
dei miei umori;
ero tutto per lui,
nulla mi diceva
ma troppo
mi faceva intuire;
oggi
che non c’è più
ricamo i pochi tempi,
quando i miei occhi
quasi di nascosto
si calavano su di lui
attoniti
nel vedere una vita
già storia,
dove oggi mi leggo.
Nella solitudine,dove mi lascio sedurre dal Tuo silenzio,
divento ricco di parole.
Quasi approfitto per dirti ciò che penso,
anche ciò che forse non ti piace.
Ti pongo umilmente due domande,
che nascono dalla visione di sofferenza dei non più preti,
che vorrebbero,benché sposati,ritornare al tuo servizio.
Dei laici divorziati e risposati,che vorrebbero uscire dal limbo,
in cui sono stati segregati.
Conoscendo la tua misericordia infinita,
che spazza via anche un abisso di peccato,
mi chiedo perché certa Chiesa si mostra così dura.
Certamente Tu mi ascolti.
E per questo,mi sento felice,convinto che il tuo perdono
vale più delle apparenze umane
Se non provi amore verso l’ultimo che vedi
stracciato come un vero cristo abbandonato
nel corpo e nell’anima lungo i marciapiedi
dove ti guarda senza chiedere,si manifesta
senza ostentare la croce della sua miseria
come potrai impietosirti per la sofferenza
nascosta ma reale che alligna dovunque,che
aleggia con ali ferite ricche di messaggio
per chi come te stenta a vedere le lacrime
di dolore o le povertà che ancora brillano?