Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Amore donato donante

Il buongiorno è sempre diverso

non è connesso alla conoscenza

di chi saluto, ma alla tensione

di condividere con lui ciò che

io chiamo amore donato donante

Non importa l’ identità ricca o

povera che incontro né mi apro

ad altre stime, solo mi adopero

a scoprire se ha un cuore vero

per respirare entrambi l’ amore

Teatro di parole

Come è triste vedere tanti che nascondono

il volto dietro le maschere come ritratti

d’occasione solo per gridare il contrario

di ciò che sono!Un calendario d’apparenza

intarsia la loro vita,dove non si trovano

date di verità,ma solo giorni che fissano

teatro di parole,che volano anche in alto

senza però che il vento dell’intelligenza

di chi sente le consumi come neve al sole

Così entrambi:chi parla e chi ascolta,chi

dipinge affreschi fittizi e chi s’imprime

tatuaggi di ricordo arricchiscono il vano

che supportano le maschere dell’ipocrisia

Il cielo ci guarda…

Ovunque noi siamo, il cielo ci guarda

sentiamo il suo respiro che  si  fonde

al nostro, vediamo  il  sorriso intriso

di  mille  colori quando il  sole sorge

e tramonta, viviamo la sua malinconia

all’ ombra  della  luna che  crea figure

a mò di fantasmi, ravviamo il destino

rincorrendo le sue stelle splendenti

Ovunque siamo, non possiamo diventare

estranei al suo cuore, neppure quando

lasciandosi  attraversare da tempeste

gioca con tuoni e fulmini che creano

veri spettacoli di paura e curiosità

ci guarda, ci avvolge con tinte varie

come in saliscendi tra chiaroscuro e

azzurro che dipingono sagome vaganti

Ci guarda ci avvolge ci accompagna e

mai uguale segnala le vie da seguire

che noi, ovunque siamo, a occhi aperti

prenderemo, avendo come guida profumi

di  fiori  e  foglie  spezzati, uccelli  e

cani bagnati, mucchi di persone oltre

il cerchio del bagnato, e  sentiremo e

gusteremo la freschezza dopo l’acqua

Voli diversi

dioAlla fine,nulla.Neppure un ricordo di quanto vissuto insieme
Per caso noto qualche briciola di immagine dimenticata,alito
di passaggio,senza più curiosità:tutto è sepolto nella tomba
Adesso vibrano voli diversi,che mi portano via su arcobaleni
di pensieri trasparenti,dove sembro un angelo dalle ali vere
che non si stanca mai di rincorrerli,finché non li raggiunge
E guardo in essi respiri di amore,non ritmati dalle fantasie
ma dalle note dell’anima,che attraversano la porta del cielo
e si perdono nell’estasi della tua Bellezza sempre in attesa

Balconear

Non siamo diversi: io dal pulpito, tu dal balcone
preferiamo guardare e non camminare, indugiare
e non tuffarci tra le onde della vita,per salvare
chi annaspa in difficoltà ai margini della fede

Giochiamo con l’apparenza,spettatori di ciò che

fa scena,lontani da chi vibra emozioni di cuore

e non siamo credibili sia io che tu,impantanati

in una fiera di parole,che scorrono senza anima

Sciupiamo la fede a povera etichetta da circolo

utile agli schemi di numero e non della qualità

che spinge a fremiti di rinnovamento profondo e

a congedarci dal balcone per scendere in strada

Qui impariamo ad amare Cristo come Egli vuole e

non come noi desideriamo:pellegrino senza fissa

dimora in croce alla miseria con le mani aperte

povero errante con il volto trafitto dal dolore

Qui tra le tende mai chiuse,dove udiamo respiri

di abbandono e lacrime di fame,scopriamo Cristo

che,benché affamato assetato bisognoso di tutto

sorride ad ogni gesto d’amore fatto in nome suo

Scomodo

Come è difficile dire la verità in un mondo

che ragiona alla stessa maniera, dove ognuno

non giudica da se stesso, ma secondo la moda

vinto dalle apparenze, dal grido delle bugie

che creano tanta assuefazione e accoglienza

del conforme, da ritenere scomodo chi mostra

pensieri diversi o inizia a giudicare da sé

non come uno che guarda nel solito specchio

ma in sé, dove trova lo spirito della verità

 

Ritratti della mia poesia

arcoStamattina il vento è come un respiro d’amore,mi accarezza
mi penetra ovunque,il suo fruscio scorre dolce e risveglia
persino il pensiero,che gioca libero su arcobaleni diversi
donandomi novità di parole,che fisso in quaderni di verità
dove scrivo mi racconto senza veli,con il cuore e la mente
nudi,attratti dal fascino della loro bellezza,che mi vibra
un mondo di emozioni,immagini e ricordi mai avuti,che calo
senza paura di giudizi,nei tanti ritratti della mia poesia

 

Il ritratto del potere

taceNon è facile leggere nel tuo cuore respiri d’amore
quando gli occhi si posano come artigli graffianti
il volto è del tutto estraneo al sorriso,le labbra
stringono parole senz’anima quasi pietre sconnesse
Chi ascolta spesso non resiste:se ha bisogno di te
finge di acconsentire;se non ha paura,ti contrasta
se prova disgusto di ciò che sei,va via con sdegno
poco o nulla possiedi per essere veramente un uomo
Ami pascolare solo nei recinti della tua idolatria
dove tutto,anche i pensieri inutili,sono necessari
troppo poco dai per merito,molto doni per le moine
che i servi sciocchi fanno senza un alito di cuore

 

E aspetto

senza sorrisoE aspetto non per ricevere qualcosa, che non voglio,
ma per sentire solo il profumo del vero o del falso,
che il tuo cuore serba come in uno scrigno e sparge,
mediante sorrisi parole, ogni volta che vieni da me.
Vedendoti, mi rendo conto che non è facile scoprire,
aldilá del sembrare, quello che pensi e vuoi, tanto
è incerto il tuo sguardo che, quasi sempre, schiudi
sottili curiosità, che non sempre il volto nasconde.

 

Piedistalli di potere

cupolaCiò che svilisce la bellezza del sacerdozio è la visione di preti
che,invece di servire la Chiesa,si prostrano in circuiti di moine
per salire piedistalli di potere,dove il grido delle parole vuote
o utili non sempre regge alla capacità di chi ancora sa ascoltare
e capire dagli sguardi come sia povera la loro dignità non sempre
fasciata di umiltà,ma certamente impregnata di episcopatite acuta
Più che sentire l’odore delle periferie,in cui vibrano le miserie
degli ultimi,frantumati come cocci fastidiosi,preferiscono colori
di gloria,rincorrendo amicizie potenti ambigue,che non disdegnano
di raddrizzare vie e pensieri,per spianare il cammino all’approdo
ove,più che sentirsi pastori,si crogiolano nell’estasi del potere
che esercitano con le ali del vento e non con il cuore dell’amore