Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Il buongiorno è sempre diverso
non è connesso alla conoscenza
di chi saluto, ma alla tensione
di condividere con lui ciò che
io chiamo amore donato donante
Non importa l’ identità ricca o
povera che incontro né mi apro
ad altre stime, solo mi adopero
a scoprire se ha un cuore vero
per respirare entrambi l’ amore
Come è triste vedere tanti che nascondono
il volto dietro le maschere come ritratti
d’occasione solo per gridare il contrario
di ciò che sono!Un calendario d’apparenza
intarsia la loro vita,dove non si trovano
date di verità,ma solo giorni che fissano
teatro di parole,che volano anche in alto
senza però che il vento dell’intelligenza
di chi sente le consumi come neve al sole
Così entrambi:chi parla e chi ascolta,chi
dipinge affreschi fittizi e chi s’imprime
tatuaggi di ricordo arricchiscono il vano
che supportano le maschere dell’ipocrisia
Ovunque noi siamo, il cielo ci guarda
sentiamo il suo respiro che si fonde
al nostro, vediamo il sorriso intriso
di mille colori quando il sole sorge
e tramonta, viviamo la sua malinconia
all’ ombra della luna che crea figure
a mò di fantasmi, ravviamo il destino
rincorrendo le sue stelle splendenti
Ovunque siamo, non possiamo diventare
estranei al suo cuore, neppure quando
lasciandosi attraversare da tempeste
gioca con tuoni e fulmini che creano
veri spettacoli di paura e curiosità
ci guarda, ci avvolge con tinte varie
come in saliscendi tra chiaroscuro e
azzurro che dipingono sagome vaganti
Ci guarda ci avvolge ci accompagna e
mai uguale segnala le vie da seguire
che noi, ovunque siamo, a occhi aperti
prenderemo, avendo come guida profumi
di fiori e foglie spezzati, uccelli e
cani bagnati, mucchi di persone oltre
il cerchio del bagnato, e sentiremo e
gusteremo la freschezza dopo l’acqua
Alla fine,nulla.Neppure un ricordo di quanto vissuto insieme
Per caso noto qualche briciola di immagine dimenticata,alito
di passaggio,senza più curiosità:tutto è sepolto nella tomba
Adesso vibrano voli diversi,che mi portano via su arcobaleni
di pensieri trasparenti,dove sembro un angelo dalle ali vere
che non si stanca mai di rincorrerli,finché non li raggiunge
E guardo in essi respiri di amore,non ritmati dalle fantasie
ma dalle note dell’anima,che attraversano la porta del cielo
e si perdono nell’estasi della tua Bellezza sempre in attesa
Giochiamo con l’apparenza,spettatori di ciò che
fa scena,lontani da chi vibra emozioni di cuore
e non siamo credibili sia io che tu,impantanati
in una fiera di parole,che scorrono senza anima
Sciupiamo la fede a povera etichetta da circolo
utile agli schemi di numero e non della qualità
che spinge a fremiti di rinnovamento profondo e
a congedarci dal balcone per scendere in strada
Qui impariamo ad amare Cristo come Egli vuole e
non come noi desideriamo:pellegrino senza fissa
dimora in croce alla miseria con le mani aperte
povero errante con il volto trafitto dal dolore
Qui tra le tende mai chiuse,dove udiamo respiri
di abbandono e lacrime di fame,scopriamo Cristo
che,benché affamato assetato bisognoso di tutto
sorride ad ogni gesto d’amore fatto in nome suo
Come è difficile dire la verità in un mondo
che ragiona alla stessa maniera, dove ognuno
non giudica da se stesso, ma secondo la moda
vinto dalle apparenze, dal grido delle bugie
che creano tanta assuefazione e accoglienza
del conforme, da ritenere scomodo chi mostra
pensieri diversi o inizia a giudicare da sé
non come uno che guarda nel solito specchio
ma in sé, dove trova lo spirito della verità
Stamattina il vento è come un respiro d’amore,mi accarezza
mi penetra ovunque,il suo fruscio scorre dolce e risveglia
persino il pensiero,che gioca libero su arcobaleni diversi
donandomi novità di parole,che fisso in quaderni di verità
dove scrivo mi racconto senza veli,con il cuore e la mente
nudi,attratti dal fascino della loro bellezza,che mi vibra
un mondo di emozioni,immagini e ricordi mai avuti,che calo
senza paura di giudizi,nei tanti ritratti della mia poesia
Non è facile leggere nel tuo cuore respiri d’amore
quando gli occhi si posano come artigli graffianti
il volto è del tutto estraneo al sorriso,le labbra
stringono parole senz’anima quasi pietre sconnesse
Chi ascolta spesso non resiste:se ha bisogno di te
finge di acconsentire;se non ha paura,ti contrasta
se prova disgusto di ciò che sei,va via con sdegno
poco o nulla possiedi per essere veramente un uomo
Ami pascolare solo nei recinti della tua idolatria
dove tutto,anche i pensieri inutili,sono necessari
troppo poco dai per merito,molto doni per le moine
che i servi sciocchi fanno senza un alito di cuore
E aspetto non per ricevere qualcosa, che non voglio,
ma per sentire solo il profumo del vero o del falso,
che il tuo cuore serba come in uno scrigno e sparge,
mediante sorrisi parole, ogni volta che vieni da me.
Vedendoti, mi rendo conto che non è facile scoprire,
aldilá del sembrare, quello che pensi e vuoi, tanto
è incerto il tuo sguardo che, quasi sempre, schiudi
sottili curiosità, che non sempre il volto nasconde.
Ciò che svilisce la bellezza del sacerdozio è la visione di preti
che,invece di servire la Chiesa,si prostrano in circuiti di moine
per salire piedistalli di potere,dove il grido delle parole vuote
o utili non sempre regge alla capacità di chi ancora sa ascoltare
e capire dagli sguardi come sia povera la loro dignità non sempre
fasciata di umiltà,ma certamente impregnata di episcopatite acuta
Più che sentire l’odore delle periferie,in cui vibrano le miserie
degli ultimi,frantumati come cocci fastidiosi,preferiscono colori
di gloria,rincorrendo amicizie potenti ambigue,che non disdegnano
di raddrizzare vie e pensieri,per spianare il cammino all’approdo
ove,più che sentirsi pastori,si crogiolano nell’estasi del potere
che esercitano con le ali del vento e non con il cuore dell’amore