Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Perdono

 siTu mi cerchi sempre:

ovunque mi trovi,

mi prendi con amore;

nella polvere,

per primo la scuoti,

nel fango,

per primo mi pulisci;

anche se non sono bello,

mi rendi sempre bello,

anche se non sono buono,

mi rendi sempre buono;

dimentichi sempre:

con affetto di padre

mi ami perdonandomi

Il gabbiano

 Mi rassomigliava troppo

quel gabbiano

accovacciato

sui finti scogli del Circeo.

Fermo guardava tutti

senza cercare nulla,

pareva che soffrisse

non so di che cosa,

nulla lo distraeva

neppure le moine dei presenti.

Sembrava che puntasse

verso il mare,

invece era sempre lì

immoto ed incompreso,

forse in attesa

dell’ultimo volo.

Nemmeno la fame

gli apriva le ali,

tanto era pensoso 

quel povero gabbiano!

L’odore dell’addio

voceÈ più riposante penetrare gli occhi di chi ti vuole bene
toccare le mani di chi ti sta accanto e dice parole vere
invece di respirare l’odore dell’addio in pensoso teatro
dove passi gli ultimi istanti raggomitolato in te stesso
Certamente io non ho paura della morte,ma morire da solo
con lo sguardo che si spegne sulle pareti ormai incolori
con l’udito ingolfato da silenzio,che non gusta più voci
mi rallenta il cuore,anche se mi arride una vita diversa

 

Come oggi sei

madreNon saprò vivere

un giorno

senza ricordarti

come oggi sei:

icona

di novanta anni

nella quale

ogni ruga si allunga

e dipinge un’ombra

che ancora sottende

gli antichi tratti

della tua bellezza.

 

Non so se e quanto mi ami

fedelNon so se e quanto mi ami,anche se non dimentico ciò che mi dai
certo sono contento,ma finché non sento il tuo respiro,non vedo
gli occhi e le mani che tendono ciò che mi dai,resto nel dubbio
Spesso corro persino appresso alla fantasia,che genera immagini
con le quali m’illudo di dialogare,però non vibra alcuna verità
cosi mi ritrovo prigioniero di un mistero che stenta ad aprirsi
Eppure,non mi arrendo,perché proprio in ciò che tu mi dai,sogno
di incontrarti ora come padre ora come madre,a volte come amico
e di scoprire,nonché misurare l’eventuale profumo del tuo amore

 

A mio padre

genitoriOltre la morte nell’eternità

vedo ormai la tua immagine

e gusto con nostalgia

nella paternità di Dio

il tuo amore di padre.

Numero il tempo vissuto con te

nel poco e nel molto delle cose,

tutto m’appare nuovo e vero

quasi a sentire nel cuore di Dio

il vecchio silenzio del tuo cuore.

 

Quando non hai più niente

Quando non hai più niente
e la povertà diventa unica compagna dei tuoi giorni,
non tormentarti nel ricordo della passata ricchezza.
Anzi, poiché altri, che prima ti facevano corona,
hanno preso vie diverse dalla tua, e  sei rimasto solo,
apri gli occhi e guardati dentro, nel cuore, qui puoi scoprire
una ricchezza diversa, non fatta più di cose fragili,
ma dello spirito, che ti schiude orizzonti di luce nuova.

Davanti alla foto

IMG_2373Il tuo sguardo non è mai lo stesso,ha sempre un messaggio da darmi
a volte mi fascia di carezze,a volte di rimproveri,spesso zittisce
e nel silenzio io rivedo ciò che dovevo potevo fare e non ho fatto
Provo dispiacere;così mi perdo nei tuoi occhi,mi ricreo un sorriso
fisso il volto per sognare orme d’amore,trovo,aldilà della cornice
che conserva la tua foto,che tu ci sei,come un angelo che mi parla

 

Luce vera

E’ amaro spendere il proprio tempo
senza  diffondere intorno a  sé  luce
vera che fuga  la  paura delle ombre
e  fa  varcare  la  soglia  del  Mistero
ove come in  un giardino  tu  respiri
la Verità  che  accompagna  la vita e
irrori  di  splendore  il tuo cammino

Affetto paterno

genitoriTi perdo di giorno

distratto

da mille pensieri,

ti trovo di notte

spente le luci

nel silenzio,

ove ogni respiro

riposa sul tuo cuore,

ogni ricordo

ricrea il tuo volto,

e sei tu padre mio

immagine mai spenta