Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Non è facile farsi capire da chi crede solo in se stesso
è come una conchiglia che ama ascoltarsi e mai curiosare
se fuori esistono voci diverse dalla sua,è troppo chiuso
nel recinto delle pareti oltre le quali non sa camminare
Si pavoneggia di ciò che è,svolazza sulla poltrona usata
evita il confronto si bea di adulazioni,ama gli applausi
dimentica quanto ricevuto,gioca a nascondino,e se appare
è solo per gridare pensieri in un chiaroscuro di teoremi
sia l’avventura, che
io posso raccontare
tra le moine oppure
un sogno tormentato
che ancora non vivo
come è nella realtà
Se io mi barattassi
con quel che vorrei
avere, ti farei pure
un racconto allegro
però anche sognando
mi osservo trafitto
da ciò che non sono
E’ troppo duro amico
vestire di coerenza
la vita che viviamo
Nella mia solitudine volo di pensiero in pensiero
pronto a catturare quelli che schiudono il futuro
e mi fanno vedere come in uno specchio il cammino
che potrei sognare quale viandante verso il porto
Mi fermo in contemplazione,trasformo in desiderio
ciò che la mente genera,accarezzo tante allusioni
e nel continuo pullulare,colgo la meta che vorrei
un seme che diventa nel morire un fiore profumato
Quando incontrerò una fata amica
che mi racconterà ciò che dicono
gli uccelli,quel che trasmettono
senza parlare gli amanti,l’asino
che cosa sotto il peso bisbiglia
come i politici decidono insieme
passando dalle bugie alle verità
che cosa vaga nel cuore d’ognuno
e della bestia che sente la fame
allora,e solamente allora io oso +
imparare la vera arte della fata
E Tu sei felice di vedere nella Croce
le mie croci,piccoli grappoli d’amore
che sbocciano nel cuore e si uniscono
alla tua Passione che li rende divini
Mai mi sento lontano da Te,faccio mio
il tuo dolore e cerco nel tuo sudario
lo sguardo che gira oltre il calvario
e mi cattura alla tua volontà d’amore
È assai tardi,basta percorrere vie diverse dalle tue
troppe energie ho sciupato prima di ritrovarmi in te
Anche se racimolo solo pochi cocci,ciò che è rimasto
vedo bene la meta m’affascina,quasi la sento già mia
E avanzo non con ali di aquila ma con passi d’umiltà
desideroso di ricomporre in me la bellezza sfregiata
E sei tu colei che mai smetto di pensare;di sera o di giorno
e spesso persino di notte,ti sento vicino,camminiamo insieme
prego per te,ti guardo e,mai rassegnato,vivo quanto mi amavi
Ricordo ogni istante,pure ciò che non contava,tutto mi parla
diversamente e scopro nelle nuove veritá i limiti dell’amore
che io non seppi darti,distratto dal fascino delle apparenze
Ora ti chiedo perdono,anche se dal tuo sguardo vibrano aliti
di cuore,che mi continuano a fasciare di affetto e mi dicono
che nulla è cambiato:siamo l’unica gioia dei nostri pensieri
io non so chi sono e tu che
mi accompagni per tante vie
non domandarmi più chi sono
Ascolti leggi quel che noti
puoi dipingermi un marinaio
di Dio nella tempesta,forse
un angelo di speranza sceso
sulle continue disperazioni
certo definiscimi come vuoi
purchè mi vedi nella verità
La strada è il mio libro,le traverse le pagine di tante storie
qui scopro il divino nascosto,vedo il silenzio delle fragilità
numero i cocci sparsi qua e là come trappole di fate,contemplo
le apparenze di chi passa oltre,sento le bestemmie di chi cede
al fardello della miseria nella visione di chi guazza nell’oro
prendo fiato alle virgole,per guardare chi riceve il superfluo
mi fermo ai punti per leggere la morte di chi è stato scartato
Poi,senza mai chiudere gli occhi,passo di pensiero in pensiero
finché decido di misurare la verità morale con ciò che osservo
tutto ha il sapore dell’umano e poco o nulla trasborda da esso
perciò,amico mio,nei tuoi giudizi di valore non volare in alto
non lasciarti vincere dallo scrigno delle parole rigide,perché
una cosa è un libro di morale,povero intarsio di fredde regole
altro sono le pagine della vita,ove ogni lacrima è vero dolore