Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Al di fuori di te nessuno mi capirà:gioco troppo per piacerti
faccio poco o nulla per farmi amare.So che scivolo facilmente
sui cocci,trappole di strada,ma non smetto di proseguire dove
sento il respiro dell’amore.Anche se oscillo come un’altalena
e vado di qua e di lá,mai rovino a terra:un angelo con le ali
che sembrano le braccia di mia madre,mi sorregge mi porta via
E forse ce la farò ad uscire da questo labirinto di desideri
che balbettano ancora strane fantasie e mi portano,tra moine
di fate,lontano dalla verità di quello che sono,nei risucchi
della baldoria, dove spendere e consumare diventano capricci
per soffocare il grido del mio cuore, che anela al tuo amore
Non chiedermi perché sono felice e il mio volto vibra di serenità.
Purtroppo c’ é una porta che ci separa: tu la tieni sempre chiusa
per nascondere ciò che hai, io l’ apro per uscire ed andare oltre.
Tu credi che la vita si misura solo su quanto riesci ad accumulare,
io invece mi lascio trascinare dal desiderio di infinito che serbo
e mi solletica a volare, aldilà delle cose, per poterlo contemplare.
E non sbaglio, se penso che in te tutto è cambiato,
gli occhi sembrano fari spenti e le labbra ritrovo
di parole di convenienza e non più di affetto vero,
il volto non cornice di serenità ma di chiaroscuro,
dove ti leggo ti ascolto ti vedo troppo differente.
Ieri eri ben altro, una musica di sorrisi delicati,
parole dolci sguardi limpidi che dipingevano moine
di amore ed io senza nulla chiedere ricevevo tutto,
persino gesti impensati, con cui mi davi la verità
del tuo cuore, che ti faceva una crisalide di vita.
E scendo sempre dal balcone dei miei sogni,
non amo adagiarmi sui cuscini, quando vedo
giù un po’ lontano da me lacrime di dolore,
che mi raccontano quanto sia amara la vita
nella periferia, dove esistono solo scarti.
Vado e non passo oltre, mi fermo e dialogo,
ascolto e penso, abbraccio e dò ciò che ho,
trafitto dall’odore della povertà spiegata
in parole e gesti che gli sguardi lanciano
e come frecce senza ritorno vanno al cuore.
E rimuovo ogni pensiero che mi allontana dal tuo amore,
anche le briciole lancio alle ortiche, quando adombrano
la bellezza di ciò che sei o mi segnano intarsi di nei,
che fingono immagini diverse dal candore del tuo volto.
Non so vederti nella cornice della non verità,desidero
sempre guardarti negli occhi scoprire la tua sincerità,
ove ti leggo così come sei senza macchie né travestita
dall’ abito dei pensieri altrui,che mai ti risparmiano
E mi guardo intorno, sperando di incontrare i tuoi occhi,
ma tu non ci sei: vedo solo esili ombre,che si addensano
e fingono immagini di passaggio,a cui mi aggrappo invano.
Lentamente sfuggono e mi trovo nelle braccia di un sogno,
il vecchio sogno,dove giocavo con la fantasia,rincorrevo
sfumature di bellezza,che dipingevano sempre il tuo viso.
Se non avessi la speranza di vederTi
non so cosa sarebbe la mia vita:vera
pausa prima di entrare nell’eternità
oppure approdo ad un tramonto,dove
ogni cosa scivola coperta dall’oblio
Ma io so che Tu ci sei e che la vita
che mi vede come un pellegrino,corre
sulle stelle del cielo,dove Tu senti
il suo cammino e lo spiani di grazie
petali che mi donano la tua Presenza
Non invidio nessuno e da tutti rubo
il profumo dell’anima, specchio vero
dove mi guardo e colgo sia il bello
che il nuovo fasciati dall’ebbrezza
non del raro ma del semplice, taglio
di parole e gesti che mi incoronano
Rubo con dignità e rispetto ciò che
m’ assomiglia non sperperando niente
pure le briciole trattengo e faccio
tesoro di tutto, perché in tutto c’è
sempre un effluvio che l’anima dona
a chi si mette in religioso ascolto