Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
E ti comprendo perché non vedo malizia in ciò che dici e fai.
Sul tuo volto giocano solo colori di semplicità, che gridano
la bellezza del cuore, mai incerto e sempre pronto a donarsi.
Ti voglio bene e colgo spesso nei gesti e parole ciò che sei.
In te nulla sembra finto, anche un sorriso uno sguardo porta
notizia di verità, che imprime in chiunque ti guarda sottili
brividi di seduzione, che segnano desideri di rassomigliarti.
Tento di essere come te, però non è facile indossare il saio.
E ti cerco ovunque, sempre e senza mai fermarmi.
Non è un gioco, è il tormento del cuore che ama,
dove il respiro è un fremito e l’ istante vibra
di inquietudine, finché gli occhi non ti vedono.
Solo in te riposo e colgo l’ estasi dell’ amore,
che realizza il sogno sempre sognato di entrare
nel tuo mondo, ove il mistero si apre alla luce
e tu mi illumini, rendendo reale la tua fedeltà.
Non perdere mai l’ odore dell’ uomo, anche se é impregnato di fango,
rischi di non sentire neanche il profumo di Dio,che ama nascondersi
proprio nelle pieghe più profonde del suo cuore,da cui lancia aliti
di bontà,che scalfiscono all’ improvviso qualsiasi corteccia,aprono
la frontiera dell’ oscurità,fanno accarezzare ciò che prima evitavi
e rivelano,nonostante tutto,la maestosità di ciò che vive in ognuno.
E vinco non perché sono più forte o più furbo.
Sono solo più semplice e sorrido con dolcezza
a tutti, piccoli e grandi, cercando in ognuno
il meglio che ha e non i brividi di arroganza.
Disarmo chiunque mi sta accanto e senza moine.
Di solito guardo libero da artifizi e allargo
gli occhi del cuore, che fanno sempre vibrare
le sue corde, come se fossero inviti d’ amore.
Unico desiderio che mai riuscirò ad appagare
è vivere un pò da mendicante,tendere le mani
posare lo sguardo su chi passa per la strada
raccogliere spiccioli,sentire brividi freddi
davanti a chi va via,fingendo di non vedermi
ascoltare persino parole di disprezzo,notare
occhi di pietà che subito cedono alla realtà.
Vorrei provare almeno per un attimo che cosa
si genera nel cuore di un mendicante colpito
dalla sordità o cecità di chi vibra fastidio
per la sua presenza e che dice quando a sera
nel borsello conta solo dei cocci di povertà
lacrime di amarezza per la cattiveria di chi
ha visto in lui solo un ingombro da scansare.
Bella come una rosa,vendeva i suoi petali sulla strada
a tutti sorrideva,anche se lo stelo era pieno di spine
Passeggiava a passi lenti sinuosi,con richiami di fata
ma non scivolava sui cocci della volgarità:era pensosa
Più che mendicante di amore,faceva moine per necessità
mai imbrattava la sua bellezza con i nomi di passaggio
Gli occhi fingevano,ma lacrime di miseria trasparivano
ogni volta che barattava un petalo per pochi spiccioli
Storie in penombra,dove viandanti d’occasione scrivono
pagine sporche su giacigli,fuori dalle mura domestiche
Dovunque li trovo e sono sempre i primi
sembrano servi,ma si vedono già padroni
Come farfalle corrono di fiore in fiore
per planare poi sullo stesso arcobaleno
Qui non amano i colori della semplicità
cavalcano subito i sogni che abbagliano
Seguono e succhiano il nettare migliore
sedotti dalla visione di luci indirette
Mai smettono di ronzare sul fiore bello
è troppo il fascino di gustarne l’odore
Finché non entrano nel cerchio,recitano
sapendo di aprire il sipario del teatro
Il vento accarezza la tenda che separa la mia dalla tua stanza
la fantasia vibra frammenti di poesia,che risvegliano il cuore
mi sento come un uccello che si agita,per evadere dalla gabbia
spingo gli occhi,per filtrare almeno qualche ombra di immagine
nulla vedo,se non improvvisate figure create dai miei desideri
che,fasciati dal tremolio della tenda,donano visioni di realtá