Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Non chiedo nulla né oro né argento,
neppure il plauso della gente.
Vorrei solo stare nei limiti del buon senso.
Mai scavalcare la siepe della semplicità
e tanto meno quella dell’ umanità.
Vorrei sempre sentire l’ odore di chi,
fermo sul ciglio della strada,
senza allungare le mani,
ma solo con gli occhi,
mi fa capire che ha bisogno.
E qui trovo l’ oro, l’ argento
e il plauso più bello per l’ anima.
Ogni volta che le parole si vestono d’ amore,
trovo chi mi dice che amare non costa nulla.
Non rispondo mai.
Solo abbozzo un sorriso,
che ha più sapore di dissenso,
che di adesione a quanto ascoltato.
Perché ?
Sono certo che se amare l’ altro, nulla costa,
significa che non lo amo veramente.
L’ amore non è
” un pò in più ” oppure ” un pò in meno “.
Quello vero non ha misura, sopporta tutto,
e quasi sempre costa molto.
Non guarda l’ esteriorità,
non si lascia sedurre dalle onde di simpatia
né cerca particolari interessi.
Nell’ altro vive una sola gratitudine,
la sincerità con cui l’ amo.
Quando credi che tutto ti gira intorno,
è giunto il momento
di fuggire, tacere, vivere in solitudine.
Portarti lontano è condizione essenziale,
per spenderti bene e meglio nella verità.
Qui puoi comprendere i tuoi limiti
e non ritenerti più indispensabile
o pensare che tutto si blocca senza di te.
Anzi, dall’oblò della mente in volo,
vedrai che intorno nulla cambia.
Solo il tuo cuore, nel gusto del silenzio,
comincia a fremere diversamente,
desiderando perdersi in un altro sogno.
Non voltare le spalle alla verità,
per rincorrere poveri capricci.
Sappi che il fascino del proibito,
dipinto da varie sfumature,
genera profonda amarezza.
E non credere che la vita
sia un continuo volare in alto,
attratta da desideri, che giocano
come trottola nella mente.
Vivere lontano dalla verità
è come sentire mani invisibili,
che affogano l’ anima
in un mucchio di fuliggine.
E tu non sei più vero,
perché tutto ciò che hai fai dici
è sotto il timbro della falsità.
Sul bello e il brutto, il ricco e il povero,
gli intelligenti e gli ignoranti, su tutti,
senza alcuna distinzione,
un giorno cala la coltre dell’ oblio.
Passano gli anni, per alcuni i secoli,
per altri i millenni,
tutti saranno divorati dal tempo,
che stende il mantello del silenzio,
soffocando ogni respiro.
È il destino dell’ uomo,
che, dopo aver gustato le ore della vita
per sé e gli altri, scivola aldilà della siepe,
dove resta in attesa la morte,
che non ha memoria di nomi.
Anzi, è l’ unico nome generico,
in cui tutti si trovano senza identità,
e solo l’ anima vibra per sempre
nella bellezza dell’ Eternità.
Quando imparerai a parlare meno
e a pesare ciò che dici, sarai vero.
La parola fa crescere e decrescere
chi parla e chi ascolta.
Non sempre gli occhi del cuore
accarezzano le parole, che escono
fredde dalle labbra e spesso arrivano
più come spine laceranti, che inviti
ad andare oltre, per essere migliore.
Non arrabbiarti, quando scopri la presenza
di intrusi nella tua vita.
Non mancheranno mai,
finché su di te aleggia l’ occhio sociale.
Non sei mai solo.
All’ improvviso, nel chiasso o in silenzio
occhi ti invadono o parole ti coprono.
E senza sapere alcunché, ti vieni a trovare
in circuiti di curiosità, spesso maliziosa,
che ti assorbono respiri di tormento
e rendono pesante il tempo da vivere.
Non perderti, anzi fermati e raccogliti
in ciò che sei e hai.
Solo qui, nella visione della tua intimità,
fai scivolare la maschera degli intrusi.
La cattiveria è straniera alla mia vita.
Mai ho sentito il suo odore,
neppure quando la ragnatela delle voci,
mi è scivolata addosso come sporcizia.
Ho incassato colpi su colpi,
ho difeso sempre con eleganza la dignità,
ho risposto con sincerità ai finti sguardi,
e pur potendo avere spunti di vendetta,
ho preferito donare il sorriso dell’ amore.
E con esso ho gustato la grande vittoria.
Quando sto solo ed inizio a pensare,
attorcigliandomi in me stesso, ripasso
la vita, un scrigno di ombre e di luci,
vissuto con l’ unico dispiacere
di aver parlato troppo e ascoltato poco.
Così rivivo
gli effluvi delle parole,
quando un gesto avrebbe reso di più;
i discorsi forbiti,
quando sarebbe bastata una semplice parola;
i giochi di sguardi o di finti sorrisi,
quando il silenzio avrebbe detto meglio e bene.
Se potessi riprendermi parte del tempo passato,
parlerei di meno e mi spenderei per ascoltare,
certo che, non sprecando parole, posso vivere
e darmi un senso di maggiore ricchezza.
Etimologicamente significa “piccolo corso di cristianità “, che ha la durata di quasi quattro giorni, durante i quali tutti i partecipanti vengono invitati ad una sosta, per prendere coscienza della propria realtà, così diversa e distante da quella che pretende di apparire, e, quindi, per iniziare un cammino di cambiamento di rotta, riappropriandosi della bussola della vita.
Il prossimo Cursillo Donne è programmato dal 30 Novembre al 03 dicembre 2017.
Ciò che si dice e si ascolta in questi giorni vede coinvolti sacerdoti e laici, i cui insegnamenti, chiamati rollos, non riferiscono dottrine diverse, ma le stesse, che tutti conoscono, perchè certamente sentite già in altre circostanze.
Tuttavia, in questi giorni, tutto ha il sapore della novità: le riflessioni o meditazioni che prima passavano inosservate o sembravano inutili, qui scendono nell’intimo del cuore, illuminando la fede e acuendo la voglia non solo di conoscere Cristo, ma di viverLo e testimoniarLo anche nell’ ambiente che si frequenta.
Ognuno sperimenta la vita in grazia di Dio, il peccato che la incide e la distrugge, la misericordia del Padre, sempre pronto al perdono; e, soprattutto gusta,forse anche per la prima volta, la bellezza di Gesù nell’ Eucaristia, davanti alla Quale molti occhi lacrimano per la sua riscoperta.
Ebbene, il Cursillo, vera esperienza ecclesiale, potrebbe essere un momento importante nella vita di un cristiano.
Esso è come uno scrigno che nasconde perle preziose, che vengono, nei quattro giorni, rivelate lentamente, per farne apprezzare, sempre di più, la bellezza.
Nella foto sono i partecipanti al sesto Cursillo Uomini dell’ Arcidiocesi di Capua.
Chi vuole provare, può rivolgersi direttamente a don Filippo melone o attraverso il sito: www.filoltre.it, oppure per via mail: filoltre@alice.it oppure cell.3397294020