Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Vive nel mio silenzio un grande desiderio
che nulla spegne, si intreccia nei ricordi
e nella realtà, va e viene, e come trottola
gira e rigira, lasciandomi sempre afflitto
ma non sconfitto:la certezza che la vedrò
così come era, stanca e vispa, curva e vera
nell’attesa del mio arrivo, è il sogno che
amo di più e per il quale consumo istanti
ultimi di notte prima di cadere nel sonno
Come puoi dire ad un amico ” Buona Pasqua “,
quando niente è cambiato nella tua vita e
tutto, cuore ragione e desiderio scorrono
allo stesso modo, senza vestirsi di novità?
Se sei nelle tenebre, provi odio, sei chiuso
nel tuo egoismo,come puoi augurare la luce
l’ amore e la solidarietà all’ altro?
Se Gesù è risorto e può trasformare la vita,
può far fiorire quelle zone di deserto,
che sono presenti in ogni cuore, e tu nulla
hai fatto per rinnovarti, ora come puoi dire
all’ altro ” Buona Pasqua ” ? Il tuo augurio
non è forse un povero saluto, che racchiude
soltanto l’apparenza e non la verità della fede?
Anche quest’anno Cristo ci dona la Pasqua.Non la facciamo passare invano.Non la sciupiamo, facendoci sedurre dal fascino delle apparenze.Il Suo passaggio ci invita ad avere lo sguardo rivolto al cielo e a fare della nostra vita un atto d’amore per chi incontriamo.
Nella via Crucis di Gesù c’è un momento di profonda tenerezza,
che ha sempre trafitto il mio cuore: l’incontro con la Madre
lungo la strada del Calvario.
Lei, che sa l’innocenza del figlio, vede la sua sofferenza,
sopporta il disprezzo di chi poco prima l’ aveva osannato,
lo guarda negli occhi, quasi a volergli dire che nulla
è cambiato, benchè nella sconfitta.
Resta sempre il suo amato, la ” cosa più grande operata in Lei da Dio “.
Però, non si può negare che è una vera croce guardare negli occhi chi si ama,
quando tutti, persino gli amici, ti tradiscono, ti condannano e si prendono beffe di te.
Ti guardi attorno, cerchi di capire il perché di tanta infamia e, soprattutto,
come è difficile avere accanto qualcuno, che raccolga i respiri del tuo dolore,
sappia ancora essere attratto dalla bellezza di ciò che realmente sei.
Ebbene, proprio in questi momenti, come in uno specchio, puoi rivivere gli occhi di Cristo
fissi nel cuore della Madre, che insieme ti coprono con la loro fiducia e puliscono
la fuliggine con cui l’ insana cattiveria ti ha avvolto.
Sembra una domanda insensata nell’ oggi che viviamo,
tappezzato dal mito della ricchezza, unica fonte di felicita,
dal mito del profitto come regola di vita, del piacere cercato ovunque,
persino nella semplicità di un sorriso.
Ci siamo troppo adattati a vivere di sole cose,
senza considerare che il loro fondo è fatto di vuoto.
Siamo un po’ come quei ragni che, intenti a costruire la ragnatela
per avviluppare nuove prede,
non sentono il rischio di soffocare in essa in caso di tempesta.
E noi stiamo realmente soffocando nell’ abbraccio delle cose terrene
senza più aspirare a quelle di lassù, ridotte ormai a povera e semplice memoria.
Eppure, senza il respiro dell’eternità che apre il nostro cuore,
saremo uomini a metà; corriamo su arcobaleni spezzati,
senza alcuna possibilità di guardare oltre.
Invece, se ci impegniamo a ricomporre il nostro vero arcobaleno
che unisce la terra al cielo, rompendo la dipendenza dai beni,
avremo grandi possibilità di camminare quaggiù verso l’Eternità.
Alzo gli occhi in alto e guardo ovunque, ora cercando di rincorrere
intarsi di nubi, dietro alle quali sono quasi naufrago tra fantasie,
che mi portano lontano dalla realtà, ora arrestandomi nella visione
di ciò che mi trascende, ove sembra di volare nell’ infinito di Dio.
Qui cadono i miei pensieri, perdo le mie vie e inizio ad assaporare
il profumo del mistero, che li avvolge di luce, aprendomi orizzonti
del tutto diversi, dove vedo e leggo non con la ragione, ma la fede,
che mi rende visibile e leggibile persino quel che serba il mistero.
Quando chiudi gli occhi e sprofondi nel silenzio profondo,
tutto appare diverso.
In ogni frammento vai oltre e trovi sempre qualcosa
che ti affascina.
Qui navighi poco nella realtà, ma molto nel mistero,
dove gusti l’ebbrezza della libertà.
Ti senti signore dell’invisibile,
in cui sembra di vedere ciò che alla ragione sfugge.
E sei felice,
certo di respirare il profumo dell’anima.
Stavo per diventare l’ombra di me stesso
se non fossi stato svegliato dalla pietà
del Tuo cuore che ha fatto vibrare,amare
la verità di quello che sembrava perduto
Mi ero rimpicciolito abbandonato in aree
d’ipocondria,che mi cerchiavano con funi
pesanti asfissianti in un dedalo tenebra
quando tu mi hai preso spinto nella Luce
Qui mi sono sentito diverso come uno,che
nonostante tutto,riprende a vedere Oltre
ove l’enigma del dolore s’apre,mostrando
come una crisalide,la sua vera fecondità
Ho penetrato la luce della croce bagnata
dal Tuo e dal dolore di tanti,ma mancava
ancora il mio,per completare il Calvario
ultima pagina voluta per la mia salvezza
Nella mente senti solo il lavorio di ciò che osservi.
E finché ti lasci guidare dal suo fascino, vedi poco.
Mai vai oltre, là dove pure le briciole vibrano di luce
ed ogni istante si permea con orizzonti di vera vita.
E’ nel cuore che la fede spazia e si apre a bellezze
di eternità, che la ragione sfiora, ma non raccoglie,
perché preferisce fermarsi alla soglia del visibile
É mai possibile che l’uomo,in nome di un piccolo dio
sta distruggendo la sua e l’ immagine del vero Dio?
Che cosa lo spinge a tanta infedeltà da soffocargli
ogni anelito di divino e, con esso, ogni soffio di umanità?
É veramente incredibile che la più bella meraviglia creata
sia scivolata in un povero fallimento,baratro del non senso.
Vedendo quanto di orrendo compie, sembra che l’uomo
sia diventato più diavolo del diavolo.
Purtroppo, in un mondo che travisa Dio e la sua Parola,
tutte le porte della follia sono aperte e chiunque può farsi
giudice implacabile, gettando alle ortiche qualsiasi umanità.
E questo é il vero dramma del tempo presente, dove morte e vita
si consumano in un gioco al massacro.