Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
La vita ti sfugge,se la trattieni solo per te
vibra di bellezza,se la doni sempre con amore
Se corri al guinzaglio di te stesso,precipiti
non assapori più nulla,vedi tutto senza cuore
Diventi come una conchiglia immersa nel fango
sorda ormai al profumo e alle voci delle onde
Una crisalide soffoca se non s’apre alla luce
se non spezzi la corteccia,resti chiuso,muori
Amare donarsi è il canto più bello della vita
non un assolo,le cui note si perdono in cielo
È una melodia con voci diverse,ma convergenti
ove ogni respiro è una grande offerta d’amore
Tu come una rosa,sfoglia e dona i tuoi petali
E canto per gridare il tuo nome che ancora cerco,
per seguire la tua immagine che corre sulle nubi,
per sentire come i battiti del tuo cuore vibrano
nel mio ed insieme si trasformano in una melodia.
Provo sfumature di voci, che imitano la tua voce,
lancio parole nel cielo, come segnali di ritorno,
aspetto senza perdermi e in ogni fruscio di aria
mi pare di ritrovare la freschezza del tuo volto.
E soffio, non per accendere il fuoco della superbia,
che brilla nei tuoi occhi,sempre svegli per giocare
al rialzo con gesti e parole, con pretese ed offese,
ma per allontare quei troppi respiri in chiaroscuro,
che fai uscire dalle tue labbra come strali sottili,
spesso non controllati e pronti a scalfire chiunque.
Non sono un angelo che sale e scende
dal cielo per donare profumi d’amore
a chiunque incontra lungo le sue vie
né un piccolo santo che,pur radicato
in Dio,accetta tutto,anche le offese
che rimbalzano addosso senza ragioni
sono solo un uomo che nulla disdegna
di sé,leggendo quasi in uno specchio
la verità dei suoi deboli crepuscoli
un uomo che sa cercare l’estasi vera
per penetrare il Mistero ultimo,però
sa pure cavalcare le selve del cuore
Sì,sono solo uomo che cade e si alza
trovando sempre in sé vie di ritorno
che indicano come ricomporre l’Amore
Un’amicizia che non lascia traccia
è uno scrigno vuoto,dove non trovi
odore d’amore o barlumi di affetto
ma solo fuliggine neppure sbiadita
quasi intarsio annerito di polvere
che distrugge anche il suo ricordo
Non così l’amicizia pulita vissuta
come un tesoro che raccoglie tutto
persino i pochi spiccioli di cuore
essendo anch’essi come monete rare
che segnano i passi d’ogni momento
dove leggi passato presente futuro
il passato che mi parla di Eurialo
e Niso,il presente dei vincoli che
ci legano,il futuro che dice amore
e qui navigo io con vele ben salde
trasparenti che il vento scuote,ma
non spezza, perchè tutte d’un pezzo
Ci sono momenti in cui desideri l’impossibile
Nulla e nessuno é capace di darti un respiro
di ciò che vuoi: tutto si veste di inutilità
Ti guardi attorno come un’aquila ferita
dagli occhi sospesi a voli improvvisi
E mentre sembri attratto dal cielo,ti fermi
inizi a rovistare tra gli scarti abbandonati
Qui,all’improvviso,trovi briciole di ristoro.
Alla fine della giornata,
dopo aver donato tanto
a chiunque,
mi ritrovo solo con me stesso,
intrecciato nel nido del cuore,
senza rimpianti,
e sempre pronto a raccogliere
le riserve d’amore per chi
domani busserà alla mia porta.
Altrove lontano da te,nulla mi appaga,ma tutto mi circuisce
tormento mi genera la nostalgia,che,senza vibrare di pianto
mi rinserra negli angoli del passato e mi racimola immagini
silenzi parole gesti tratti,tutti segni di una memoria viva
quasi un presepio plasmato dal desiderio della tua presenza
E solo in questi cantucci mi ritrovo e ti vedo così com’eri
con il fascino delle tue rughe increspate da tanti pensieri
seduta sul divano in mia attesa,la gioia d’imbandire quanto
preparato,il sorriso soddisfatto mentre mangiavo,lo sguardo
che mai mi abbandonava e sempre mi donavi messaggi di amore
E non so perché scendo salgo tocco i punti estremi
e non mi fermo mai per un frattempo di meditazione
per scoprire quei chiaroscuri,che mi fanno sentire
quasi recipiente,dove si annidano insetti di paure
che mi rinserrano e tarlano la voglia della verità.
Così, pur andando in alto e poi in fondo, mi manca
un intermezzo, una sosta per verificare la bussola
non sempre in linea, spesso attratta dalla ruggine
che mi vibra orientamenti sbagliati,mi fa smarrire
tra saliscendi,che,aldilá delle fantasie,sono vani.