Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Sono il contrario di ciò che tu mi credi
non sono ricco nè povero anche se voglio
essere l’uno e l’altro:il primo per dare
il secondo per ricevere;non sono superbo
nè umile,amo la semplicità che conquista
e mi fa bussare sempre al cuore di tutti
E sono felice,guardando gli occhi di chi
osserva parla mi sorride mi dona affetto
Quando ti guardi nello specchio,non pavoneggiarti troppo
osservati con libertá senza udire gli aliti della vanità
non fermarti ai vezzi della bellezza che presto svanisce
Solo aldilá della cornice puoi vederti chi veramente sei
un mosaico,dove nessun tassello risulta perfetto,anzi tu
scoprirai quanti nei ti segnano e prostrano il tuo volto
Niente tutto poco molto mi domando spesso a che serve
se il tempo assorbe in sè come una spugna ogni goccia
prosciuga orme di memoria,pulisce persino le impronte
Restano solo poche ombre,che si muovono come fantasmi
non sai mai a chi rassomigliano,anche se ognuno cerca
di trovarvi briciole di appartenenza per sapere chi è
E ti rimprovero solo per ciò che non sei e non fai,
ben sapendo come saresti diverso,che potresti fare,
se diventassi veramente padrone di ciò che sei fai.
Invece, ti trascini come una lumaca senza sussulti,
mai attratto da novità, sempre inserito nel guscio,
pago del poco che sei, incerto per le cose che fai.
Tu respingi la verità perché ti fa male,non la vuoi
ascoltare nè gridare,temi di sciupare ciò che pensi
chi sei,ami chiuderla nell’oscuritá del tuo scrigno
dove riposano solo le perle dei tuoi falsi pensieri
Per te è più facile mentire o tacere purché nessuno
tocchi quel respiro di prestigio che ti sei formato
nè importa chi sará vittima del silenzio menzognero
vale solo galleggiare, uccidendo le ancore di verità
Come cercare il politico vero in questo teatro di mestieranti
dove ognuno gioca a recitare gli usati canovacci di illusioni
preso solo dal miraggio di salire subito i gradini del potere?
È triste vedere sul palcoscenico troppi venditori di promesse
furbetti che sanno mercanteggiare all’interno di oscure trame
fingendosi facce pulite con una bisaccia mai vuota di inganni
Conoscono bene il linguaggio del si donato facilmente a tutti
non così quello del no quasi straniero al loro modo di essere
essi misurano i consensi non il tormento di chi viene tradito
Calpestano amici nemici garantiscono l’impossibile,raccontano
legami di vertice aprono eldoradi,che sembrano veri,sorridono
riempiendo così la rete di piccoli grossi pesci che abboccano