Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

La coltre dell’oblio

Sul bello e il brutto,sul ricco e il povero,sugli intelligenti e gli ignoranti,
su tutti,senza alcuna distinzione,un giorno cala la coltre dell’oblio.
Passano gli anni,per alcuni i secoli,per altri i millenni,ma tutti saranno divorati dal tempo,
che stende il solito mantello di silenzio, soffocando ogni respiro.
È il destino di ogni uomo, che, dopo aver gustato le ore della vita per sè e gli altri,
scivola aldilà della siepe,dove resta in attesa la morte,ma senza memoria di nomi.
Anzi,la morte è l’unico nome generico,nel quale tutti si ritrovano privi di nome,
ma non di anima,che vibra per sempre nella bellezza dell’Eternitá.

Il santo non sa di essere tale

La santità più bella, più affascinante é quella di chi non sa di essere santo
e vive il suo rapporto con Dio ed il prossimo con semplicità ed umiltà.
Mai distoglie il suo sguardo dal cielo, mai lo chiude verso la terra.
I suoi sono fremiti, che uniscono la vita terrena e quella futura
in un arcobaleno d’amore, che consegna, ogni giorno, al cuore di Dio.
Nulla manifesta di straordinario, compie solo bene le cose ordinarie,
nelle quali rende leggibile i tratti dei lineamenti del volto di Cristo.

Cattivo presentatore di te stesso

abMi dispiace che troppo spesso fingi di essere quello che non sei
trovi sempre un abito diverso per ogni momento e lo indossi bene
come se fosse veramente il tuo;pur ammirando l’eleganza,non vedo
alcuna sincerità, ma solo gorgheggi di parole e gesti che mimano
ora questa ora quella maschera con cui reciti verità d’occasione
E molti pendono dalle tue labbra che abbozzano sorrisi religiosi
per crearti il fascino del buono,aperto alle esigenze dell’altro
traspiri parole di promesse che sembrano reali,invece nascondono
il gusto amaro dell’inganno:il tempo rivela la tua inconsistenza
dirà a chiunque come sei stato cattivo presentatore di te stesso

 

Il faro della meta

cristoNon ti chiedo nulla,solo il piacere di stare sempre nei limiti
aldilá dei quali potrei scivolare e non più trovarmi nel cuore
del tuo amore,dove deposito pensieri progetti timori illusioni
Tu sei la bussola,guida unica di luce nelle tenebre della vita
segni il cammino,prevedi avvallamenti asprezze,sempre mi porti
per mano e mi lasci soltanto quando si vede il faro della meta

 

Il tarlo dell’invidia

Un uomo geloso, invidioso ed egoista non diventa mai grande.
È sempre come un cane bastonato, anche se il padrone nulla gli fa mancare.
Chiede sempre e una volta beneficato, subito dimentica.
E spesso non disdegna di essere persino ingrato, quando altri sanno
moltiplicare meglio di lui quanto gratuitamente ricevuto.
Non cerca nè trova mai la propria gioia in quella degli altri;
facilmente, invece,  prova soddisfazione nel vedere la loro disfatta.
L’ invidia è una malattia che avvelena l’anima;quasi sempre si accompagna
alla gelosia e molto spesso sprofonda in un disgustoso egoismo.

Libri in attesa

Troppi libri sono in attesa sulla mia scrivania. Mi guardano ed io li guardo.
Quasi mi parlano e sempre mi invitano al banchetto dei loro racconti.
Benché affamato,resto digiuno,preso da tanti pensieri,sui quali solitario cammino.
All’improvviso mi fermo,attratto da una pagina bianca,mai prima considerata.
Inizio a scrivere ciò che penso e vedo. E solo toccando i libri mi illumino.
Appago così la mia fame e sento in armonia le note della  vera ricchezza.

Capirti e capirmi

Come è difficile capirti e capirmi!Siamo strani
amiamo stare in vetrina piuttosto che guardarci
Solo in profondità possiamo scoprire nuove orme
che ci fissano i contorni della nostra identità
Mai diciamo basta a ciò che non siamo:la voglia
di sembrare è il gusto amaro del vuoto di cuore
Purtroppo niente facciamo per riempire il tempo
di cose belle,che ci dicono chi veramente siamo

Fragilità delle farfalle

Non sempre gli occhi preferiscono la verità
spesso amano fermarsi e godere le apparenze
che affollano le strade di povere ipocrisie
Guardano solo i tanti colori delle farfalle
dalla cui bellezza si fanno abbagliare,però
mai vedono quanta povertà si annidi in esse

L’angolo dei sogni

Chiudo la porta e mi illudo di essere solo
invece,più che mai folla di pensieri vibra
Stampano immagini quasi di carne,che tocco
senza nulla sentire,se non tanta nostalgia
È l’angolo dei sogni,che gioca di fantasie
e mi offre compagnie sempre in chiaroscuro

Il bimbo di ieri

Aldilà delle parole sempre in chiaroscuro,che mai smetti
di cercare e lanciare come pietre acuminate contro tutti
vedo nel tuo volto sguardi tristi,che accendono pensieri
di vera umanità:tu non sei ciò che dici.Tu vuoi sembrare
ma nella realtà riveli come sei diverso dalle tue parole
Perciò continuo ad amarti e ti sogno come eri,un bambino
dai mille desideri,che spegnevi con poco.Pure un sorriso
ti faceva nuovo e dipingeva sul tuo volto aliti di amore
che donavi con gioia a chiunque ti guardava.Oggi ostenti
uno sguardo duro,ma in te scopro ancora il bimbo di ieri