Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Non sono io che ti cerco.
Sei tu che lasci ovunque orme,
che mi indicano la strada.
Sei come una segnaletica silenziosa,
la cui visione crea vibrazioni nel cuore,
dove scoppia il tuo desiderio.
Mi sento cercato.
E, guardando attorno, ti trovo ovunque,
persino nei cocci d’ amore,
che poco prima non ho saputo ricomporre.
Oggi viviamo come se Dio non esistesse.
Tutti attaccati al guinzaglio del nostro mondo,
dove le ebbrezze della vita si consumano sempre
nel groviglio della insoddisfazione.
Siamo diventati inquieti
non per la ricerca della Verità,
ma per la fragilità di ciò che possediamo.
Eppure, Dio è vicino a noi
più di quanto lo siamo a noi stessi.
E ha mille modi per rendersi presente.
Egli cammina sempre accanto a noi;
continua a passare per le strade,
dicendo ad ognuno:” Ecco, sto alla porta e busso”.
Davanti a questo Dio che cerca riparo in noi
come un qualsiasi mendicante, ci chiudiamo a riccio,
per non disturbare il cuore, riempito di tante cose.
Tu ammiri la chioma di un albero,
ti perdi nella visione
di ciò che ti gira intorno,
senti la sinfonia di una poesia,
ma mai pensi all’ invisibile,
che sottende ciò che vedi e ascolti.
Dopo pochi istanti vissuti
nello scrigno del piacere,
ove si perdono le illusioni,
tu ritorni subito alla verità.
Un lento scorrere,
che tracima la bellezza
e prostra ogni cosa alla fine.
Aldilà del sogno proibito,
sembri un uccello dalle ali mozzate,
che saltella guardingo, ma timoroso
di soccombere all’ incapacità di volare.
Non disprezzo mai ciò che non condivido,
perché può sempre nascondere in sé
ciò che non ho o un’ idea migliore della mia.
Cerco sempre di essere tollerante,
ben sapendo che possono ovunque trovarsi
briciole di verità o istanti di novità.
La tolleranza é il respiro dell’intelligenza.
Crea arcobaleni di curiosità,
sui quali camminano colori di simpatia,
che portano improvvise armonie di intenti.
Ciò che non condivido a primo impatto,
mi diventa così più familiare.
E sono veramente felice.
Non vorrei ascoltare
mai più
le voci dei poveri,
che gridano il dolore
alla nostra sordità;
mai più vorrei vedere
tanti occhi disperati,
che guardano morenti
le scene disonorevoli
delle nostre ricchezze;
mai più
vorrei leggere pagine,
ove il grido della fame
si scioglie come vergogna
per la nostra ipocrisia.
Anche tu,come me,amico mio,
non resisti più
alla visione dei morenti
che cercano solo tra le stelle
chi sazia la loro fame;
anche tu,come me,
non vorresti più vedere
tanta umanità trafitta
dalla croce della povertà
che genera il nostro egoismo;
come me,anche tu
vorresti un mondo diverso,
non disseminato da petali
che altri fanno appassire,
ma da fiori che profumano d’amore
Solo chi affonda nel luccichio della baldoria,
conquistato da bollicine e da sinuose movenze,
non sente nè vede la pietra tombale che segna
la fine dell’Anno: nemmeno un respiro di vita,
l’ultimo, quello che di solito genera lacrime,
risveglia nel cuore ricordi di quanto vissuto.
È un morente già in oblio di cui ognuno vuole
liberarsi nella speranza che il nascente doni
qualcosa di nuovo, su cui la fantasia scivola
creando castelli di carta, subito portati via
dal vento della realtà, che dipinge in quadri
di verità i vecchi ritornelli delle illusioni.
Cosí tra il morente e il nascente niente muta.
Tutto scorre come prima in un gorgheggio vano
che, gettando dal balcone il vecchio, imbarca
pensieri di novità, destinati presto a morire
man mano che il tempo riporta le stesse scene
dove tu continui a rivivere le ferite di ieri.
Non giocare con il tempo,tradisce subito
quando credi che si sia fermato,vola via
Oggi non è come ieri nè sará come domani
è solo un frattempo,che tu puoi regolare
Non lasciarti sfuggire neppure un attimo
gusta sempre e sino in fondo la bellezza
Pure l’istante,per quanto insignificante
ti può schiudere un inizio di vita nuova
Non perdere nulla di ciò che ti è donato
anche in un frammento trovi voci d’amore
Se corri senza cercare,non scopri tracce
tutto è monotono e ogni istante è uguale
Se ti fermi e pensi,vedi solo meraviglie
Svegliati,esci dal letargo,apri il cuore
non camminare a fari spenti,vedi la luce
Orme di richiamo non mancano mai,cercale
una volta trovate,seguile fino alla meta
Non essere estraneo al frattempo che hai
vivilo con gioia,amando pure le briciole
Il tempo è una perla,non basta mostrarla
la devi proteggere,per far ricca la vita
Un giorno vorresti ripeterti,ma non puoi
il tempo perduto è un tesoro senza anima
Non gioire di quanto fatto,se sei triste
ciò che che conta è l’oggi da te vissuto
Sappi che il tempo scorre senza fermarsi
Quando sbagli,preoccupati e dici:scusami
non andare via senza aver sentito grazie
È un istante di cuore bello per entrambi
due parole che schiudono ritorni d’amore
Nulla confonde l’altro come questi aliti
essi hanno il profumo della vera umanità
Tu non dire molte cose per giustificarti
spesso basta uno sguardo per avere un sì
Fa esprimere gli occhi in taluni momenti
essi porteranno più lontano delle parole
Abbracciati sempre in quello che sei hai
e donalo in ogni gesto con grande verità
Chiunque riceverà,ascolterà la tua anima