Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Chi non conosce se stesso
cede ai riti dei fantasmi
che generano zone d’ombre
ove si fonde vero e falso
in un saliscendi di icone
foriere di folti pensieri
Ha paura di trovarsi solo
perché dal suo oblò crede
di vedersi in chiaroscuro
con una identità sfuocata
in cui si muovono cavalli
sfrenati e pecore dimesse
Ma soltanto chi non vuole
conoscersi,ha paura di sé
convinto che,se si aprono
le tende dell’anima,saprà
quanto è distante da essa
la felicità che pure vuole
Finchè tu non dissolverai
il velo di polvere che ti
tiene appannati gli occhi
non vedrai né la bellezza
che freme in te né quella
che vive nel cuore altrui
Solo se avrai ali d’amore
e volerai oltre l’ egoismo
che tarpa ogni meraviglia
scoprirai ciò che è in te
e udrai la voce del Bello
che geme sempre in ognuno
Tu non sei davanti a me,
ma in me;
nei pensieri e nel cuore
ove ognuno Ti vede;
nelle parole e nei gesti
ove ognuno Ti legge.
Sei dentro di me specchio,
ove rinnovo la mia immagine,
nella quale altri sentiranno
il profumo del tuo Amore
Ciò che il tempo deposita
nel cuore, non mi darà mai
piena contezza della vita
che si dimena tra le onde
senz’approdo vero di pace
Mai dirà chi davvero sono
se corpo o anima, un’ombra
chiara dell’uno e l’altra
insieme, che presto riposa
senza sapere niente di sè
Solo lassù nel sogno vero
di ciò che non muore, vedo
le ali bianche della vita
che diranno quel che sono
Non credere che il senso della vita
lo ritrovi lontano da quello di Dio
Se vuoi sprecare le Sue benedizioni
che ti aiutano a comprendere quanto
sia giusta la strada in Lui,tu devi
solo cambiare direzione:ti troverai
incerto,immerso nelle cose,incapace
di stimare la verità di ciò che sei
Sì,che senso darai all’esistenza,se
la sospendi solo a questo mondo,ove
tutto muore nel provvisorio e nulla
si eleva a desiderio dell’Oltre? Tu
proprio quando vai oltre,puoi udire
e vivere la tua identità non finita
in te,ma nel cuore di Dio,dove vedi
il senso della vita aperta alla Sua
E mi alzo sempre anche quando precipito aldilà delle siepi,
trascinato dalla fantasia di vedere che cosa c’ è in fondo.
Benché a terra tra pietre e rami, guardo ciò che è intorno,
ma non trovo nulla, se non le mie tortuosità, che sfociano
in poveri desideri, che mi accecano, senza oscurare la via
di ritorno sulla quale riaccendo i fari della mia speranza.
E vivo libero, con gli occhi sempre aperti,
cercando e prendendo tutto quello che vedo.
Non rubo nulla mi attrae solo il superfluo,
che, lasciato per strada, mi diventa amico.
Non mi tormento se ho poco, mi sento ricco
per ciò che sono, un recipiente che riceve
gratuitamente tanti doni in parole e gesti,
e che sempre gratuitamente li distribuisce.
Come è triste che tanti uomini di chiesa predicano solo dal pulpito delle scrivanie,
senza mai scendere tra la folla, per sentire l’odore della sua sofferenza.
Si fermano alle parole scritte, quasi sempre nel disincanto della realtà,
oppure ai colloqui perditempo, e si illudono così di essere veri pastori.
Purtroppo, dimenticano che Gesù non ha avuto mai una scrivania.
La penna con cui scriveva nei cuori erano i suoi occhi.
Le sue parole erano i respiri di verità, che riscaldavano ogni anima.
Il suo volto, immagine visibile del Padre, era la fonte dell’ amore
che bagnava chiunque si poneva in ascolto.