Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Tu reputi che l’amore è un brancolare
consolante verso Dio,un tranquillante
che allevia angoscia pena depressione
e genera anche tante speranze,che mai
però s’aprono concretamente all’altro
L’amore vero invece è quello che vede
l’altro così come lo vede Dio ed esso
nasce non in chi pensa e parla di Dio
semplicemente,ma in chi pensa e parla
in Dio,certo di camminare abbracciato
al Suo cuore,che racchiude le lacrime
raccolte come in un otre di pelle,mai
consunto,capaci di dissetare chiunque
anche chi percorre le vie del deserto
ove può ritrovarsi in un’oasi d’amore
Non sono un angelo che sale e scende
dal cielo per donare profumi d’amore
a chiunque incontra lungo le sue vie
né un piccolo santo che,pur radicato
in Dio,accetta tutto,anche le offese
che rimbalzano addosso senza ragioni
sono solo un uomo che nulla disdegna
di sé,leggendo quasi in uno specchio
la verità dei suoi deboli crepuscoli
un uomo che sa cercare l’estasi vera
per penetrare il Mistero ultimo,però
sa pure cavalcare le selve del cuore
Sì,sono solo uomo che cade e si alza
trovando sempre in sé vie di ritorno
che indicano come ricomporre l’Amore
Non sono mai stato un solitario
ho vissuto spesso sotto la luna
cercando stelle e pensieri veri
o errando per strade senza meta
ho contato a volte i miei passi
volendo a tutti i costi stupire
o stupirmi di ciò che facevo, ma
guardandomi come nello specchio
e pur leggendo ombre avvolgenti
non mi sentivo solo: era accanto
qualcuno senza nome che segnava
il mio andare e mi guidava, dove
il silenzio parla e grida amore
Noi cristiani siamo diventati un po’ come i due barboni della commedia di Samuel Becktt : ” Aspettando Godot “.
Siamo in attesa non del vero Dio, ma di un piccolo dio, nel quale vogliamo calare le nostre pretese, il recipiente in cui riponiamo i nostri idoli, piccoli o grandi, che segnano il nostro rifugio, trascinandoci in false sicurezze.
E sono proprio questi idoli, tenuti sempre ben nascosti, che fanno da contraltare a Dio e creano resistenza alla sua vera adorazione.
Ma noi adoriamo veramente il Signore? Lo scegliamo come centro di riferimento della nostra vita? O ci lasciamo imprigionare dalla ragnatela delle nostre fantasie, che, il più delle volte, schiudono la tentazione delle apparenze, la voglia del successo, il carrierismo incontrollato, la frenesia di essere i migliori o artefici unici di noi stessi?
E non sono forse questi stessi idoli che abbagliano la nostra umanità, fino ad impoverirla in tante mediocrità?
Ben vengano le aspirazioni, che nascono dal cuore e dall’intelligenza, ma non la loro idolatria, che tarpa ogni autenticità di volo.
Perciò, finchè non ci spogliamo di questi idoli, che dilatano il nostro egoismo, facendoci sentire dirimpettai a chiunque si pone sul nostro cammino, noi continueremo ad essere sempre seguaci di questi piccoli dei, ma non figli del vero Dio, che, quale Padre, sa di che cosa abbiamo bisogno.
Auguri a tutti
Vorrei formulare a tutti i miei amici che mi leggono un augurio sincero, con le parole di S.E, Mons Nunzio Galantino: ” Ti AUGURO di vivere senz’altro nome che quello di un uomo. Ti AUGURO di vivere senza rendere nessuno tua vittima. Ti AUGURO di vivere senza sospettare o condannare nemmeno a fior di labbra. Ti AUGURO di vivere in un mondo dove ognuno abbia il diritto di diventare tuo fratello e farsi tuo prossimo. Ti auguro un Natale e una Vita sereni”.
Don Filippo
Mi sembra di essere diventato una scatola vuota
in essa non trovo più nulla,neppure odo l’odore
di ciò che prima conteneva,solo il respiro vive
e fa vibrare ancora le corde nascoste del cuore
Qui,anche se stanco,mi arrampico,per ritrovarmi
nella vivacitá dei pensieri di ieri:in silenzio
lontano dal chiasso,dipingevo con le mie parole
tante figure di bellezza sparse lungo le strade
Mi lasciavo bagnare dalle onde,che mi portavano
alla mente gorgheggi di novitá,moine di mistero
correvo senza meta,mi fermavo,misuravo il tempo
ero il principe di ciò che vedevo ed ero felice
Tanti e sempre tanti sono i pensieri che corrono nella mente
a volte pur di raggiungerli,resto senza fiato;per un istante
sembrano veramente miei,poi fuggono come anguille,mi evitano
fingono di perdersi in anfratti oscuri,ma subito riaffiorano
e io ancora li inseguo,cercando in essi la libertà di essere
me stesso,forse povero ricco,però sempre sedotto dal fascino
che accompagna il loro scomparire ed apparire,bellezza unica
che rende vivace l’esistere,facendolo un mosaico di desideri
Ciò che provo stando da solo in silenzio con lo sguardo
in orizzontale che si libra tra immagini di cielo terra
è il sentirmi baciato da respiri di mistero,che bussano
alla porta dell’anima,per offrirmi estasi di freschezza
In questa visione mi pare di toccare l’Invisibile,vibro
pensieri lontani nel fascino di una luce che mi avvolge
e vado quasi in apnea,naufragando in emozioni singolari
che mi svegliano e mi rivelano il divino nascosto in me
Piegarti agli sguardi ai sorrisi agli ammicchi di intesa
che filtrano moine,è un aprirti ai respiri degli inganni
e se ti fai da essi accarezzare come se fossero capricci
puri,ti esponi a capitomboli,da cui non è facile alzarti
anzi rischi di vendere persino il cuore alla grande fata
mai stanca,per aggrovigliare la bellezza della tua anima
Aldilá di quello che sei,un povero millantatore di ciò che non hai
ti guardo con amore,perché sotto la corteccia tu nascondi emozioni
di semplicità,che ti rendono ricco di simpatia,quasi come un bimbo
che pago di ciò che dice fa,gode per essere trastullo d’attrazione
Tu non sei cattivo,a te piace solo ostentare cose che non sono tue
gridare verità che non ti appartengono,dipingere petali di sorrisi
trasformare la realtà,quella tua,per apparire ora uno ora un altro
e mai per ingannare,ma solo per dare colori cangianti al tuo volto