Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Tutti sognano un mondo nuovo, ma nella realtá poco o nulla fanno.
Soltanto desideri ed ostentate aspirazioni, che subito si rintanano all’ombra delle responsabilità.
Nessuno vuole uscire da sè per l’altro, anzi tutti preferiscono delegare, appena insorge il rischio di perdere qualcosa.
Così facendo, il mondo non cambia mai; resta un povero guscio di egoismi, che esprime assenza di amore,
foriera di tanti scarti umani, che affollano ormai gli ambienti periferici, troppo facili ad evitarsi, ma difficili a farsi dimenticare.
Si ha l’impressione che l’ uomo di oggi abbia dimenticato di essere soprattutto un essere umano.
Ama più il mestiere della morte che della vita.
Troppa cattiveria lo domina, di molte tragedie si fa protagonista.
Sembra che sia scomparso dal suo cuore ogni valore, avendo trasformato la vita in una vera arte di sopraffazione.
Eppure, nonostante tante visioni amare, io non smetto mai di credere in lui, e, quindi nel bene, per la cui realizzazione mi impegno.
Anche se la nostra epoca è un intarsio di cose cattive, sono convinto che essa può diventare buona,
se ciascuno di noi fará crescere nel cuore e nella mente la decisione del bene.
Il viaggio di questa vita, per quanto offra continui intarsi di attrazione, è sempre segnato dall’esperienza della sofferenza, di fronte alla quale ognuno si interroga
e non sempre comprende il silenzio di Dio, che sembra quasi straniero ad ogni lacrima.
Certo, è vero che il dolore è la prima e l’ultima parola della vicenda umana,ma è anche vero che con Gesù, accanto a chi soffre, c’è il Dio della Croce,
come il Dio vicino, direi il Dio ” compassionato “, che fa suo il dolore del mondo.
Tuttavia, la fede in Gesù non elimina il dolore, ma lo purifica e lo sublima.
Credere è abbracciare la Croce della sequela, non quella comoda e gratificante, ma quella umile ed oscura, quella della ” porta stretta “, che apre profondi solchi di salvezza.
Pertanto,qualunque sia il male che tormenta, bisogna evitare considerazioni amare e non cadere nella trappola delle delusioni.
Anzi, è necessario gettarsi nelle braccia del Padre della misericordia, per ritrovarsi in cammino, pellegrino di Dio, mendicante del Cielo.
La morte non è solo il limite invalicabile contro cui rovina l’ arcobaleno delle speranze.
Non é la semplice fine di questo frattempo, che si agita tra molteplici istanti, che presto vanno via.
Come la vita, essa é essenzialmente un dono di Dio; ed é l’ unico capace di aprire la porta dell’ eternità.
Il credente vero vive di questa grande certezza:” io sono eterno, non morirò mai “.
Anche se tale verità allevia la pensosità che ogni morte porta con sé, resta sempre la sofferenza del distacco,
intarsio di legami e sentimenti, che procura non poche lacrime davanti alla dipartita di una persona cara.
Non sono nessuno, valgo solo per quel poco che servo per chi nell’immediato ha bisogno di me.
Spesso mi ritengo un giocattolo, che, una volta soddisfatto l’ interesse altrui, scade nell’oblio come una qualsiasi cosa.
Anche se mi sento facilmente tradito, direi, rubato di ciò che sono e mutato in un manichino per la vanagloria di qualcuno,
Tu continui a regalarmi amicizia vera, mai sfiorata dall’ immediatezza, ma presente in ogni istante,
soprattutto quando insorge e tormenta la nostalgia del cuore.
Non mi vedi come un prodotto in vetrina, ma come unica creatura, in cui hai impresso il tuo cuore.
Perciò, nonostante tanta miseria, davanti a Te sono un valore infinito.
Ognuno giudica l’ altro in base al suo modo di essere e pensare.
Non si lascia quasi mai guidare dalla verità e facilmente avvolge
chiunque nella pessima ragnatela dei suoi pregiudizi.
Ed é proprio qui che egli crea il mostro o il santo,
a seconda del gradimento che certi comportamenti o parole
trovano nel cuore e nella sua mente mai stanca di sentenziare.
Troppi ricordi conserva il mio cuore
alcuni smagati nel tempo ormai oblio
altri ancora leggibili che insorgono
e riportano perdute certezze affetti
irripetibili,tradimenti subiti,notti
tinte dalla sofferenza,ingratitudini
dopo elargizioni,mete raggiunte però
mai possedute per l’umana ingordigia
Altri timbrano pure la mia mente che
si apre ai tanti momenti di felicità
ai giochi innocenti fatti con scarti
trovati ai bordi delle vie,trastullo
di chi nulla aveva,eccetto un flauto
ricordi di povertà che mi fanno vivo
e mi donano la misura di ciò che ero
e di ciò che sono,vedendo ciò che ho
Le moine d’affetto non sono mai fatte per se stesse,
nascondono sempre alibi di ritorno, a cui difficilmente si resiste.
Sono un pò come il miele, che hanno solo il gusto della dolcezza
e mai il ricordo delle api, che lo hanno partorito.
Finché permane il gusto,mai si avverte la fine ed ogni moina riscalda,
appena insorge il ricordo e tutto ritorna normale, cade il sipario
e ognuno scopre di essere scivolato nella solita ragnatela dell’inganno.
Fiori erbe piante farfalle uccelli
non siete voi a guastare l’ intento
di Dio, che rivelate nella bellezza
della natura,siamo noi ad oscurare
il Suo progetto, operando il peggio
siamo noi a sciupare le tante orme
di amore incise per la nostra vita
siamo noi a sfregiare il Suo volto
gettando nel fango ciò che ci dona