Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Il sole tramonta, ma non muore. Risorge sempre l’indomani.
E riserva nuove sorprese. A tutti dona un po’ del suo fascino.
Ad ognuno di raccogliere i fiori nel giardino della vita.
Niente appare uguale a ieri. E tutto è baciato senza risparmio.
Come il sole anche l’uomo tramonta,per vestirsi più bello di prima.
Il suo destino è quello di nascere vivere morire, per poi risorgere
libero e trasfigurato nella bellezza sempre attesa dell’Eternitá.
E’ solo una fiera di parole vuote, gridate come se fossero verità.
Un circuito di continui sorpassi, non importa se effettuati a danno degli stessi amici.
In essa e, soprattutto in essa, spesso insorge il lato oscuro dell’animo umano,
che non si ferma davanti a nulla, pur di raggiungere il proprio tornaconto.
Anzi, non c’ è un contesto di ambiguità peggiore: qui si trova tutto e il contrario di tutto,
persino sceneggiate che si intrecciano facilmente con comportamenti indegni e blasfemi.
E’ un mondo bugiardo, dove i giorni di sincerità e di falsità, di tradimento e di amicizia sono miseramente uguali.
Nulla è vero, nulla è stabile. Tutto invece è provvisorio in un guazzabuglio di profonda confusione,dove si impone solo chi grida di più. Cosi, mentre il teatro della politica registra il protagonismo dei nuovi messia di salvezza sociale,
che si dimenano per plausi elettorali, le famiglie affogano lentamente nella miseria, disgustate dalla costante assenza di progettualità per il loro futuro.
Che vergogna morire di fame, quando la politica trattiene per sé anche le briciole, che potrebbero addolcire il palato dei poveri!
La bellezza è il profumo più delicato della natura.
Questa, benché ricca di misteri, non si stanca mai di rivelare dalle sue feritoie stupende meraviglie.
Ogni frammento di creato racchiude in sé orme, che, essendo diverse da ciò che sembrano, schiudono, quasi sempre, curiosità.
Persino l’insignificante spesso diventa una crisalide di novità.
Anzi, nelle stesse briciole si può trovare un ” oltre “, che genera estasi di bellezza.
L’ amicizia vera non conosce il timbro del tempo nè sente il peso della contrarietà.
Vola sempre in alto come aquila, che dipinge nel cielo la sua bellezza.
Non rincorre verità di comodo, non usa l’arte delle moine.
Le basta poco per sentire il fascino della sincerità, odore che sublima ogni legame,
e sdraiarsi poi nel giardino del cuore tra petali di reciproci sguardi d’amore.
Il mistero non è un freno alla conoscenza.
Anzi, senza il suo fruscio, il respiro del sapere diventerebbe fioco, quasi piatto.
E tutto potrebbe scivolare in una grande confusione.
Ciò che allarga l’orizzonte dell’umanità e le dá un vero fascino é proprio il senso del mistero, che apre la mente e il cuore alle grandi sorprese.
È la fonte dalla quale nascono e crescono i canali di ogni comprensione.
Senza il mistero ogni anelito di conoscenza si frantumerebbe al cospetto di ció che si vede e la vita si farebbe povera di spirito, che vive proprio della bellezza e vivacitá del mistero.
Il palazzo del potere sembra un teatro, dove le pareti dei vari corridoi nascondono le scene,
che tutti preparano nelle stanze, dalle quali escono ed entrano, recitando ognuno, sempre da comparsa, la sua parte.
Il canovaccio di solito non presenta novità: tutto si muove alla stessa maniera con arte di timida personalità
e con carica di deformante sottomissione. Non ci sono protagonisti.
L’attore principale è uno solo, che fa e disfa, senza nulla concedere.
Anzi, si agita non dissimile da un povero ragno, che, dopo aver creato la ragnatela per gli insetti,
non disdegna di rivelare l’ ansia di essere soffocato dalla sua stessa opera.
Solo Tu sai quello che è meglio per me.
A nulla serve agitarmi per cogliere quel poco o molto, che subito svanisce.
Nè vale correre di qua e di là, andare e venire, cercare e trovare,
per poi sentirmi sempre vuoto, senza neppure una briciola di gioia.
Solo Tu conosci il mio cuore e in ogni istante vedi quanto sia incerto
il suo fremere, tra onde che nascono e muoiono.
Solo in Te e con Te scopro di essere me stesso
ed anche l’insignificante risulta appagante.
Quando credi che tutto giri intorno a te, è giunto il momento di fuggire, tacere, vivere un po’ in solitudine.
Portarti in disparte, lontano da ogni centro di attrazione, è la condizione essenziale per spendere bene te stesso nella verità.
Qui puoi comprendere i tuoi limiti e non ritenerti un indispensabile o pensare che tutto si blocchi senza di te.
Anzi, dall’oblò della mente in volo, vedrai che intorno nulla è cambiato.
Solo il tuo cuore, nel gusto del silenzio, freme diversamente, desiderando perdersi nel sogno di Dio.
Credo che il tempo si è accorciato.
Non è più possibile continuare a consumarmi solo per gli altri,
senza donarmi almeno le briciole di ciò che resta.
Troppi pensieri, impegni, preoccupazioni si rincorrono.
E mentre mi illudo di completare il circuito prossimo alla meta,
inizio sempre daccapo, pressato dalle solite voci di potere,
alle quali non so dire di no.
Forse nessuno mi crede.
Ma quanto vorrei vivere diversamente lontano dal peso di tanti sguardi di gelosia! Sarei certamente felice,perché potrei sentire le ore non più nervose, ma serene, e trovare in esse il gusto di vivere da vero uomo.
Le mie parole non sono mai disincanto dalla realtà.
Non creano cornici di semplice contemplazione, ma sono sempre intarsi di gioia e di tormento,
che affondano le radici nella fede esistenzialmente vissuta e nella visione di un’umanità tradita.
Fede ed umanità sono la linfa vitale di ció che dico ed in esso é facile gustare
frammenti dell’anima e una costante attenzione al dolore.
Non solo il mio dolore, che sempre elevo mediante la fede,
ma anche e soprattutto quello del prossimo ultimo, nel quale cerco il volto di Dio.