Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
Non lamentarti che i furbi avanzano e continuano a dominare.
Se tu niente fai per arginare la rete dei loro inganni, che
offrono come moine ammalianti, rischi di essere vile traino
di sostegno ad un mondo che sta morendo anche per colpa tua.
È semplice gridare il disagio, ma se tu non denunci ciò che
sai, i buontemponi non smetteranno mai di indossare il saio
della raccolta, dove depositeranno tutto anche il superfluo,
quello tuo, che resti crocifisso alla visione della miseria
Stasera la luna sembra un arco di fuoco
sbiadito senza corda,rosa dall’oscurità
e persino priva di emozioni:più morente
che viva,non crea alcun incantamento,ma
solo un triste disincanto,che allontana
dalla bellezza dei sogni ed uccide ogni
vibrazione di poesia,facendo un deserto
di tenebre,dove brancolo senza trovarmi
mai,neppure nei vari ricordi della luna
piena,che mi segnava orme di luce,amore
di infinito,ebbrezza di immagini,giochi
di fantasia:tutto sembra essersi spento
quasi candela che ha finito la sua cera
Tu credi che il nostro sia un mondo che sta morendo.
Invece, non è vero.
Il nostro è un mondo che sta nascendo, voglioso di liberarsi dalla vecchia fuliggine,
che lo intenebra sotto la coltre di pesanti pensieri.
È un mondo che cerca di darsi un cuore nuovo, ma soprattutto un’anima vera,
capaci di penetrare oltre il tempo, dove gli occhi non vedono, l’udito non percepisce,
però ti senti vivo, abbracciato dalla bellezza del Mistero, che ti schiude al sogno dell’Eternitá.
Sposati, divorziati, risposati.
Storie di tanti cristiani, che vivono il tormento mai spento di non sentirsi pienamente accolti dallo sguardo materno della Chiesa, la quale, pur insegnando la misericordia di Dio, non sempre, in talune circostanze, la sa dispensare.
Dà, a volte, l’impressione di essere una statua rigida davanti ai drammi delle coppie fallite, i cui protagonisti vengono marchiati come battezzati di seconda categoria, e con essi anche le nuove famiglie che creano.
Non bastano le semplici indicazioni, date dalla Chiesa ai sacerdoti sulle attenzioni da avere verso questo mondo di sofferenza spirituale, è necessaria una maggiore presa di coscienza della interpersonalitá coniugale, la quale, oggi più di ieri, risente di una profonda dilatazione delle corporeità in tutta la loro attrazione, con la conseguente riduzione dello spirito, che certamente riduce la barriera di resistenza alle tentazioni. Senza sminuire il dono dell’indissolubilità coniugale, credo che sarebbe auspicabile una più appassionata interpretazione del termine porneia ed una maggiore valutazione della prassi ortodossa, riguardanti la soluzione dei cosiddetti matrimoni falliti.
Ho sognato la ricchezza, che mi avvolgeva con il suo mantello.
Ma non ero felice.
Volavo con la maestosità dell’Aquila.
Ma avevo il brivido dell’uccellino.
Mi vedevo nella cornice della bellezza.
Ma non la gustavo affatto.
Neppure nel sogno mi sentivo diverso da ciò che ero.
Oggi che non sogno più e ricordo quel sogno, mi vedo realmente ricco e bello,
attento a gustare persino le briciole di ciò che ho, ricevo e dono.
Nonostante tutto, continuo a seguire le tue orme.
Mai perdo il fascino di ciò che eri e sento intatta la freschezza,
che ancora ti brilla negli occhi.
L’usura del tempo è quasi straniera al tuo volto, che incanta subito
e chiunque, per la semplicità della sua bellezza, la quale scioglie
persino i pensieri contorti.
Troppe sfumature trattengono la verità e creano solo apparenze,
che giocano a nascondere persino le briciole di ciò che di sincero possiedi.
Cammini senza argini di difesa, che aprono alle tante maschere che il mondo offre,
a dispetto della bellezza multiforme, che pur esiste in te.
Sei ancora troppo ingenuo, per capire che nulla o poco è ciò che sembra,
mentre tutto è ciò che vive nella trasparenza dell’ anima.