Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Pensieri come un mucchio di chicchi

granaiA volte i miei pensieri sembrano un mucchio di chicchi,
che si aggiungono gli uni agli altri nello stesso granaio,
dove tutto si fa abbandono ed oblio.
Vanno a depositarsi senza un respiro per farsi conoscere.
Pochi resistono al tempo e mi danno la voglia di vivere.
Anzi quasi sempre allargano l’orizzonte del cielo e della terra,
e mi fanno riscoprire la mia dignità.

 

Troppa finta felicità

giovane triste

Troppa finta felicità leggiamo oggi sui volti di molti giovani. Una patina di polvere che vola via appena sfiorata da un po’ di vento.

Un miscuglio di sorrisi e moine che nasconde un profondo senso di vuoto interiore. In essi entusiasmo e scoramento, gioia e tristezza si rincorrono, creando amaro fastidio di fragilità,  che si fa prostrazione.

Credono di stordirsi nel chiasso: illusione di breve durata, che apre la porta all’insorgenza della insoddisfazione. Finché a dirigere i passi della vita sono le cose, il divertimento e tutti i corollari della leggerezza comportamentale, l’ anima giovanile sarà sempre un recipiente vuoto e di odori non gradevoli, che rischia di rompersi al primo impatto serio.

Purtroppo, non si può negare che questo senso di frustrazione nasce anche dall’assenza di un futuro, assorbito già dalla voragine del presente, che vede consumare ogni prospettiva, ogni speranza di novità. Ed è proprio quest’assenza di futuro, di spazi vitali che genera nei giovani la voglia di naufragare nel crogiolo del fittizio, uscendone l’indomani più frastornati che mai.

Così appesantiti, si fanno facilmente sedurre dai megafoni dei nuovi istrioni politici, che offrono certezze a basso costo.

Come sarebbe entusiasmante, se ognuno e, soprattutto, i più giovani fermassero l’orologio della vita per una breve sosta, per guardarsi dentro, non solo per scoprire le resistenze del cuore alle cose veramente belle, ma anche per alleggerirsi di quel ferro arrugginito, che disturba la bussola della vita.

In questa sosta ognuno potrebbe gustare  la vera felicità, che non nasce dal possedere tante cose né  dalla fiera delle parole che si dimenano nei cosiddetti mercati rionali,  ma dall’aver incontrato una  Persona: Gesù, che è sempre in mezzo a noi; nasce dalla consapevolezza che in Sua compagnia  nessuno si sente solo, anche quando il cammino della vita si scontra con  difficoltà che sembrano insormontabili.

Il volto del Mistero

Sulla tela dove dipingo idealmente i sogni

non scrivo mai il mio nome,ben sapendo che

nulla resta se non l’ebbrezza dell’istante

Non mi sento autore di ciò che nasce muore

senza orme di storia né mi appaga il suono

per quanto singolare che un eco mi traduce

Preferisco le immagini che l’immenso offre

ai miei occhi,che le carezzano con cornici

oltre le quali guardo il Volto del mistero

E qui cerco come ladro di scrivere il nome

con caratteri fragili su copertina azzurra

ben sapendo che in quel Volto potrò vivere

Ali d’amore

Fuggirà un giorno da me senza rumore

in silenzio per ritornare là da dove

è venuta,non più bella e trasparante

immagine come dell’angelo messaggero

ma macchiata dalla mia fragilità,che

mai abbandona lo scorrere della vita

Non so se udrò almeno il suo fruscio

una carezza d’addio per l’ospitalità

che le diedi,un grazie per la gloria

che le mie croci lassù le segneranno

o pure un rimprovero per le pene che

quaggiù come incosciente le preparai

Spero solo che,quando sta per andare

via,rapita dalla sua natura,si fermi

per un attimo,dove posso raccogliere

mendico di perdono le energie ultime

per chiedere ricevere la benedizione

di chi mi accompagna con ali d’amore

 

Feticismo del denaro

feticismo del denaro

La volontà di possesso non ha limiti in questo contesto sociale.

Anzi, più cresce la fragilità economica, più si acuisce  l’animus possidendi, senza alcuna considerazione dell’umanità, sacrificata agli idoli del profitto e del consumo.

Purtroppo, oggi chi comanda è solo il denaro, salvacondotto per ogni meta da raggiungere.

Infatti, per chi ha soldi, nulla è impossibile. Non ci sono porte che non si aprono, anzi si spalancano, in ossequio ad un rito quasi feticistico.

Tutto è acquistabile, tutto è vendibile, essendo ormai tutto, cosa e persona, una pedina sulla scacchiera del proprio egoismo.

Auri sacra fames, il dio che calpesta diritti e qualsiasi dignità, distrugge ogni rapporto anche fraterno, in una ragnatela avvolgente cuore e mente, che gravitano a senso unico: la roba.

Eppure, questo dio denaro che genera molteplici forme di idolatria, vestendosi da despota assoluto, non è in grado di comprare nemmeno una spanna di felicità, quella che vive nell’ anima e si legge sul volto di ogni persona.

Sono solo un uomo

Non sono un angelo che sale e scende

dal cielo per donare profumi d’amore

a chiunque incontra lungo le sue vie

né un piccolo santo che,pur radicato

in Dio,accetta tutto,anche le offese

che rimbalzano addosso senza ragioni

sono solo un uomo che nulla disdegna

di sé,leggendo quasi in uno specchio

la verità dei suoi deboli crepuscoli

un uomo che sa cercare l’estasi vera

per penetrare il Mistero ultimo,però

sa pure cavalcare le selve del cuore

Sì,sono solo uomo che cade e si alza

trovando sempre in sé vie di ritorno

che indicano come ricomporre l’Amore

 

Fede scienza magia

E’ il triangolo che segna la vita di ogni uomo, il quale ha davanti a sé  o  la via della fede, con cui si abbandona a Dio.

Oppure quella della scienza, con cui si affida al proprio ingegno.

Tutte e due le vie vengono da Dio.

Ma c’è una terza via, pericolosa ed artefatta, quella della magia, a cui molti non disdegnano di ricorrere, facendosi cosi avviluppare come insetti nella ragnatela del mago, ciarlatano di turno.

E  qui la credulità, che genera illusioni, oltre a svuotare le tasche del malcapitato, lo getta anche nel baratro della prostrazione.

È difficile percepire la verità

chiusiNon è facile percepire la verità in chi ti sta davanti.
L’arte della menzogna è un colore facile e molto usato,
quasi sempre ben combinato con sfumature di semplicità,
che danno sapore di umanità anche al volto che inganna.
E chiunque può cedere alle sue moine spesso impregnate
da parole di lacrime, che allentano le corde del cuore,
che soccombe, accogliendo come vero quello che ascolta.

 

Il Veleno della maldicenza

La maldicenza è  una lama sottile, usata con maestria e quasi sempre per gettare alle ortiche la reputazione delle persone, che vengono a trovarsi coperte, all’improvviso, da coltri soffocanti di spine pungenti, senza conoscerne neppure il perché.
Cattiveria a tinte sconnesse, elaborata certamente da menti impregnate di invidia e di pettegolezzo, che scaricano sugli altri il disagio del loro complesso di inferiorità.

Purtroppo, vi sono uomini e donne che, invece, di mettersi in gioco, cercando in sé  le spinte propulsive, per imporsi all’altrui attenzione, preferiscono il bisturi della diffamazione, illudendosi di farsi spazio, gettando fango su chi trovano sul loro cammino.
Non solo, ma nel delirio delle calunnie, diventate  un’ arte sottile, provano anche gusto sadico nel vedere chi giace sotto il peso dei loro artigli silenziosi, che creano veri e propri omicidi morali.
Infatti, sferzati da queste onde di follia pura, molti  rovinano nel cuore e nella mente, scivolando nella ragnatela di un profondo malessere psicofisico.
Come è  pesante la miseria, che dimora nell’animo  umano!

Recipiente vuoto

botSembra un mondo felice, dove tutto si rincorre in circuiti di chiasso
e nessuno avverte l’alito del silenzio, unica voce parlante di verità.
Non c’è niente di reale.
L’effimero fa da padrone e ogni desiderio è un volo d’aquila senza ali.
Finché la vita si lascia sedurre solo da intarsi di moine e da giochi
di luci, senza mai seguire le lancette della bussola, è priva di meta.
È come un recipiente vuoto, le cui pareti rivelano assenza di contenuto,
pur facendosi abbagliare dal luccichio che non disdegna di gustare.