Nasce l’amore
Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]
La vita é un dono di Dio.
Certamente il più bello, per il quale ognuno deve saper rischiare,
sia per conservarne la bellezza, sia per farlo fruttificare.
A suo cospetto ogni istante di tempo, ben vissuto, rivela un avvenire migliore,
allarga la speranza, crea i presupposti per amarla sempre, senza il peso dell’ usura.
Anzi, chi crede nella vita, senza sprecarne nemmeno un frammento, non invecchia mai.
Fino alla fine sente la sua ebbrezza, vivendo ogni momento come se fosse veramente
l’ ultimo e il più bello.
Quando la forza del pensiero s’ intreccia
con la paura del pregiudizio o la caduta
di ciò che tu già hai, ti si apre davanti
uno scenario, dove qualsiasi scelta segna
il grado di ciò che veramente sei: o uomo
di carattere, che si costruisce su valide
basi, che nessun foglio di almanacco rode
o marionetta,che anche un alito di vento
strema, piegandola ai suoi movimenti vari
Quando giunge la notte e il sonno resta ancora straniero, troppe sono le ombre che mi girano intorno,
strani sono i rumori che bussano alla porta del cuore.
Mi trovo un pò disarmato davanti al suo mistero, anche se provo curiosità nell’ascolto del vento e della pioggia,
che vestono di naturale attrazione il loro linguaggio ed aprono a fantasie, che mi portano lontano.
E qui m’ arresto e chiudo gli occhi, cercando solo in me pensieri nuovi, che sciolgono il cuore da ogni grigiore
e gli danno di nuovo l’ ebbrezza di volare alto, dove in pace mi trovo addormentato.
Nella mia solitudine volo di pensiero in pensiero
pronto a catturare quelli che schiudono il futuro
e mi fanno vedere come in uno specchio il cammino
che potrei sognare quale viandante verso il porto
Mi fermo in contemplazione,trasformo in desiderio
ciò che la mente genera,accarezzo tante allusioni
e nel continuo pullulare colgo la meta che vorrei
un seme che diventa nel morire un fiore profumato
Ogni volta che leggo il Vangelo di Gesù e la sua legge di amore, mi chiedo come potremmo essere diversi,
se imparassimo a conoscere bene, comprendere, accettare quanto in esso proclamato.
Saremmo veramente uomini nuovi.
Invece, vogliamo restare nel cortile della mediocrità senza battere le ali della fede,
che ci farebbero alzare in volo come aquile verso l’Amore vero.
Preferiamo ancora rimanere nel pollaio dei nostri pensieri, soffocandoci all’ebbrezza del cielo.
A differenza di tanti amici
sempre appesi al chiasso,io
amo il silenzio,ove l’anima
mi parla, mi rivela chi sono
Amo la solitudine, che non è
assenza di compagni, ma oasi
dove parlo con la mia anima
e vibro oltre i miei limiti
Solo,in silenzio, mi conosco
e ogni frammento della vita
ha un sapore diverso, aperto
dalla Luce che brilla lassù
Nella solitudine vedo e odo
parlo e scopro, apro e segno
ciò che vedo e odo; e scopro
di dialogare con gli angeli
E soprattutto con Colui che
con la Sua luce mi illumina
e schiude il mistero di ciò
che sono alla bellezza vera
Se c’è una commedia che tutti sappiamo recitare è quella dell’amore
La gridiamo ad occhi chiusi, senza però leggere il cuore della realtà
Per tutti spendiamo respiri di dolcezza o riveliamo segnali d’ amore
per tutto esprimiamo assenso o dissenso,ma in concreto preferiamo
solo la tutela di noi stessi, sottraendoci alla visione di ogni sofferenza
Così, siamo sempre pronti a gettare parole di sostegno per chi viene
a trovarsi nei guai o nella miseria, ma non facciamo nulla, per dargli
reali possibilità di vita, con cui sconfiggere le spade che lo trafiggono
Siamo troppo avvolti dalla fuliggine dell’ipocrisia, che ci fa spettatori
e insieme protagonisti di tante recite,che quasi sempre brillano solo
di luce finta, dove è facile vedere la pochezza di cui siamo plasmati
Sono così come tu mi vedi,
non vengo da una nuvola,
ove sognando l’impensabile,
mi esalti diverso dagli altri.
Se sono buono ed affabile
è solo perché ogni giorno
nella tela della vita scopro
il volto stracciato di Dio.
Ecco perché non sarò mai
e poi mai un uomo del cielo,
se prima non ricomporrò qui,
insieme a te,la Sua immagine.
Ogni volta che mi guardo e numero le rughe, mi sembra di sentire il respiro del tempo,
che mi penetra senza quiete.
Lentamente mi scolpisce e mi rende figura pensosa, in cui chiunque legge la sua forza
inarrestabile.
Spesso mi domando cosa sia realmente il tempo.
Non trovo alcuna risposta, se non la visione del mio volto, che ha saputo incidere,
rubandogli la sua freschezza.
Ogni giorno Tu mi parli e io non ascolto
prigioniero di me stesso;conto le parole
mie a dispetto delle Tue;sento l’egoismo
mio al cospetto del Tuo amore;agli occhi
della Tua misericordia antepongo sguardi
della mia indifferenza;alle Tue mani,che
toccano ogni attimo l’amara miseria,vedo
le mie,che non generano scatti di carità
ai tuoi piedi,che sono presenti dovunque
per asciugare il pianto della sofferenza
stimo i miei,già stanchi prima di andare
al Tuo cuore,che scrive dona solo pagine
di paternità,preferisco il mio,che offre
spesso soltanto per congedare chi chiede
Siamo veramente diversi,anche se tra noi
c’è un filo rosso,bagnato dal Tuo sangue
che non potrei mai spezzare e,infatti io
così come sono,mai potrò spezzarlo,certo
che Tu mi ricolmerai l’abisso di peccato