Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Il pentito: falso o sincero?

Ciò  che mi fa paura non è la cattiveria di certi uomini, presenti un po’ ovunque sul nostro cammino, quanto l’ indifferenza per ciò che di cattivo essi fanno.

Spesso ho l’ impressione che le azioni, i comportamenti siano qualcosa di distaccato, anzi, come se non fossero affatto ad essi imputabili.

Ogni emozione risulta straniera al cuore, ogni attenzione non rientra nella loro mente.

Non provano né  pentimento né  sussulti di pensosità: tutto scorre senza sentire alcuna ebbrezza né  di caldo né  di freddo.

Così, vedere oggi gli occhi di un pentito, che, con disinvoltura disarmante, numera gli omicidi commessi, senza un alito di dispiacere per il sangue versato, ma solo per l’ ottenimento di benefici sociali e patrimoniali, provo un profondo disgusto e, con sofferenza, mi domando se, in certi individui, la bestialità abbia preso del tutto il sopravvento sull’ umanità.

Personalmente non ho mai creduto al solo pentimento di mente: potente è  la ragnatela degli interessi di un pentito, per pensare che la sua mente, a mo’ di fisarmonica, si apra e si chiuda, senza emettere suoni non finalizzati al proprio concerto.

Viceversa, un pentimento di vero cuore, che soffre per quanto di drammatico ordito, certamente coinvolge la mente a dire la verità, indipendentemente dai propri particolari tornaconti.

E per me questo è  il vero pentimento, che potrebbe creare la nuova carta di identità umana.

Il comandamento dell’amore.

Il comandamento dell’ amore è  il più facile a ricordare, il più difficile a metterlo in pratica.

E’ il più predicato, ma anche il più bistrattato.

E’ come una perla preziosa, che si acquista persino nel semplice ascolto, ma subito si nasconde nello scrigno per paura di indossarla.

Pertanto, se le parole sono veicoli di amore, che suscitano emozioni e a volte anche qualche lacrima, nell’ impatto con la realtà, dove necessita la concretezza del vero amare, si finge di non vedere o addirittura si evita ogni incontro.

Molti purtroppo hanno imparato ad amare con le tasche e  il cuore degli altri.

E credono che, così facendo, osservano il comandamento dell’ amore.

Invece, dimenticano che il  metro di valutazione sta solo nell’ accettare e donare se stesso all’ altro, senza nulla pretendere e senza alcuna preferenza.

Amore vero

nerTu non mi chiedi solo di amare

ma vuoi che dia anche un volto

un nome a colui che devo amare

Tu non ami l’amore che sceglie

o che corrisponde a quello che

ricevo,ma l’amore che accoglie

ogni prossimo senza differenze

e,soprattutto,quello in cui Tu

hai voluto vedere il tuo volto

i minimi che il mondo trascura

Andare oltre

 

Non  credere  che  il  senso  della  vita

lo  ritrovi   lontano  da  quello  di  Dio

Se vuoi sprecare le  Sue  benedizioni

che ti aiutano a comprendere quanto

sia  giusta  la  strada  in  Lui, tu  devi

solo cambiare  direzione: ti  troverai

incerto,immerso nelle cose,incapace

di  stimare  la  verità  di  ciò  che  sei

Sì, che senso  darai  all’esistenza, se

la sospendi solo a questo mondo,ove

tutto muore nel provvisorio e nulla

si eleva a desiderio  dell’ Oltre? Tu

proprio quando vai oltre,puoi udire

e vivere la tua identità non finita

in te,ma nel cuore di Dio, dove vedi

il senso della vita  aperta alla  Sua

 

 

 

 

Bollettino di guerra

E’ un vero e proprio bollettino di guerra quello che ogni giorno viene annunciato dai mezzi di comunicazione.

Sembra di vivere in un far west, dove la morte è  solo uno spettacolo di prepotenza, la cui visione si riduce a un momento di morbosa curiosità.
Si ha l’ impressione che il senso dell’ umano sia stato assorbito da una giungla di menti delinquenziali, che uccidono senza pietà, trafitti dal miraggio o del denaro o da folli passioni non corrisposte.
E come ieri, così anche adesso, ciò che spaventa e disorienta è  la totale disistima della propria ed altrui vita, sulla quale pende costante la spada di Damocle.
Purtroppo, non si può sottacere che quando un uomo perde il senso di Dio, non è  più una vera persona, con cui si puo interagire, ma una cosa provvisoria, la cui presenza è  limitata alla validità del suo servizio.

La stessa gioia

gioiaNei tuoi contemplo i suoi occhi, sempre penetranti e parlanti
con voci d’amore, che mi raccontavano la bellezza del passato.
Ascoltavo come un bambino curioso, pensavo a quanto mi diceva
e vedevo in esso i respiri di una verità con i tratti della favola.
Ed ero felice, perché mi sembrava di rivivere istante dopo istante
la sua gioia, che adesso, ormai vecchio, leggo anche sul tuo volto.

 

La solitudine

La solitudine

 

A  differenza  di  tanti    amici

sempre  appesi al chiasso, io

amo il  silenzio, ove l’ anima

mi parla, mi rivela  chi  sono

Amo la solitudine, che non è

assenza di compagni, ma oasi

dove parlo  con la  mia anima

e   vibro  oltre  i  miei  limiti

Solo, in silenzio, mi conosco

e ogni frammento della vita

ha un sapore diverso, aperto

dalla  Luce  che  brilla  lassù

Nella solitudine vedo e odo

parlo e scopro, apro e segno

ciò che vedo e odo;e scopro

di dialogare con gli angeli

E soprattutto con Colui che

con la Sua luce mi illumina

e schiude il mistero di ciò

che sono alla bellezza vera

 

 

Politici: galli parlanti

Siamo appesantiti da una politica che ha in sé una forza proteiformica veramente diabolica.

Mentre le problematiche esistenziali e di indilazionabile urgenza premono  nella visione  di una prostrazione economica e lavorativa mai registrata nella prima Repubblica – checchè possono dire i galli parlanti di oggi – i nuovi messia del cambiamento sciorinano sempre nuove idee, che hanno soltanto la forza di rallentare o addirittura di impallinare le precedenti, che muoiono prima di realizzarsi.

Così, mentre la forza lavorativa si aggroviglia nella tristezza della nullafacenza, assistendo ad una disoccupazione coatta, che genera sofferenza e lutto in tante famiglie, che trovano riparo nelle strutture caritative, questi  potentati politici percorrono sempre  strade cangianti senza sentire il bisogno di  sistemare e definire positivamente prima  le vie della vergogna, che sono quelle della povertà, della casa, dell’attesa e della realtà lavorativa, e, soprattutto, di disciplinare ” il socio occulto ” che è lo Stato, che non si stanca mai, attraverso le sue arpie istituzionali, di imporre continui balzelli fiscali.

Purtroppo non si può negare che molti politici ruspanti  hanno solo la grande capacità di perdersi in una fiera verbale, che si scioglie facilmente nell’impatto con la realtà, ma non hanno alcun senso di concretezza nella soluzione dei tanti problemi che imprigionano il contesto sociale. Anzi, alcuni danno l’impressione che, in questa fiera di parole, mirano solo a svilire quanto di buono precedentemente pensato e progettato, e, nello stesso tempo, a banalizzare lo stesso nuovo che essi proclamano.

Forse non è una banalizzazione quanto prospettato da Renzi  di affrontare subito il problema delle unioni civili, quando anche queste coppie, che  certamente  meritano  tutta l’attenzione per  soluzioni concrete, si dimenano anch’esse nel fallimento occupazionale? Non è forse vero che questa problematica così delicata, che coinvolge tutti in un approccio relazionale nuovo di rispetto e di accoglienza, debba essere considerata con serietà creativa e non come fumus nascente da uno spirito politico elettorale?

Finchè la malattia della confusione non abbandoni la mente e il cuore dei nostri politici; finchè questi non smettano di sognare solo per sé e per il giardino del loro partito, la nostra società non sarà mai una aiuola di fecondità, ma solo un misero deserto, costantemente prosciugato dai masanielli di turno.

Paura

 

A volte mi chiedo se era meglio quando  vivevo

senza pensare oppure oggi che penso vivendo e

mi domando quei perché da cui vibrano misteri

Allora ero  cieco, ma  non infelice; oggi  ho  luce

ma  non  vedo ciò che mi fa felice: sono  avvolto

da  una  coltre  profonda che  intenebra il cuore

Ero sordo, ma percepivo tanti suoni; oggi sento

le parole che m’agitano, ma  non  ascolto verità

che gridano: mi trovo in un  manto di  crisalide

Ero muto,ma mi facevo capire tanto,oggi parlo

ma non riesco ad  entrare  in chi  ascolta: tutto

sembra delinearsi in  un circuito di  sordomuti

Ieri cieco sordo muto,oggi che sono uomo vero

che vede ascolta e parla, ho paura di  non  dare

o Signore,risposte vere adeguate al Tuo amore

 

 

 

Voi siete il sale della terra… la luce del mondo

sale“Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo”.

Due immagini che configurano, con il loro simbolismo, la natura del cristiano, il quale deve essere in mezzo agli uomini quello che il sale è nel cibo e la luce è nel mondo.

Come il sale agisce negli alimenti in maniera discreta, sciogliendosi e perdendosi in un gustoso sapore, così ogni cristiano, in umiltà e senza chiasso, deve saper dare un sapore nuovo alle cose. Deve far rinascere il gusto ed il desiderio di ciò che è semplice al cospetto di un mondo,che si esaurisce solo nella ricerca di mode sempre più strane.

Un cristiano che semina gioia, che si pone quale testimone di onestà o portatore di solidarietà, e lo fa senza  parole sofisticate oppure ostentazioni vuote, egli esprime in maniera feconda il suo compito di essere sale della terra. Viceversa, un cristiano che non diventa una vera profezia con le parole e con le opere, rischia di essere insignificante, del tutto inutile.

E l’insignificanza è il pericolo che incombe su molti di noi, spesso sedotti solo dal profetismo delle parole, nel disincanto della vita, la quale, più che testimoniare Cristo, preferisce mettersi in mostra, accaparrarsi le prime pagine, dimenticando che Gesù non si è mostrato al mondo in modo spettacolare, ma in tono umile e dimesso.

Questa immagine del sale è completata da Gesù con quella della luce: ”Voi siete la luce del mondo”. Come Cristo, luce che rischiara il cammino dell’umanità verso Dio, così noi cristiani, suoi seguaci, siamo chiamati a manifestare, con la luce della nostra fede, Dio agli occhi del mondo. E tale annunzio non lo dobbiamo far passare solo attraverso le parole, ma attraverso la testimonianza delle opere:” Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchè vedano le vostre opere e rendano gloria al Padre che è nei cieli”.

E le opere sono quelle che derivano dallo spirito delle Beatitudini; cioè, le opere della povertà, della mitezza, della misericordia,della carità …… le quali rendono visibile nella nostra vita la forza trasformante del Vangelo. Solo davanti a queste opere il mondo saprà vedere la mano di Dio, e leggerà sul volto di chi le compie i tratti del volto di Cristo.