Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Chi è il cristiano vero?

Il vero cristiano non è colui che accoglie la parola di Dio e la conserva nello scrigno del cuore come una perla da ostentare solo in alcune circostanze.
Egli è soprattutto uno che,dopo averla ascoltata e fatta sua,avverte il bisogno di viverla e di seminarla sempre ed ovunque,sicuro che il raccolto non mancherà mai.
Certo,nel cammino della vita non tutte le semine sono efficaci.
Alcune si perdono per rifiuto,altre per indifferenza,altre ancora per orgolio.
Ma il vento di Dio è come una brezza leggera,che vibra e tocca all’improvviso le corde del cuore,aprendolo alla bellezza dell’imprevedibile.
Pertanto,mille parole,anche le più dolci,possono passare inosservate;invece,una, tra le più povere ed insignificanti,si fa sconvolgente fino a penetrare la profonditá dell’anima e piegarla alle meraviglie di Dio.
E qui si trova il vero cristiano, che compendia in sè la forza della testimonianza,parabola di fiducia e di speranza,e, nel contempo,traccia la via della sequela.

Il volto del mistero

Sulla tela dove dipingo idealmente i sogni

non scrivo mai il mio nome,ben sapendo che

nulla resta se non l’ebbrezza dell’istante

Non mi sento autore di ciò che nasce muore

senza orme di storia né mi appaga il suono

per quanto singolare che un eco mi traduce

Preferisco le immagini che l’immenso offre

ai miei occhi,che le carezzano con cornici

oltre le quali guardo il Volto del mistero

E qui cerco come ladro di scrivere il nome

con caratteri fragili su copertina azzurra

ben sapendo che in quel Volto potrò vivere

 

La tratta degli esseri umani

bambini-schiavi2E’ una dolorosa piaga, che divora in profondità  l’umanità, il commercio di  esseri umani comprati e venduti , nell’indifferenza di tanti, persino cristiani, abituati ormai a guardare e a passare oltre, senza alcuno sguardo di misericordia e di ribellione. Ciò  che sembrava crudele retaggio del passato, in questi ultimi tempi  è  riemerso  come una realtà addirittura in costante aumento, coinvolgente bambini , uomini e donne  in giovane età. E’ la tratta degli esseri umani, che vengono presi come fagotti per tutti gli usi, dall’ espianto di organi alla prostituzione, nonché allo sfruttamento del lavoro. Una vera vergogna per l’ attuale società, scivolata nei perversi meccanismi del dio denaro, per la cui conquista tutto, cose e persone, viene strumentalizzato. Ma il disumano non sta solo in chi si rende protagonista di tale scempio, ma anche in chi finge di non vedere o di non sentire il grido di dolore di coloro che sono stati inghiottiti nella trappola della cultura dello scarto. Oggi più di ieri, urge una presa di coscienza di questo crimine attraverso la promozione e la diffusione della cultura del rispetto dei diritti umani. Pertanto, tutti e, soprattutto, i cristiani hanno il dovere di dare voce a chi è  stato reso muto, il diritto di essere una persona a chi è   stato ridotto a trastullo di perversione, una patria a chi n’ è  stato privato dalla follia sanguinaria del potere. Un giorno Qualcuno ci chiederà:” Dov’è  il tuo fratello schiavo? Dov’è  quello che stai uccidendo ogni giorno nella piccola fabbrica clandestina, nella rete della prostituzione, nei bambini che utilizzi per l’ accattonaggio…?(Es.Ap.Evangelii gaudium). La domanda è  per tutti e nessuno può far finta di niente.

La nostalgia di Dio

Non ho mai conosciuto un uomo che non abbia sentito cocente, almeno una volta nella vita, il desiderio di Dio.

Un po’ tutti, per quanto attratti dai caroselli della moda, che segnano spesso vie e pensieri lontani da Lui, ne avvertono profonda la nostalgia, soprattutto quando la Sua presenza si rivela leggibile nello scarto dell’ umanità.

Proprio qui ognuno scopre come Dio si lascia trovare, trasformando la miseria dell’ ultimo come in uno specchio, dove ogni cercatore, senza pregiudizi, può  guardare il  suo vero Volto.

Il tormento della fede

deleAlle domande di chi vive il tormento della fede, tu continui a rispondere con i principi.
Non sei capace di aprire la porta della prigione, dove il tempo non conta e la solitudine
veste di dolore lo scorrere dei giorni.
Al desiderio di perdono da parte di molti, giri le spalle e spendi solo a parole la misericordia di Dio,
eludendo i fremiti di chi non riesce a gustarla.
È triste vedere tante teste mitrate, che di fronte ad un’umanitá ferita, passano oltre,
chiuse nel mantello di dogmi in chiaroscuro, che tradiscono la verità dell’Amore.

Da dove nasce la tristezza?

La tristezza non nasce da ciò che non hai né dalla paura di perdere ciò che hai.

Nasce quasi sempre dal vuoto interiore ,dall’ assenza di chi ti vuole bene, dalla presenza di chi non ti ama.

Non è la ricchezza delle cose a rendere la cornice della vita un quadro di bellezza, dove ogni lettura è sinonimo di gioia.

Del resto, a che serve avere la sensazione di possedere tante cose, e, nello stesso tempo, sentire la certezza di essere nessuno, un trascurato abbandonato da ogni onda di affetto?

A che serve il plauso di tante voci, quando é in silenzio proprio colui che ha usufruito del tuo impegno?

Eppure, al di là delle cose e delle persone, che a torto o a ragione, non mancano mai, basterebbe poco, anche un sorriso, una mano tesa, due occhi sinceri, a cambiare il volto della sconfitta nell’ immagine di una vera felicità.

Registro

 

 

Sul nastro della mia vita registro

tutto, le verità e persino le bugie

portando in tasca la chiave che io

devo consegnare al padrone di casa

 

Francia : la follia omicida dell’Isis

La follia omicida dell’Isis, rivendicata come un atto di sottomissione a Dio, è solo propaganda di povere menti, tarlate da un profondo fanatismo.
I suoi angeli sterminatori,vestiti di nero, che si fanno strumento di morte, non hanno niente di umano; anzi, le bestie hanno maggiori respiri di cuore.
Vederli uccidere e farsi uccidere per la gloria del martirio, rivela un livello di disumanizzazione, del tutto disincantato da ogni presenza in essi del divino.
Ed è proprio questa frantumazione dell’umano e del divino,che incute paura ed apre scenari di insicurezza per chiunque vive e pensa diversamente da loro.
Quanto accaduto in Francia é il delirio di una religiositá assurda, che veste Allah come un dio sanguinario, che si diverte e dispensa regali a chi uccide per lui.
Il che purtroppo getta discredito sull’islamismo,quello vero, che non ha niente a che vedere con questi novelli portatori di morte e di terrore. E dispiace.

La bellezza mal vissuta

È  veramente malinconica la visione della tua vita, appesa  solo ad un circuito di pericolosa apparenza, come se il suo scorrere fosse stato l’ unica ebbrezza di bellezza.

Constato  facilmente in  te una dolorosa indisponibilità a tutto ciò che è segno di vecchiaia. Una sofferenza sottile, senza lacrime, per il bello sfiorito nel tempo, la cui usura dipinge una immagine in penombra.

Finchè mantieni ancora aperta , con il gioco del trucco, la  scena della giovinezza ormai nel risucchio del ricordo  e non ti avvedi che stai diventando persino ridicola  nelle parole e nelle movenze, perché sempre  vogliosa di  essere e vestire come una  ventenne, il tuo volto, intarsio di rughe, ti crea un tormento, che mal si concilia con il peso dell’ età.

Invece, sarebbe  stato diverso ora il tuo andamento, se avessi vissuto l’ ieri  non al guinzaglio solo  di  ciò che desideravi sembrare, ma di ciò che dovevi essere: donna bella dentro e fuori, senza mai estraniarti dalle novità, che  l’età  portava con sè e ti segnava silenziosamente nel corpo.

Purtroppo, chi pensa di costruire  il futuro, cercando di accarezzare e di far sentire solo il respiro della bellezza, senza darle mai un’ anima, rischia  con la vecchia di scivolare nella fuliggine della tristezza e di non accettarsi  così  come il tempo l’ ha riplasmata.

Manovali del Regno di Dio

L’ obbedienza per finzione, la pietà per ostentazione, la carità senza cuore, la scelta degli amici potenti, battistrada ed apripista, per il proprio futuro, sono gli ingredienti per costruire la propria carriera.

Un orizzonte poco umano e, soprattutto, senza anima, dove tutto è  finalizzato e nulla avviene per caso.

In tale intreccio è  difficile gustare la libertà, sacrificata senza rimpianti sull’ altare del potere: auctoritatis sacra fames!

Una voglia che inaridisce lo spirito, crea distanze con la base, cerca sempre il plauso, rincorre l’ eterno fascino di se stesso.

La semplicità è  straniera agli occhi e si constata facilmente sul volto, accogliente con chi può servire, distaccato da chi è  inutile per i propri progetti, anche se la recita nei rapporti è  sempre accarezzata dalla dolcezza artefatta di belle parole.

Tutto costoro hanno imparato, perché tutto dall’ apripista è  stato loro insegnato.

Anzi, in alcuni casi, ad essi furono confezionati, per il raggiungimento della meta, persino qualche licenza, qualche incarico impasticciato, qualche conferenza senza pubblico: un mosaico necessario per l’ approdo ad una sedia di prestigio, che Lui, il signore, trasformerà, un giorno, in uno scanno da ultimo posto.

E sono proprio questi nuovi scanni da ultimo posto, che Papa Francesco insegna e dona a chi desidera indossare un abito diverso dai veri manovali del Regno di Dio.