Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

Finto rinnovamento

Molti applaudono tra gli osanna il rinnovamento

solo perché sulle poltrone guazzano volti nuovi

ma non s’avvedono che non serve mutare l’ordine

degli addendi,se la somma dei poteri è identica

e sempre nelle mani degli stessi,che gestiscono

tutto,spesso pure le persone,tirate come pedine

sulla scacchiera di un mondo di fatui interessi

 

 

Le delusioni peggiori

Le delusioni,  generate dai desideri non realizzati,  riflettono lo scorrere della vita, che, nel suo cammino, subisce tutto e il contrario di tutto.

Non così quelle procurate dalla gelosia di chi, fingendosi amico affettuoso, come tarlo silenzioso, indebolisce ogni supporto di equilibrio, fino a consumarlo.

E sono le peggiori, perché, essendo inattese, arrivano all’improvviso come dardi avvelenati, che penetrano in profondità, squarciando ogni certezza.

Non solo, ma creano anche spazi di diffidenza, che pian piano si trasformano in un guscio di isolamento dall’altro, visto come qualcuno o qualcosa da scansare.

E’ veramente triste sopportare una delusione, ordita da chi, dopo tanta condivisione di intenti e di progetti, di gioia e di dolore, decide di percorrere vie alternative, con il proposito di oscurare all’amico ogni orizzonte di luce!

A Benedetto XVI

Non è una statua di marmo logorato
dall’intemperie né un dirimpettaio
cieco alla vicenda della chiesa,ma
un pastore che prega soffrendo,ama
perdonando,dialoga tremando,guarda
nauseato il letame,che pur resiste
ai moniti lanciati e non ascoltati
Un mondo che si fa sempre più duro
davanti a un Dio che sembra debole
non è agevole gestire il vincastro
del potere,ormai pesante per l’età
in una chiesa,dove s’argomenta più
per comandare che per servire bene
Non sconfitto,ma innamorato di Dio
depone se stesso nelle Sue braccia
lasciandosi cullare dal vero amore
che altri non gli seppero mai dare
Come e perché si è dimesso segnano
un mistero impenetrabile,ove tutto
realtà ipotesi fantasia si prostra
a pensieri pesanti,che avviliscono
la fede e aprono la porta ai dubbi

Peppe Grillo: un buffone incontinente

La comunione, che Grillo ha voluto distribuire del suo corpo, ad alcuni dei fedelissimi, presenti in teatro,  sotto le specie di grilli essiccati, è la punta più alta della idolatria di se stesso, certamente segno della fine.

La giustizia sbrigativa

L’ angoscia della giustizia di oggi è il protagonismo di chi la gestisce e la sofferenza di chi la subisce.

Ciò che fa veramente male e sbriciola ogni sentimento di stima non è la giustizia inflitta nell’ assoluto rispetto delle norme, ma quelle condanne facili, sbrigative, che nascono spesso dalla voglia di accontentare gli umori della gente.

Oppure di quelle scritte a tavolino, conseguenza di teoremi o intarsi di accuse e di orribili calunnie.

Senza toccare, poi, quelle condanne a catena, derivanti dal pentitismo, sulla cui serietá morale, un giorno, la storia è chiamata a giudicare.

A volte, si ha l’impressione che ci sia troppa leggerezza nell’ attribuire un reato ad una persona, la quale, una volta accusata, viene sbattuta subito in prima pagina.

Invece, se scagionata, finisce in ultima, come se nulla fosse successo e senza nemmeno le scuse – il minimo – da parte di chi ha sbagliato.

Anzi, il tutto nell’indifferenza di chi, illudendosi di essere il depositario di ogni verità, non riconosce ad alcuno neppure il carisma delle buone intenzioni.

Leggendo Ernesto Buonaiuti,sacerdote deluso

Un dubbio mi possiede:perché la Chiesa

invece di persuadere con il linguaggio

della carità,usa a volte quello severo

menando alle ortiche il ruolo di madre?

Perché non vive l’amore perdonante che

rompe ogni corteccia di errore ed apre

il cuore alla novità,invece di gridare

condanne o protocolli di emarginazione?

E’ possibile che non avverte il dolore

di tanti sacerdoti,oggi non più tali e

un tempo figli amati,che si scorticano

le mani per vivere nel duro quotidiano?

Una madre,per quanto contrariata,cerca

sempre il respiro del suo amore,invece

la mia Chiesa,mia madre,resiste,statua

rigida,all’assenza di chi ancora l’ama

E mentre allarga l’arcobaleno di amore

verso tutti,mostrando la sua maternità

getta alle spalle la sofferenza di chi

errando perse in essa la primogenitura

 

Il mercato delle illusioni

Il mondo di oggi crea e distrugge tante speranze.

Le getta  come  ami  in mare  aperto.

Molti vi abboccano, aggrappandosi a fili  illusori, che  subito vengono inghiottiti dalle onde.

Gli intrecci orditi, necessari per contenere il grido della disperazione, sono altrettanti e si intervallano con la scomparsa dei sogni.

Così, alle speranze che fanno sognare, una volta scomparse, ne seguono altre, condite da  ingredienti diversi, che offrono sogni di sapore nuovo.

È  un girotondo continuo di speranze e di sogni, che, pur rendendo sveglia l’esistenza, la postrano sotto una coltre di rassegnazione.

E questo è il mondo di oggi, che apre le ali solo a pochi eletti e le mantiene chiuse alla maggioranza, costretta a stare appesa al mercato delle illusioni.

La luce dell’Amore

Solo quando la luce dell’Amore

illumina la vita, puoi rivelare

il fascino vero di ciò che sei

e chiunque ti vede, contemplerà

il tuo splendore, che s’imprime

senza paura di essere oscurato

Il tempo perso

agitataNon ti chiedo troppo.
Vorrei solo uno sguardo un pensiero una parola
che mi facesse dopo anni di amicizia conoscere
almeno qualcosa di ciò che veramente sei stato.
Fatico a saperti maschera di occasione, perché
assai ti ho amato, per sentirmi ora tormentato
da una verità diversa da quella che ho creduto.
Leggerti non più come prima, ma in chiaroscuro
con la faccia trafitta dal sorriso della bugia
è la pagina che gli occhi stentano a penetrare.
E mi dispiace, perchè nel castello sbriciolato,
dove cocci raccontano vane storie di apparenza,
vedo anche la mia, in cui conto il tempo perso.

Specchiarsi

C’è dentro di me come uno specchio

dove mi osservo e deposito la vita

Non importa che tanto sia il tempo

passato e poco ho ancora da vivere

Ciò che conta è vedermi tranquillo

pur nell’intreccio delle rughe,che

mi raccontano,ascoltare il fascino

del cuore che mai stenta a vibrare

nell’incanto del tramonto del sole

Ciò che vale non è farmi avvolgere

o dal tempo che corre o pazientare

ormai sfinito in attesa dell’addio

ma svegliarmi sempre con la voglia

di andare in giro per dare ciò che

manca al calendario della mia vita