Nasce l’amore

Solo chi si ama,desidera conoscersi bene si cerca ovunque,anche nelle cose deboli Non vola in alto per vedersi tra le nubi ma preferisce stare con chi gli è vicino Soltanto nell’altro eleva la sua umanità e vive il silenzio di […]

Amami come sono

Amami come sono e non per ciò che sembro non cercare in me ciò che è in te:sbagli Ognuno ha in sè qualcosa di irripetibile tu,se vuoi,puoi imitarlo,ma mai copiarlo Forse ti impressioni per la mia maturità non desistere,sarai certo […]

Il miracolo delle lacrime

Chi non ha mai pianto non è un vero uomo e tanto meno ha una fede viva. Tra i tanti miracoli dell’umanita quello delle lacrime è  il più bello, perché schiude il cuore alla gioia e al dolore, al sorriso dell’accoglienza e […]

Chi bussa alla porta?

Non affogare la vita nello scrigno d’oro ogni cosa vive nel segno del provvisorio Nessuno si appaga in quello che possiede nè depone le ali,usate sempre per volare Chi ha,più vuole e si preoccupa di avere è come una trottola,mai […]

Più tempo per me

Ho consumato troppo tempo,senza avere nemmeno un istante per poter misurare la cifra tra ciò che ero ed oggi sono Sempre immerso nell’immediato,tutto m’è sfuggito di mano persino l’ombra del silenzio,dove guardavo al mio futuro Ora conto attraverso le rughe […]

 

La voglia di andare oltre

oltreSiamo avvolti da una coltre di mistero, da cui ognuno si sente attratto e dove chiunque cerca di penetrare la bellezza di ciò che il visibile nasconde in sè.

La voglia di andare oltre, di volare al di là  della siepe, che segna il limite della visione, è  il fascino di ogni cuore, sempre pronto alle sorprese dell’imprevedibilità.

Con gli occhi che navigano in alto, dove silenzio ed armonia dipingono l’inesprimibile, germogliano anche fiori di domande, che ci smagnetizzano dal frattempo che viviamo e ci proiettano nell’ orizzonte  di ciò che non muore: Eternita’

 

A volte é bello sentirsi una lumaca

Un giorno una lumaca scopri l’ importanza della riflessione. Vedendo intorno a sè tanta agitazione, per paura di essere calpestata, lei cosi piccola, lenta ed insignificante, si fermò e pensò bene di cambiare strada.
L’ inversione le evitò una brutta fine e, nello stesso tempo, le diede la possibilità di raggiungere il posto desiderato.
Intanto, gli altri continuarono a correre di qua e di lá, senza meta ed ignari di ciò che facevano.
Sembravano automi assorbiti solo dal ritmo del tempo ed indisponibili ad ogni pausa di riflessione.
Avevano solo tanta voglia di fare, di possedere, di spingersi reciprocamente, di creare e distruggere.
Stressati dalle fisime e dalle solite paure del terribile quotidiano, non avevano occhi di quiete nè di pace, ma solo di conflitti, aperti ad ogni forma di belligeranza.
In ognuno mancava la bellezza di una sosta e, quindi, della riflessione, per fermarsi, guardarsi dentro e scoprire la propria identità.
Cosi, a differenza della lumaca, che, con una breve sosta, seppe orientare la sua bussola, evitando di soffocare in una ragnatela inestricabile, essi vi precipitarono, perchè, avendo perduto il gusto di fermarsi e di riflettere, non trovarono in sè quelle spinte interiori, che avrebbero potuto schiudere feconde possibilità di conquista.
È  preferibile, a volte, sentirsi una piccola lumaca, che sa cercare una nuova via di sopravvivenza, piuttosto che lasciarsi sopraffare dall’ agitazione inconsulta, che genera disperazione!

Non viviamo più secondo Dio

Tutto è noia,perché non viviamo più secondo Dio

attenti a cogliere le orme delle sue meraviglie

che ci schiudono arcobaleni nuovi di entusiasmo

ma come l’uomo decide,con il ventaglio colorato

delle sue idee,che accendono e spengono l’anima

prostrandola ai continui capricci di ciò che ha

Non possedendo più le ali per sfiorare il cielo

ci sperperiamo in stanchi cammini quasi deserti

ove la speranza dell’oasi è un grido di chimera

e finchè le labbra sono cucite alla terra arida

incapaci di sciogliersi in canti di lodi,saremo

cani bastonati dalla tempesta dei nuovi padroni

Così tutto è veramente noia al guinzaglio umano

che può mutarsi in una diga amara,che sconvolge

persino la mente,essendo nulla l’uomo senza Dio

invece solo con Lui è tutto,è l’ultima barriera

che lo fa capace d’aprire le antiche cattedrali

dove si può ancora respirare il pensiero eterno

 

Giorni migliori o uomini migliori?

bustarellaIn questo momento di fragilità economica un po’ tutti sono in attesa di giorni migliori per un ritorno, in tutto o in parte, al  vecchio benessere.

E molti vivono nella speranza che le tempeste presenti possano trasformarsi in albe  di nuove fecondità.

Però non si rendono conto che, oggi,  ciò che vale veramente  non è solo il bisogno di giorni migliori, ma soprattutto di uomini, che sappiano migliorare i giorni per un futuro che non gioca più a favore di sé o della propria lobbj, ma per il bene comune.

Il che esige un vero lavacro nel cuore e nella mente da parte  di coloro che sono a capo delle Istituzioni pubbliche, le quali non meritano di essere gestite con la logica del proprio “particolare”, di quei tornaconti personali, che uccidono ogni seria progettualita  e generano la voglia insaziabile di continue ” bustarelle “, che sono diventate la risposta  allo stereotipo: ” lo fanno tutti”.

Finché l’agire umano si intenebra di tali nefandezze in disprezzo ad ogni etica morale e sociale, mai si eleverà a quella trasparenza di verità e di responsabilità, che fortifica  le interpersonalità su fondamenti di giustizia e di solidarietà.

La festa dell’amore

Nella vita nessuno ha tante occasioni di festa, quante ne ha un cristiano, il quale, ogni volta che dà in nome e per conto di Cristo,  celebra con Lui una festa gioiosa.

Molti credono che la felicità sta solo nel ricevere.

Invece non è così: si trova essenzialmente nel dare.

E non nel dare qualcosa, che è sempre un accessorio, ma nel donare se stesso.

Donarsi senza corrispettivo, spinto soltanto dalla volontà di identificarsi nell’altro come Cristo ha voluto fare con ogni uomo, é veramente una grande festa tra colui che dona, colui a cui si dona e Gesù, il vincolo d’amore, che genera e qualifica la bellezza dello stesso dono.

Dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei

 

Ognuno finisce per rassomigliare alle persone che frequenta, sia nei pensieri che nei comportamenti.

Si verifica quasi una specie di osmosi, che, al di lá  di qualsiasi condizionamento esteriore, diventa naturale comunione di intenti.

E più cresce la reciproca presenza e la voglia di intendersi, tanto più ci si identifica nell’altro, come in uno specchio, dove si vede la propria immagine.

Quanti, pur avendo un’etá avanzata, hanno ancora la freschezza dei giovani, con i quali dialogano, ascoltano e condividono tanti progetti?

Un cuore illuminato, libero dai sottintesi ed aperto alla bellezza dell’umanità, non può non cercare e vivere il fascino di chi frequenta.

Nulla conta l’età anagrafica, quando la mente e il cuore vogliono camminare sugli arcobaleni del cielo, dove ogni stella è un palpito d’amore da ricevere e donare.

Resistere

Non posso smarrirmi,

devo resistere

saldo

alle moine del tempo;

per quanto stanchi,

gli occhi ancora vedono 

vicino e lontano

luci che brillano speranze;

ancora trovano strade nuove,

anche nel deserto,

ove il fascino del silenzio

è cammino di certezza;

non posso smarrirmi,

ovunque

trovo ancora intatte

orme di Verità che mi amano;

non posso smarrirmi,

devo resistere

saldo

ad ogni notte oscura;

non devo spegnere nel cuore

i soffi di tenerezza che Tu

Padre di misericordia

continuamente mi doni.

La semplicità

La semplicità vera è nobile. Ha in sè la forza della sua dignità ed è facilmente visibile sul volto di chi la possiede.I gesti e le parole di chi è semplice non sono mai artefatti; non sono effluvi di mente,ma di cuore e non passano mai inosservati.Anzi sprigionano una forte carica di interioritá, che certamente penetra in chi vede ed ascolta.Il semplice non ama ostentarsi,non dice nulla di superfluo nè sfoggia movenze inconsulte.Tutto misura con dolcezza e tutto dona senza ritorni.Per lui esiste solo la bellezza della verità,che  avvolge ogni suo rapporto e disarma   sempre l’ interlocutore .  Non usa finzioni di comportamenti nè parole cadenzate: è solo e sempre una pagina bianca,dove scrive e legge con immediatezza e senza  alcunché di imparaticcio.Egli è nobile dentro e veste di nobiltà ció che dice  e fa.

La verità

Non è l’oroscopo che segna

di timori il nostro futuro

ma i pensieri deboli lenti

onde sempre vacillanti che

gettano a riva,lasciandoci

con noi stessi.Non importa

se qualcuno nello specchio

ancora sa truccare le pene

le gioie oppure sa leggere

nelle sue carte il destino

La verità appartiene a chi

la dona,non a chi la vende

e questa  è la verità vera

 

 

La vera cecità

E’ più facile scalfire un pezzo di ferro che un uomo sicuro delle sue certezze,  costruite a propria immagine e somiglianza.

In lui non ci sono altre verità  se non le sue e guarda tutto, cose e persone, solo attraverso il filtro della rispondenza a ciò che crede.

In tale sintonia si illude di vedere benissimo,  mostrandosi cieco persino verso l’ evidenza di ciò che lo circonda.

Egli vede esclusivamente ciò che vuole. E questa è  la peggiore forma di cecità, che lo avvolge in una ruvida ragnatela di pregiudizi.

I quali, una volta entrati nella mente e nel cuore, infettano la vita e le impediscono ogni respiro di verità.