Mai girerò le spalle al pianto della sofferenza
passerò sempre la frontiera e andrò la dove c’è
sempre qualcuno che aspetta una stretta di mano
uno sguardo un sorriso un segno di vera umanità
andrò là dove posso farmi contagiare dall’amore
nella visione di un mondo che brucia di miseria
stravolto da ogni forma di stupido appannamento
che vede più la dignità dell’animale che l’uomo
andrò mi fermerò indosserò il grembiule leggero
servirò,modulando l’arpa della bontà che mostra
come un uomo si riconcilia con l’altro,cercando
nella favela dell’abbandono il dolore di Cristo