L’avarizia non paga. Anzi, svuota il cuore e la mente, centrando ogni sentimento ed interesse sulla roba. Niente e nessuno ha valore, ma tutto ha senso solo se produce ricchezza. Nel cuore dell’avaro non sgorgano lacrime di umanità, ma singhiozzi per le cose perdute. Nella sua mente non volano pensieri di cielo, ma di terra, dove ogni ebbrezza ha un nome: il denaro. Per lui la felicitá non sta nel sorriso da donare o da ricevere, non nella visione della semplicità di un bambino nè nella bellezza dell’anima, ma nell’accrescere ed allargare i recipienti di ciò che possiede, aldilá dei quali nulla sa vedere e toccare. Così, pur avendo molto, si sente povero, un sempre bisognoso, che non disdegna di prendere persino le briciole che altri gli offrono. Senza amici, sembra un cane bastonato, che preferisce ritornare nella sua gabbia, dove si sdraia, sicuro che nessuno gli tocchi, benché nella cacca, l’abbondanza del suo cibo. È veramente desolante spendere se stesso per la ricchezza, il cui destino molto spesso è addirittura senza un nome!
Scritto il Maggio 27th, 2016 da filoltre