Nessuno piange per la verità tradita, tutti si commuovono per le maschere trafitte.
È un mondo di false lacrime, prive di dolore, quasi nettare da scene,
senza un alito di vero pianto.
Aldilà della sofferenza, generata dalla malattia, che incide la poesia del corpo,
è difficile trovare chi sa piangere per l’infelicitá altrui.
Ormai ognuno, al di fuori di sè, preferisce calare la saracinesca,
per vedere dal suo oblò solo ciò che gli ritorna comodo.