Ciò che mi addolora

secCiò che mi addolora non è il peso dell’età

che ancora freme nell’incanto delle stelle

e sente il profumo della bellezza che vede

ma i tanti giorni marciti senza nulla dire

del mio esistere su cui calava come coltre

funerea il sipario della vera nullafacenza

Adesso sembrano povere memorie di cadaveri

che rendono triste il passato quasi musica

di doloroso addio a un tempo che non è più

giorni privi di fiori frutti,alberi secchi

ove tutto correva noiosamente senza attesa

neanche del domani,visto solo per mangiare

Quanto pagherei per rianimare almeno pochi

di quei giorni consumati senza nome,invece

di singhiozzare pensando al poco che resta!

IL poco che,nonostante tutto pur mi prende

e mi attrae,segnando nuovi cammini di luce

sui quali incontro il volto le mani di Dio

e gusto,pregando,la tenerezza di sua Madre

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