Categoria: Poesie

Mani d’amore

Ogni uomo per quanto possa sembrare cattivo
mi genera un respiro di misericordia sempre
sia che viva nel chiuso recinto del carcere
sia che trasudi d’arroganza nelle apparenze
sia che gridi parole dure come lame sottili
sia che ostenti in silenzio il suo malanimo
sempre m’esprime il gusto vero dell’umanità
ai cui piedi deposito qualsiasi pregiudizio
ed indosso il saio della carità che schiude
nel fogliame dell’indifferenza mani d’amore
sempre mi impone sottofondi di lettura,dove
vedo in lui un altro volto quello di Cristo

La solitudine

A differenza di tanti che temono la solitudine

io la cerco la trovo e la gusto con vera gioia

mi lascio cullare e sollevare dalle sue intime

ali,che aprono l’anima alla Bellezza del cielo

ove la figura della terra svanisce nell’estasi

dell’invisibile che la mente tende a penetrare

Qui tutto pare diverso:ogni pensiero di verità

o di menzogna muore nell’amore che non giudica

ogni lacrima si fa solo ricordo,quasi un sogno

che indugia nei sapori dell’eterno;ogni voglia

di essere il primo si frena e cambia direzione

mi sento un naufrago felice nel mistero di Dio

 

Sei la mia Eredità

Tu mi hai reso erede non di qualcosa che

un giorno scomparirà anche dalla memoria

né di talismani che m’accendono fantasie

di miracoli che la verità subito elimina

nè di un destino indistinto come un mito

che mi schiude al senso dell’impossibile

ma di Te stesso,che in ogni istante gemi

ti annienti per farmi una creatura nuova

Sei Tu l’eredità unica non fatta di cose

fragili o di un mucchio di parole smorte

ma d’amore che si scioglie in sofferenza

in lacrime,in sangue che la croce genera

Qui e solo da qui Tu m’attiri e illumini

il cammino seminato da intarsio di spine

che non coprono il respiro del tuo Cuore

né lo strazio del Volto tanto stracciato

anzi in essi come avvolto da un manto,io

mi riposseggo e porto in Te la mia croce

 

Un manovale

Non credo di essere un colletto bianco
inamidato ed ingabbiato tutto in abiti
di dignità artefatta ma poco profetici
né ostento di vezzeggiare l’arcobaleno
dei miei sguardi solo perché scivolano
su chi ha potere ma non una vera anima
Pur sapendo di avere un ruolo,mi sento
sempre un manovale nella chiesa di Dio
e vivo tormento e gioia ogni volta che
la calcina della mia caldarella,invece
di alimentare la sua costruzione,si fa
scarto,gettando alle ortiche il lavoro
che ha crocifisso le spalle e il cuore

Tracce del mio passato

Vado in giro da un luogo all’altro

come un bambino,attento a guardare

tutto,persino ciò che pare inutile

per cercare tracce del mio passato

All’improvviso mi fermo,non avendo

altro luogo dove andare:costruisco

allora con i ricordi le tante case

in cortili malandati,ove mi sembra

di vedere ancora cavalli e galline

nelle stalle,cani e gatti muoversi

senza sfiorarsi,o udire il ringhio

di qualche maiale che si preparava

ad essere sgozzato:adesso non vedo

più nulla,ogni cosa è diversa,pure

l’aria è cambiata nei suoi profumi

soprattutto è mutata l’umanità mia

che si sente trafiggere coi chiodi

dei ricordi di ciò che non tornerà

 

Icona di mio padre

Erano come pietre

le mani di mio padre,

specchio

di fatica e di dolore;

come la luna,

al tramonto del sole

erano i suoi occhi,

piccoli ma ancora vivaci;

come terra asciutta,

segnata da profondi solchi

era il suo volto,

ormai senza bellezza:

un quadro di antica arte,

ove l’usura del tempo

logora ma non distrugge

le linee della sua icona.

 

Bussare all’Amore

Finchè tu non dissolverai

il velo della polvere che

tiene appannati gli occhi

non vedrai né la bellezza

che freme in te né quella

che vive nel cuore altrui

Solo se avrai ali d’amore

e volerai oltre l’ egoismo

che tarpa ogni meraviglia

scoprirai ciò che è in te

e udrai la voce del Bello

che geme sempre in ognuno

 

All’albero unico del profitto

Non cerco troppo,ma solo un uscio aperto

per entrare,vedere se nell’uomo è ancora

rimasto un pizzico di luce,che lo faccia

discernere e misurare i passi che compie

prima di farsi avvolgere dalla ragnatela

del disprezzo per tutto ciò che non crea

denaro:è blasfemo ignorare le meraviglie

della vita e spendersi per i soli affari

che affossano spesso la verità l’umanità

in un mercato di fandonie senza rispetto

ed è triste impiccare la propria dignità

all’albero unico del profitto,malmenando

la bellezza dello spirito che dà libertà

 

La voce di mio padre

Mi sembra
di sentire la voce
di mio padre,
a volte
voce di amore,
a volte
voce di monito;
ancora m’appare
seduto
coi gomiti in riposo,
con gli occhi svegli
in attesa,
attento interprete
dei miei umori;
ero tutto per lui,
nulla mi diceva
ma troppo
mi faceva intuire;
oggi
che non c’è più
ricamo i pochi tempi,
quando i miei occhi
quasi di nascosto
si calavano su di lui
attoniti
nel vedere una vita
già storia,
dove oggi mi leggo.

Ali ferite

Se non provi amore verso l’ultimo che vedi

stracciato come un vero cristo abbandonato

nel corpo e nell’anima lungo i marciapiedi

dove ti guarda senza chiedere,si manifesta

senza ostentare la croce della sua miseria

come potrai impietosirti per la sofferenza

nascosta ma reale che alligna dovunque,che

aleggia con ali ferite ricche di messaggio

per chi come te stenta a vedere le lacrime

di dolore o le povertà che ancora brillano?