Categoria: Poesie

Anche se siamo diversi

Anche se  siamo  diversi, abbiamo la stessa origine
entrambi non siamo usciti dal malumore di Dio, ma
dall’amore della sua Paternità, che ci fa un solo
essere filiale, frantumato però dal frattempo che
viviamo, assordati dal ronzio di stupide fantasie

Qui non siamo più uguali, ognuno va per la strada
che guarda o cercando il talismano della fortuna
spirale di illusioni vestite dalle fate di turno
o leggendo le orme antiche, molecole della Verità
che fissa l’ orizzonte della nostra vera identità

Così anche se generati dall’unico grembo, vediamo
e ci vediamo lontani, non più attratti dalle voci
dello stesso amore, ma incatenati al nostro sogno
il mio che non cerca sentieri alternativi, il tuo
che calpesta ogni impronta di verità per viverlo

Di notte

Di notte è un incanto ascoltare
la pioggia che cade:è come fata
che accarezza racconta e rivela
nuove fonti di pensieri poetici
che mi fanno volare su paradisi
di luce,dove l’anima si inebria
e vive intensi momenti d’estasi
è come mistero intricante fatto
di emozioni e ricordi,una fiaba
che senza parlare,mi addormenta
abbracciato da suoni indefiniti
che mi vibrano gli ultimi versi
che il risveglio muta in poesia

Estasi dell’Invisibile

Mentre tutti dormono nell’oscurità della notte

e le stelle si sforzano di illuminare il cielo

in un gioco al chiaroscuro,che l’uomo squarcia

con le lunghe frecce del suo genio,mi riannodo

con i pensieri,che si schiudono come crisalidi

a vibranti tenerezze d’amore e ad echi di voci

che danno alle labbra la linfa di parole nuove

Ed io mi sento un altro nel quale risuona viva

una musica dimenticata,che esce dalle gallerie

profonde dell’anima e quasi alata m’accompagna

in un viaggio solitario senza strade e bussole

sulle stelle,stringendo note di bellezza unica

che sfiorano il canto degli angeli e dipingono

nel cuore i colori dell’estasi dell’Invisibile

 

Definiscimi nella verità

Tu mi definisci qualcuno,ma
io non so chi sono e tu che
mi accompagni per tante vie
non domandarmi più chi sono
Ascolta leggi quel che vedi
puoi dipingermi un marinaio
di Dio nella tempesta,forse
un angelo di speranza sceso
sulle continue disperazioni
certo definiscimi come vuoi
purchè mi vedi nella verità

Nel cuore della notte

Nel mezzo della notte,dove tutto tace

e solo il cuore ancora respira,scopro

di essere e volare in mondi nuovi,ove

il lupo che pur è in me,si fa agnello

il leone che mai m’abbandona,si veste

di umiltà quasi a mutarsi in un asino

la volpe che cerca incavi d’ipocrisia

esce dal nascondiglio per essere luce

la serpe che non smette di strisciare

prova ebbrezza di riposo,e in loro io

sogno lo sbocciare del mio vero tempo

dove senza più sentire voci di bestie

carezzo l’arcobaleno della vita nuova

il miracolo che m’abbaglia e mi vince

La voce di mio padre

Mi sembra

di sentire la voce

di mio padre,

a volte

voce di amore,

a volte

voce di monito;

ancora m’appare

seduto

coi gomiti in riposo,

con gli occhi svegli

in attesa,

attento interprete

dei miei umori;

ero tutto per lui,

nulla mi diceva

ma troppo

mi faceva intuire;

oggi

che non c’è più

ricamo i pochi tempi,

quando i miei occhi

quasi di nascosto

si calavano su di lui

attoniti

nel vedere una vita

già storia,

dove oggi mi leggo.

Mi fu offerto una carriera

Un giorno mi fu offerto una carriera
che mi avrebbe portato assai lontano
in un mondo di inchini da ricevere e
da fare,in corridoi di bellezza vera
tra sorrisi e sguardi fatti di moine
ma senza cuore:dissi di no, rimanendo
nella corriera della chiesa semplice
dove ogni parola allarga l’ orizzonte
della vita e  ti  fa  sognare il calore
dell’amore vero che, vissuto e donato
scopre il circuito  delle grandi mete

Piccolo dio

 

Finchè non  entri nel deserto dell’ anima

ove assapori domande e risposte diverse

ove vedi il tempo  perdersi  nei  sussurri

dell’ eterno, che  danno l’ora dell’arrivo

tu sarai sempre lo stesso: uno senza Dio

che  inventa  la favola  della  vita  oleata

di stravagante bontà,superflua bellezza

soltanto  per crearsi  il suo  piccolo  dio

 

Ma diverso

Seduto in un angolo della mia stanza
mentre fuori altri credono che dormo
io osservo le ombre che si divertono
a morire nelle tenebre, le stelle che
gareggiano con la luna per tracciare
strade di luci, la notte ormai gonfia
che muta lenta nel giorno, l’ universo
che si illumina di meraviglie e dona
segni sempre più attraenti di novità
Spazio ovunque senza muovermi, guardo
e mi perdo nell’infinità, dove medito
la povertà e la grandezza di ciò che
sono: soltanto uno tra tante creature
bagnate dall’amore di Dio, ma diverso
perché uno a cui ha dato le sue mani
per difendere il creato, i suoi occhi
per cercare e aiutare chi  è  in  croce
il cuore per vedere fratello l’altro
il volto per farlo conoscere ovunque

Il mio genio

Non ho niente di geniale,ho
la semplicità dello spirito
che squarcia ogni monotonia
aprendo strade sempre nuove.
E’solo Lui il mio vero genio,
voce sottile e penetrante che
ispira pensieri e parole,
facendomi apparire un altro.
Però sono sempre io:a volte
un sereno perfetto,che cerca Dio
persino nella nebbia;a volte
un vagabondo che gira a vuoto.
Sia nell’uno che nell’altro caso,
è sempre Lui a rendermi marinaio
cauto,che sospira sia l’approdo
che l’ancora della salvezza.