Categoria: Poesie

L’uomo senza Dio

senza dioTutto è noia, perché non viviamo più secondo Dio

attenti a cogliere le orme delle sue meraviglie

che ci schiudono arcobaleni nuovi di entusiasmo

ma come l’uomo decide, con il ventaglio colorato

delle sue idee, che accendono e spengono l’anima

prostrandola ai continui capricci di ciò che ha

Non possedendo più le ali per sfiorare il cielo

ci sperperiamo in stanchi cammini quasi deserti

ove la speranza dell’ oasi è un grido di chimera

e  finchè  le labbra sono cucite alla terra arida

incapaci di sciogliersi in canti di lodi, saremo

cani bastonati dalla tempesta dei nuovi padroni

Così tutto è veramente noia al guinzaglio umano

che può mutarsi in una diga amara, che sconvolge

persino la mente, essendo nulla l’uomo senza Dio

invece solo con Lui è tutto, è l’ ultima barriera

che lo fa capace d’ aprire le antiche cattedrali

dove si può ancora respirare il pensiero eterno

 

 

 

Perle lucenti

perleIl tuo è solo prurito di parole inutili

granelli di sabbia che il vento agita e

lancia sul mio volto, facendolo maschera

di dolore in un intarsio di graffiature

Non emettono veri suoni né eco di cuore

parole di mente che escono senza grazia

e nulla donano chiuse in un grumo arido

dove ascolto e lettura sanno di cattivo

Pur graffiato resto attento al giardino

della mia anima, dove innaffio con amore

fiori di carità che sublimano le offese

e mi fanno uno scrigno di perle lucenti

 

 

L’amicizia

Un’amicizia che non lascia traccia

è uno scrigno vuoto,dove non trovi

odore d’amore o barlumi di affetto

ma solo fuliggine neppure sbiadita

quasi intarsio annerito di polvere

che distrugge anche il suo ricordo

Non così l’amicizia pulita vissuta

come un tesoro che raccoglie tutto

persino i pochi spiccioli di cuore

essendo anch’essi come monete rare

che segnano i passi d’ogni momento

dove leggi passato presente futuro

il passato che ti parla di Eurialo

e Niso,il presente dei vincoli che

ti legano,il futuro che dice amore

e qui navigo io con vele ben salde

trasparenti che il vento scuote,ma

non spezza,perchè tutte d’un pezzo

 

Dignità di mio padre

Non sapeva né leggere

né scrivere,

ma guardava con il cuore

tutto,

dipingendo sul suo volto

le lettere dell’alfabeto,

che esprimevano in silenzio

una profonda sofferenza,

quella di chi

non aveva potuto imparare

né a leggere nè a scrivere.

Grande

era stata la sua povertà,

vissuta senza rabbia

e sempre lavorando,

nell’incanto di un futuro

mai spento,

ma più grande

fu la dignità di mio padre

che solo vedendo e parlando

scrisse e lesse un grande libro

la storia della sua famiglia.

 

Vendiamo tutto

Confusi come siamo noi

viviamo in un circuito

di moine,in un mercato

di parole,ove vendiamo

tutto,persino il cuore

sospeso a tanti deliri

 

 

Inquietudine

L’inquietudine nasce in me non per qualcosa

che mi manca,che vorrei,ma per Qualcuno che

cerco e non trovo;chiamo,ma non mi risponde

silenzio che mi rende inquieto nei pensieri

che si fanno parole e rivelano il mio cuore

senza riposo,affacciato alle tante finestre

dalle quali vedo solo strade deserte velate

di mistero,che acuiscono l’ultimo desiderio

di presenza di Colui che cerco chiamo anelo

 

 

Il successo

Oggi costa niente un pizzico di successo

perché più che essere frutto di lavoro,è

intarsio di fretta ipocrisia umiliazione

insieme di sorrisi rabbia interiore odio

fugaci surrogati,che oscurano lo spirito

e uccidono la profondità della coscienza

Salire in alto sempre più in alto sicuro

del traguardo,è vero per chi ha seminato

per chi ha profuso energie sofferenze,ma

non per chi ha speso se stesso in giochi

di compromessi inchini annientamenti,che

sviliscono ogni struttura di personalità

Il successo nato dal sacrificio costante

dalle notti insonni pungenti di pensieri

dalle sconfitte che non piegano,ma fanno

forti,dall’umiltà che spinge a rischiare

resta e vive nel riconoscimento di tutti

che l’apprezzano come raccolto di semina

 

Una striscia di luce

A sera,quando tutto comincia a farsi buio

una striscia di luce mi penetra nel cuore

vedo il mio ritratto invecchiato di moine

in mezzo a troppe mani di povertà distese

ma senza scatti di pretese,pronte infatti

a ricevere pure rimasugli di piccole cose

in mezzo  a tanti occhi senza sguardo che

si perdono nel vuoto,fissando un’angoscia

priva di rabbia che grida assenza d’amore

vedo e mi sento di essere come una statua

che,una volta illuminata dentro,si scopre

di avere un cuore di carne,le stesse mani

per donare,con gli stessi occhi per amare

Cadono così le moine,barlumi di apparenza

scivolo nella realtà della grande miseria

provo gioia,vestendomi da buon samaritano

 

Definiscimi nella verità

Tu mi definisci qualcuno,ma

io non so chi sono e tu che

mi accompagni per tante vie

non domandarmi più chi sono

Ascolti leggi quel che vedi

puoi dipingermi un marinaio

di Dio nella tempesta,forse

un angelo di speranza sceso

sulle continue disperazioni

certo,definiscimi come vuoi

purchè mi vedi nella verità

 

Il sogno di un’altra vita

Solo il sogno di un’altra vita

segna nel cuore pagine diverse

che danno senso al viaggio che

tra mille difficoltà io faccio

e libera il cammino dall’ombra

quotidiana,generando la grazia

di varcare la soglia del mondo