Nel mezzo della notte,dove tutto tace
e solo il cuore ancora respira,scopro
di essere e volare in mondi nuovi,ove
il lupo che pur è in me,si fa agnello
il leone che mai m’abbandona,si veste
di umiltà quasi a mutarsi in un asino
la volpe che cerca incavi d’ipocrisia
esce dal nascondiglio per essere luce
la serpe che non smette di strisciare
prova ebbrezza di riposo,e in loro io
sogno lo sbocciare del mio vero tempo
dove senza più sentire voci di bestie
carezzo l’arcobaleno della vita nuova
il miracolo che m’abbaglia e mi vince
Categoria: Poesie
Nel cuore della notte
Alla fine della sera
Alla fine della sera,quando il pensiero
già stanco imbocca la fatica del domani
che apre a nuove preoccupazioni e tutti
trovano quiete nel loro letto,io scorro
le pagine bianche che ancora mi restano
e in penombra scrivo versi che piangono
e sorridono,sciogliendo nella mia anima
una musica di pace che resiste al sonno
Veglio nel guscio di un’ispirazione che
l’oggi turba,mentre l’oscura notte crea
in un idillio di novità,cui m’abbandono
come un bambino stregato dalle lucciole
Nonostante tutto
Povero megafono
Man mano che il tempo si accorcia e sento
l’odore della fine,troppi pensieri cadono
pesanti nella mia mente:non sono di paura
al cospetto della morte,che pure mi porta
in alto,oltre il tempo,nel cielo del Vero
ma di delusione grande,pensando di andare
verso Dio con le mani non piene di carità
con il dolore che non tutto donai per Lui
con il dubbio che troppe volte diedi voce
più a me,povero megafono,che al suo Cuore
Testamento d’amore
Chi ama non giudica nessuno
pensa e guarda con il cuore
non legge pagliuzze o travi
negli occhi,ma solo umanità
specchio,dove svanisce ogni
pretesa di giudizio e batte
lancette di verità che sono
controfigure di chi giudica
Chi ama decifra ogni enigma
che segna il volto,trovando
in esso orme reali di bontà
che schiudono all’abbraccio
e gettano alla deriva cocci
d’arroganza che manifestano
un desiderio di superiorità
ed un’assenza di vero amore
Chi ama non evita chi tende
la mano né fugge lo sguardo
del suo cuore e non aspetta
la mossa di un sorriso,vede
subito si diletta dà quello
che ha e con dolcezza cerca
di scrivere nella sua anima
il testamento unico d’amore
Eleganza vera
Mi sono convinto di essere elegante
non perché dico parole difficili, ma
perché rendo semplice ogni pensiero
anche il più complesso,veicolandolo
alla comprensione di chi mi ascolta
E quanto più mi faccio semplice,più
divento trasparente e apro il cuore
all’eleganza, che penetra ogni gesto
tanto più amo e suscito amore, stima
anche in chi s’ ammanta di apparenza
Finché io sono semplice ed elegante
sfuggo il superfluo e tutto ciò che
dico faccio indosso posseggo ricevo
e dono,rende visibile l’ anima mia e
segna il cammino dell’ eleganza vera
Airone in volo
Quando mi fermerò sulla riva d’autunno
incerto per l’età,ricordo le primavere
vissute,abbracciato alle grandi poesie
della speranza,che impregnava il tempo
e dava sussulti di volo ad ogni ideale
Guarderò a ciò che fu la vita:intarsio
d’amore vero,che pur cadendo tra sassi
e spine,s’inoltrava sempre verso di Te
ove trovava la bellezza del suo domani
e l’energia per alzarsi airone in volo
Pensiero tarlato
Un pensiero tarlato è una lama sottile
tu cerchi invano di ignorarlo, è sempre
là come uno che ti guarda e ti penetra
Ti distrai per brevi istanti, ma subito
ritorna più imperioso di prima: è tarlo
che rode e nessuno antidoto l’ arresta
Ti uccide dentro, disturbando la quiete
del cuore che s’affligge e della mente
che s’agita, rincorrendo pensieri forti
di paura:chi sarà,che cosa è,come sarà?
Domande che non trovano risposte serie
ma solo la crescita di un tormento che
s’acuisce,gettandoti addosso la coltre
del mistero che ti porta alle sorprese
Teatro di parole
Come è triste vedere tanti che nascondono
il volto dietro le maschere come ritratti
d’occasione solo per gridare il contrario
di ciò che sono!Un calendario d’apparenza
intarsia la loro vita,dove non si trovano
date di verità,ma solo giorni che fissano
teatro di parole,che volano anche in alto
senza però che il vento dell’intelligenza
di chi sente, le consumi come neve al sole
Così entrambi:chi parla e chi ascolta,chi
dipinge affreschi fittizi e chi s’imprime
tatuaggi di ricordo arricchiscono il vano
che supportano le maschere dell’ipocrisia
L’amore vero
Tu reputi che l’amore è un brancolare
consolante verso Dio,un tranquillante
che allevia angoscia pena depressione
e genera anche tante speranze,che mai
però s’aprono concretamente all’altro
L’amore vero invece è quello che vede
l’altro così come lo vede Dio ed esso
nasce non in chi pensa e parla di Dio
semplicemente,ma in chi pensa e parla
in Dio,certo di camminare abbracciato
al Suo cuore,che racchiude le lacrime
raccolte come in un otre di pelle,mai
consunto,capaci di dissetare chiunque
anche chi percorre le vie del deserto
ove può ritrovarsi in un’oasi d’amore