Fuggirà un giorno da me senza rumore
in silenzio per ritornare là da dove
è venuta,non più bella e trasparante
immagine come dell’angelo messaggero
ma macchiata dalla mia fragilità,che
mai abbandona lo scorrere della vita
Non so se udrò almeno il suo fruscio
una carezza d’addio per l’ospitalità
che le diedi,un grazie per la gloria
che le mie croci lassù le segneranno
o pure un rimprovero per le pene che
quaggiù come incosciente le preparai
Spero solo che,quando sta per andare
via,rapita dalla sua natura,si fermi
per un attimo,dove posso raccogliere
mendico di perdono le energie ultime
per chiedere ricevere la benedizione
di chi mi accompagna con ali d’amore