Categoria: Poesie

La giara del cuore

Stasera sono troppo triste:vedo cadere

ad una ad una ogni speranza ogni sogno

mi svuoto come un recipiente e asciugo

ogni goccia tanto da toccarne il fondo

Vedo bruciare come pula ogni proposito

sfaldare in un attimo quanto costruito

ancora una volta soccombo e m’arrotolo

come un ragno che la ragnatela soffoca

Eppure credevo di resistere al profumo

della tentazione,pensavo duro lo scudo

di preghiera elemosina digiuno:tutto è

scivolato ai piedi dei soliti pensieri

Adesso mi guardo,capisco che non posso

restare nel torpore del vuoto,anche se

frustrato da colpe,scatto per riempire

la giara del cuore che avevo essiccata

Il vero cielo

Io so che esiste un cielo

diverso da ciò che ammiro

ove gli uomini non vivono

gli uccelli non si posano

E’ il cielo sognato da chi

medita di vedersi con Dio

è il cielo senza luna,ove

tu accendi stelle d’amore

E’ il cielo vero,ove senza

ascoltare lamenti di voci

senza vedere notte giorno

ti senti nel cuore di Dio

 

Echi di una voce

Tu puoi ancora colorare

la mia età con le tinte

che vuoi:chiaro rosso o

blù non importa,ciò che

conta è l’amore con cui

stimi sul viso le rughe

che raccontano chi sono

persino nella polvere e

lasciano tracce,dove tu

leggi in silenzio passi

di storia vera,che sono

echi di una voce intima

che ti sa dire emozioni

e sogni,che mi donarono

grande voglia di vivere

e soprattutto fascino e

desiderio di restituire

ai minimi,privi di nome

quei raggi di amore,che

ancora segnano il cuore

 

il vecchio gabbiano

Nel cuore ho sempre

il vecchio gabbiano

pur volando in alto

ama gli scogli,dove

muto osserva medita

preso dall’infinito

mistero senza paura

Al di là dei limiti

mai da lui misurati

qui agita delle ali

la bellezza leziosa

qui il tempo ultimo

aspetta nel respiro

dolce dell’eternità

 

 

 

Sinuose sincerità

Preferisco avere le orecchie tappate
e perdermi nei lidi che il mio cuore
cerca,piuttosto che ascoltare parole
e sempre parole roteanti come girini
che possono dare solo figure di rane
che restano per giunta in uno stagno

Sono queste le parole della politica
che si dimenano su velluto d’inganno
e mai escono dalla tenda del nanismo
che si travestono di vero e di falso
e mai aprono lo scrigno della verità
timorose di precipitare nello stagno

Creano solo caroselli impazziti,dove
chi ascolta mai può capire i confini
tra speranze e illusioni nè tra luce
ed abisso avvolto da tante seduzioni
che fanno sembrare nuove le promesse
vecchie, balenio di sinuose sincerità

Il sogno di un’altra vita

Solo il sogno di un’altra vita

segna nel cuore pagine diverse

che danno senso al viaggio che

tra mille difficoltà io faccio

e libera il cammino dall’ombra

quotidiana,generando la grazia

di varcare la soglia del mondo

Tracce del mio passato

Vado in giro da un luogo all’altro

come un bambino,attento a guardare

tutto,persino ciò che pare inutile

per cercare tracce del mio passato

All’improvviso mi fermo,non avendo

altro luogo dove andare:costruisco

allora con i ricordi le tante case

in cortili malandati,ove mi sembra

di vedere ancora cavalli e galline

nelle stalle,cani e gatti muoversi

senza sfiorarsi,o udire il ringhio

di qualche maiale che si preparava

ad essere sgozzato:adesso non vedo

più nulla,ogni cosa è diversa,pure

l’aria è cambiata nei suoi profumi

soprattutto è mutata l’umanità mia

che si sente trafiggere coi chiodi

dei ricordi di ciò che non tornerà

Troppi ricordi

flautoTroppi ricordi conserva il mio cuore

alcuni smagati nel tempo ormai oblio

altri ancora leggibili che insorgono

e riportano perdute certezze affetti

irripetibili,tradimenti subiti,notti

tinte dalla sofferenza,ingratitudini

dopo elargizioni,mete raggiunte però

mai possedute per l’umana ingordigia

Altri timbrano pure la mia mente che

si apre ai tanti momenti di felicità

ai giochi innocenti fatti con scarti

trovati ai bordi delle vie,trastullo

di chi nulla aveva,eccetto un flauto

ricordi di povertà che mi fanno vivo

e mi donano la misura di ciò che ero

e di ciò che sono,vedendo ciò che ho

La solitudine

solitudineA   differenza  di  tanti  amici

sempre  appesi al  chiasso, io

amo  il  silenzio, ove l’ anima

mi parla, mi rivela  chi  sono

Amo la solitudine, che non è

assenza di compagni, ma oasi

dove parlo con la mia anima

e  vibro  oltre  i  miei  limiti

Solo,in silenzio, mi conosco

e ogni frammento della vita

ha un sapore diverso, aperto

dalla Luce che  brilla  lassù

Nella solitudine vedo e odo

parlo e scopro, apro e segno

ciò che vedo e odo; e scopro

di dialogare con gli  angeli

E soprattutto con Colui che

con la Sua luce mi illumina

e schiude il mistero di ciò

che sono alla bellezza vera

Coerenza

Ognuno

immagina ciò che vuole,

può dire ciò che pensa,

ma le montagne e le stelle

stanno sempre lì a guardare; 

anche i fiumi che scorrono

sornioni verso il mare

mantengono sempre la stessa rotta

né la cambiano in caso di tempesta.