Tu mi domandi: dove sono gli occhi di Dio
quando il mare risucchia donne e bambini
che, lasciati come fagotti sulle carrette
galleggianti, diventano preda delle acque
in vortici di follia, che decretano morti?
Ma io ti chiedo: dov’è l’uomo che baratta
la vita degli innocenti per pochi denari
mercenario che davanti al pericolo fugge
scaricandoli ovunque come futili oggetti
non sempre restituiti dalla pietà marina?
Purtroppo la sorte dell’ uomo non aleggia
più verso il cielo, a cui tendeva le mani
ma spazia sulla terra, dove si è esaurita
nella presa della ricchezza per la quale
sacrifica ogni cosa anche la vita altrui
E tu credi che Dio niente sente o chiude
gli occhi per non vedere: invece Lui è là
piange soffre e il suo è pianto di Padre
che scorre ogni volta che Caino massacra
Abele, eludendo nel cuore la Sua immagine
Egli fa sempre suo il dolore dell’ uomo e
lo vive come un altro calvario, attraendo
a Sé ogni cristo in un abbraccio d’amore
che gli dona nuovi respiri di vita quasi
effluvi di cuore che aprono all’ Eternità
Qui ritrovi i volti crocifissi dall’ uomo
abbracciati non più nella stiva del mare
come ultimo grido dell’ umanità sconfitta
ma nel cuore di Dio, raccolti a uno a uno
e asciugati dal sudario pregno di sangue