Categoria: Pensiero del giorno

La bellezza dell’amicizia vera

felL’ amicizia vera non conosce il timbro del tempo nè sente il peso della contrarietà.
Vola sempre in alto come aquila, che dipinge nel cielo la sua bellezza.
Non rincorre  verità di comodo, non usa l’arte delle moine.
Le basta poco per sentire il fascino della sincerità, odore che sublima ogni legame,
e sdraiarsi poi nel giardino del cuore tra petali di reciproci sguardi d’amore.

 

Il mistero non è un freno alla conoscenza

foto T5Il mistero non è un freno alla conoscenza.
Anzi, senza il suo fruscio, il respiro del sapere diventerebbe fioco, quasi piatto.
E tutto potrebbe scivolare in una grande confusione.
Ciò che allarga l’orizzonte dell’umanità e le dá un vero fascino é proprio il senso del mistero, che apre la mente e il cuore alle grandi sorprese.
È la fonte dalla quale nascono  e crescono  i canali di ogni comprensione.
Senza il mistero ogni anelito di conoscenza si frantumerebbe al cospetto di ció che si vede e la vita si farebbe povera di spirito, che vive proprio della bellezza e vivacitá del mistero.

 

 

Il palazzo del potere

polIl palazzo del potere sembra un teatro, dove le pareti dei vari corridoi nascondono le scene,
che tutti preparano nelle stanze, dalle quali escono ed entrano, recitando ognuno, sempre da comparsa, la sua parte.
Il canovaccio di solito non presenta novità: tutto si muove alla stessa maniera con arte di timida personalità
e con carica di deformante sottomissione. Non ci sono protagonisti.
L’attore principale  è  uno solo, che fa e disfa, senza nulla concedere.
Anzi, si agita non dissimile da un povero ragno, che, dopo aver creato la ragnatela per gli insetti,
non disdegna di rivelare l’ ansia di essere soffocato dalla sua stessa opera.

 

Solo Tu sai quello che è meglio per me

rivaSolo Tu sai quello che è meglio per me.
A nulla serve agitarmi per cogliere quel poco o molto, che subito svanisce.
Nè vale correre di qua e di là, andare e venire, cercare e trovare,
per poi sentirmi sempre vuoto, senza neppure una briciola di gioia.
Solo Tu conosci il mio cuore e in ogni istante vedi quanto sia incerto
il suo fremere, tra onde che nascono e muoiono.
Solo in Te e con Te scopro di essere me stesso
ed anche l’insignificante risulta appagante.

Perdersi nel sogno di Dio

paurQuando credi che tutto giri intorno a te, è giunto il momento  di fuggire, tacere, vivere un po’ in solitudine.
Portarti  in disparte, lontano da ogni centro di attrazione, è la condizione essenziale per spendere bene te stesso nella verità.
Qui puoi comprendere i tuoi limiti e non ritenerti un indispensabile o pensare che tutto si blocchi senza di te.
Anzi, dall’oblò della mente in volo, vedrai che intorno nulla è cambiato.
Solo il tuo cuore, nel gusto del silenzio, freme diversamente, desiderando perdersi nel sogno di Dio.

 

Ore non più nervose

rimorsoCredo che il tempo si è accorciato.
Non è più possibile  continuare a consumarmi  solo per gli altri,
senza donarmi almeno le briciole di ciò che resta.
Troppi pensieri, impegni, preoccupazioni si rincorrono.
E mentre mi illudo di completare il circuito prossimo alla meta,
inizio sempre daccapo, pressato dalle solite voci di potere,
alle quali non so dire di no.
Forse nessuno mi crede.
Ma quanto vorrei vivere diversamente lontano dal peso di tanti sguardi di gelosia! Sarei certamente  felice,perché potrei  sentire le ore non più  nervose, ma serene, e trovare in esse il gusto di vivere da vero uomo.

Intarsi di gioia e tormento

affamatoLe mie parole non sono mai disincanto dalla realtà.
Non creano cornici di semplice contemplazione, ma sono sempre intarsi di gioia e di tormento,
che affondano le radici nella fede esistenzialmente vissuta e nella visione di un’umanità tradita.
Fede ed umanità sono la linfa vitale di ció che dico ed in esso  é facile gustare
frammenti dell’anima e una costante attenzione al dolore.
Non solo il mio dolore, che sempre elevo mediante la fede,
ma anche e soprattutto quello del prossimo ultimo, nel quale cerco il volto di Dio.

 

Il tormento peggiore

imagesW5YXWYX8Il tormento peggiore tu lo provi, quando, pur conoscendo ciò che lo genera,
nulla fai per poterlo eliminare; anzi, ti illudi  che si consumi da solo.
Così ti trascini senza istanti di pace, in un gomitolo di pensieri gravi,
che esasperano il cuore e ti fanno sempre mancante di qualcosa.
Dilazionare la causa di un tormento serve solo ad acuirlo, prostrandoti
in un crogiuolo di sofferenze, che si incidono duramente sul tuo volto.
Invece, aggredirla, fino a renderla innocua, dona una serenità grande,
che ti schiude  a profonde sorprese di gioia.

 

Con il grembiule dell’umiltà

La Chiesa é grande perché, nonostante l’insignificanza di tanti che la rappresentano, non perde mai il suo fascino.
Tu, accanto a chi si arrampica per indossare abiti diversi o per gestire il vincastro dell’ordine, vedi  sempre altri che, con il grembiule dell’umiltà, amano lavorare ovunque e  solo in nome e per conto di Cristo.
A differenza dei primi che fasciano comportamenti e parole in sagome di fastidioso potere, i secondi si fanno amare, perché rivelano nelle loro persone la vera bellezza di Dio.

Aldilà della ragione

siQuando ti trovi in difficoltà e non sai dare una soluzione a ciò che ti tormenta,
non alzare bandiera bianca, arrendendoti al nemico dell’impossibile.
Fermati per qualche istante nel tuo cuore, il quale, aldilà della ragione,
che non sempre ragiona, potrebbe schiuderti a sorprese di novità.
E se hai ancora un alito di fede, rivolgiti al Vangelo, dove anche un frammento
potrebbe illuminare il cammino della tua vita.