Categoria: Pensiero del giorno

Fede scienza magia

E’ il triangolo che segna la vita di ogni uomo, il quale ha davanti a sé  o  la via della fede, con cui si abbandona a Dio.

Oppure quella della scienza, con cui si affida al proprio ingegno.

Tutte e due le vie vengono da Dio.

Ma c’è una terza via, pericolosa ed artefatta, quella della magia, a cui molti non disdegnano di ricorrere, facendosi cosi avviluppare come insetti nella ragnatela del mago, ciarlatano di turno.

E  qui la credulità, che genera illusioni, oltre a svuotare le tasche del malcapitato, lo getta anche nel baratro della prostrazione.

Il Veleno della maldicenza

La maldicenza è  una lama sottile, usata con maestria e quasi sempre per gettare alle ortiche la reputazione delle persone, che vengono a trovarsi coperte, all’improvviso, da coltri soffocanti di spine pungenti, senza conoscerne neppure il perché.
Cattiveria a tinte sconnesse, elaborata certamente da menti impregnate di invidia e di pettegolezzo, che scaricano sugli altri il disagio del loro complesso di inferiorità.

Purtroppo, vi sono uomini e donne che, invece, di mettersi in gioco, cercando in sé  le spinte propulsive, per imporsi all’altrui attenzione, preferiscono il bisturi della diffamazione, illudendosi di farsi spazio, gettando fango su chi trovano sul loro cammino.
Non solo, ma nel delirio delle calunnie, diventate  un’ arte sottile, provano anche gusto sadico nel vedere chi giace sotto il peso dei loro artigli silenziosi, che creano veri e propri omicidi morali.
Infatti, sferzati da queste onde di follia pura, molti  rovinano nel cuore e nella mente, scivolando nella ragnatela di un profondo malessere psicofisico.
Come è  pesante la miseria, che dimora nell’animo  umano!

Gridare e denunciare

ipoNon lamentarti che i furbi avanzano e continuano a dominare.
Se tu niente fai per arginare la rete dei loro inganni, che
offrono come moine ammalianti, rischi di essere vile traino
di sostegno ad un mondo che sta morendo anche per colpa tua.
È semplice gridare il disagio, ma se tu non denunci ciò che
sai, i buontemponi non smetteranno mai di indossare il saio
della raccolta, dove depositeranno tutto anche il superfluo,
quello tuo, che resti crocifisso alla visione della miseria

 

Il mondo che nasce

verTu credi che il nostro sia un mondo che sta morendo.
Invece, non è vero.
Il nostro è un mondo che sta nascendo, voglioso di liberarsi dalla vecchia fuliggine,
che lo intenebra sotto  la coltre di  pesanti pensieri.
È un mondo che cerca di darsi un cuore nuovo, ma soprattutto un’anima vera,
capaci di penetrare oltre il tempo, dove gli occhi non vedono, l’udito non percepisce,
però ti senti vivo, abbracciato dalla bellezza del Mistero, che ti schiude al sogno dell’Eternitá.

 

Nulla dies sine linea

soliNon volare di fiore in fiore sempre in cerca di novità, che presto si essiccano.
Fermati e dai ogni giorno un colpo di zappa nella stessa direzione.
Così, quando a sera, stanco e sudato, volgi lo sguardo indietro,
ti accorgi che hai tracciato una strada.

 

Sposati, divorziati, risposati

Sposati, divorziati, risposati.
Storie di tanti cristiani, che vivono il tormento mai spento di non sentirsi pienamente accolti dallo sguardo materno della Chiesa, la quale, pur insegnando la misericordia di Dio, non sempre, in talune circostanze, la sa dispensare.
Dà, a volte, l’impressione di essere una statua rigida davanti ai drammi delle coppie  fallite, i cui protagonisti vengono marchiati come battezzati di seconda categoria, e con  essi anche le nuove famiglie che creano.
Non bastano le semplici indicazioni, date dalla Chiesa ai sacerdoti sulle attenzioni da avere verso questo mondo di sofferenza spirituale, è necessaria una maggiore presa di coscienza della interpersonalitá coniugale, la quale, oggi più di ieri, risente di una profonda dilatazione delle corporeità in tutta la loro attrazione, con la conseguente riduzione dello spirito, che certamente riduce la barriera di resistenza alle tentazioni. Senza sminuire il dono dell’indissolubilità coniugale, credo che  sarebbe auspicabile una più appassionata  interpretazione del termine porneia ed una maggiore valutazione della prassi ortodossa, riguardanti la soluzione dei cosiddetti matrimoni falliti.

La falsità come verità

piogNon sempre si dimentica la falsità fatta passare come verità.
Non è facile restare impotente al cospetto di chi si diverte
a gettare alle ortiche l’altrui dignità.
Si avverte un senso di ribellione trafiggente, che fa capire
quanto sia difficile, a volte, perdonare.

 

 

Ponte d’amore

portoNon esco per raccogliere o donare frammenti.
Non sono per le briciole,che pure si lasciano sparse qua e là.
Nè trovo piacere nel dare o prendere il superfluo.
Esco solo per vedere se al di là dei muri,
posso ancora costruire un ponte di amore,
su cui far transitare la bellezza dell’umanità.

 

Neppure nel sogno …

sognoHo sognato la ricchezza, che mi avvolgeva con il suo mantello.
Ma non ero felice.
Volavo con la maestosità dell’Aquila.
Ma avevo il brivido dell’uccellino.
Mi vedevo nella cornice della bellezza.
Ma non la gustavo affatto.
Neppure nel sogno mi sentivo diverso da ciò che ero.
Oggi che non sogno più e ricordo quel sogno, mi vedo realmente ricco e bello,
attento a gustare persino le briciole di ciò che ho, ricevo e dono.

 

La bellezza semplice

chiesaNonostante tutto, continuo a seguire le tue orme.
Mai perdo il fascino di ciò che eri e sento intatta la freschezza,
che ancora ti brilla negli occhi.
L’usura del tempo è quasi straniera al tuo volto, che incanta subito
e chiunque, per la semplicità della sua bellezza, la quale scioglie
persino i pensieri contorti.