Categoria: Pensiero del giorno

Povero uomo

rugaA differenza di altri che ti osannano, persino per ciò che non hai,
io in silenzio ti guardo e ti scopro un povero uomo.
Affannato solo per le cose che ti fanno da aureola,
attento alla misura di ogni gesto e parola, sembri un recipiente vuoto,
che cerchi di riempire con dosi costanti di promesse vuote.
Ed anche se in apparenza ti senti ricco, pago del tuo castello di carta,
nella realtà non hai nulla.
Anzi, sei l’esatto contrario della verità: una maschera di rughe spinose.

 

La voglia delle vetrine

Sembra di vivere in un mondo, dove tutto si consuma nella voglia di guardare le vetrine
e desiderare le ultime novità.
È una frenesia continua, non fatta di semplicità, ma di sola immagine, per la cui custodia
ogni desiderio subito si allarga nell’orizzonte degli acquisti in contanti o a rate.
L’immagine, impressa in tante apparenze, é un trofeo da conquistare, anche se il prezzo da pagare
spesso é molto alto.
Purtroppo, per tanti ciò che conta é riempire di sè la bocca di tutti, lasciare ovunque
una scia della propria bellezza,
anche se quasi sempre non manca la consapevolezza di essere dei recipienti vuoti,
che neppure gli acquisti possono colmare.

Occhi che brillano

Tu cammini con gli occhi chiusi.
Hai paura di vedere il mondo trascurato, che ti osserva.
Tremi al suo sguardo.
C’ é qualcosa in esso che dilania certamente il cuore come una lama sottile.
Non é facile sottrarti ad occhi che brillano,  pur smarriti nel vuoto,  adagiati su di un corpo,
dove ogni costola é visibile ed assetata di fame e le mani e le gambe restano ferme,
quasi impietrite,  perchè prive di energia.
Tu guardi solo ciò che ti piace,  pur sapendo che al di là del sipario,  del tuo piccolo sipario
vive tanta gente,  a cui il piacere é solo un eterno straniero.
Eppure, sono proprio gli occhi,  trafitti dalla miseria,  di tanti piccoli cristi,  che ti potrebbero far gustare il piacere della vera umanità.

L’idolatria di se stesso

idolatriaViviamo oggi  in una sorta di sonnambulismo, che soffoca ogni respiro di apertura alle sorprese che l’altro, come in uno scrigno, nasconde in sé.

Ogni gesto o pensiero è puramente automatico, come se nascesse da un mondo indisponibile a qualsiasi  accoglienza, pago solo di se stesso.

Tutto viene centrato in  noi, in un girotondo che porta  sempre al medesimo  punto: io… io…  solamente io .

Una spirale di egoismo devastante, che rinserra cuore e mente nei soliti granai dell’autosufficienza.

Qui non c’è nulla o solo parvenze di umano, essendo  tutto, pensieri ed azioni, focalizzato  dall’unico obiettivo: l’idolatria di se stesso.

È difficile fare il cristiano

È veramente difficile fare il cristiano, anche se a parole é possibile seguire Cristo, parlare di Lui, ostentare la fede.

Nella realtà non si può negare che ogni respiro della società freme aspirazioni diverse,  quasi sempre lanciate a raccogliere frutti di piacere o di guadagno.

Le parole chiavi che racchiudono il profilo vero del cristiano:rinnegare se stesso, prendere la propria croce, perdere la vita per il Vangelo, oggi non trovano spazi concreti, essendo un po’ tutti sedotti dalla cultura delle cose,  dalla frenesia delle apparenze.

Eppure, Gesù non parla inutilmente;  anzi, per dare consistenza alle sue parole, le realizza prima nella sua persona.

Si svuota di Sè, si annienta per riempire ed arricchire gli altri,  i quali poco o  nulla fanno per uscire dallo scrigno dell’ io e vedersi nella povertà degli ultimi, che gemono sotto il peso della croce.

Purtroppo, per molti cristiani è più facile predicare la croce da imporre agli altri, che prendere la propria in conversazione con Cristo.

Apparire o essere?

Non si può negare che per molti di noi spesso l’ essere si risolve nell’ apparire.
Ed oggi, più di ieri, il gusto dell’ apparenza e dell’esteriorità  domina il nostro modo di interagire.
Troppe sono le onde della finzione, che ci trascinano nel mondo di ciò che non siamo, dove facilmente finiamo per mentire a noi stessi.
In questa confusione ” ognuno – come diceva il Machiavelli – vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu sei”.
Salta così ogni scala di valori e tutto, persone e cose, vale per ciò che sembra e non per la verità  che ha in sè.
Anzi ci siamo talmente assuefatti ad apparire, ad indossare sagome di circostanza, che a volte non riusciamo a distinguere quanto fa parte della maschera e quanto della nostra vera natura.
Scivolati un pò tutti in questa ragnatela di maschere, non doniamo più ciò che siamo, ma vendiamo soltanto ciò che sembriamo con un frasario commerciale, che non disdegna la stessa espropriazione di se stesso.

Le ali della grazia

Solo quando apri gli occhi e guardi l’orizzonte dell’Eternità, tu riesci a smascherare le false certezze, riposte nella cultura del benessere e del denaro,  e  puoi sentire il peso delle responsabilità al cospetto di una vita, che non cammina, ma corre verso il suo vero destino.

” Quale vantaggio – dice Gesù – avrà l’uomo,  se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la propria vita?  O che cosa l’ uomo potrà dare in cambio della propria  vita?”.

Per te non sono queste delle domande scioccanti e brucianti, che penetrano in profondità ed aprono il sipario della  fugacità e della fragilità delle cose?

Non ti spingono ad allargare il pensiero oltre il visibile,  per porti come mendicante alla ricerca di Dio?

Ebbene, se non ti risvegli ed esci dal letargo di ciò che é debole,  la vita non é diversa da quella di un uccello, che, avendo subito il taglio delle ali, può solo camminare, ma non volare.

E non volerà mai, finché non  ricresceranno le ali della sua grazia.

Penetra il cuore

AMOPenetra il cuore e scoprirai la verità di ciò che sei.
Non più crocevia di apparenza per passaggi di falsità,
ma strada pianeggiante per cammini senza maschera.
Libero farai brillare gli occhi della mente  che sorride,
accoglierai il desiderio di una mano tesa,  di un volto
che piange e con gioia cederai alla bellezza dell’ anima.

La gioia appartiene ancora al cristiano?

Molti mi chiedono se la gioia appartiene al cristiano oppure no
Certo, osservando il comportamento di tanti, che hanno sul volto
rughe di tristezza o mancanza di qualcosa, mi pare proprio di no
Allora, mi domando dove è andata a nascondersi la nostra gioia
E come un bambino la cerco, posando gli occhi su chiunque
Però non trovo nulla, se non risate ridicole e grossolane moine
che creano solo un mondo artefatto, dove ciascuno prova a dipingersi
come un manichino pallido e senz’anima.
All’improvviso, vengo attratto da un chiacchiericcio, mi avvicino e
vedo un uomo, che senza parlare, brilla di gioia e con gli occhi
racconta la sua vita, nella quale io sento il vero profumo di Dio
Non ha nulla, è più povero di un mendicante, ma ha un cuore
pieno di gioia,  dicendosi amato, perdonato, ed accolto da Dio

Cestini d’amore

niloSe tu perdoni, ami. E se ami, la luce di Dio ti avvolge
e vedi tutto con gli occhi del cuore.
Nulla più ti manca.
E se un giorno vuoi qualcosa, devi solo allungare la mano
e prenderla.
Qualcuno, che ha filmato gli scatti della tua vita,
ti ricambierá con ricchi cestini di amore.