Categoria: Generale

E guardo a testa alta

rimorsoE guardo a testa alta per sentire il profumo dei tuoi occhi
che brillano di verità,dovunque mi penetrano mi accarezzano
baciano il mio volto e io,con il cuore stordito dalle moine,
che mai mi fai mancare, cerco nel suo scrigno quei pensieri
d’ amore,che meglio rispondono alla tenerezza,che mi riveli.

 

Il Progetto di S.Luca in Casapulla

Sono contento che Facebook offre a tutti noi la possibilità di esprimere le proprie idee. Però molti dimenticano che il rispetto delle persone e della verità sono e restano principi basilari. In questi tre mesi ho letto con rispetto il pensiero di tanti,che si sono cimentati in giudizi negativi,offensivi su iniziative di interesse comune,che qualcuno ha voluto artatamente far passare di interesse personale,come se il complesso parrocchiale fosse patrimonio del Parroco e non della Comunità casapullese. Ciò che dispiace è che a nessuno è passato per la mente,prima di parlare o scrivere,di informarsi o in Comune o in Parrocchia dove dovrá avvenire la costruzione dei locali di ministero pastorale(aule catechistiche,sacrestia,oratorio per i ragazzi).
Ebbene,ritengo adesso opportuno fare un po’ di chiarezza:1) la costruzione avverrà nel perimetro della chiesa,dove si trova il giardino,l’ufficio parrocchiale,la cucina,la corte e non negli standard urbanistici,che pur essendo ancora di proprietà della parrocchia,un giorno faranno parte dell’edilizia economica e popolare già realizzata da oltre 20 anni; 2) I locali erigendi insisteranno su un terreno destinato a servizi religiosi e,quindi,con finalità di interesse comune,così come si evince dal PRG di Casapulla; 3) essendo servizi religiosi non sottraggono alcuna volumetria al PUC in itinere,come purtroppo faranno i cinque Piano Casa che qualcuno – e lo sa bene – ha curato con certosina pazienza e che,se realizzati,distruggeranno i poveri proprietari di piccoli lotti, che avrebbero voluto farsi una casa. E su questo argomento le grandi penne parlanti tacciono;4) la deroga riguarda essenzialmente i parametri(altezze volumetrie e distanze) e non la destinazione di zona, che è e resterà sempre di attrezzatura religiosa. Spero che il mio intervento,aldilá della simpatia o antipatia, venga interpretato come un contributo alla verità. Del resto,mai il sottoscritto con i tecnici della Curia avrebbe intrapreso un cammino senza il crisma della legittimità e delle norme urbanistiche.

Al di fuori di te

luceAl di fuori di te nessuno mi capirà:gioco troppo per piacerti
faccio poco o nulla per farmi amare.So che scivolo facilmente
sui cocci,trappole di strada,ma non smetto di proseguire dove
sento il respiro dell’amore.Anche se oscillo come un’altalena
e vado di qua e di lá,mai rovino a terra:un angelo con le ali
che sembrano le braccia di mia madre,mi sorregge mi porta via

E forse ce la farò

q1E forse ce la farò ad uscire da questo labirinto di desideri
che balbettano ancora strane fantasie e mi portano,tra moine
di fate,lontano dalla verità di quello che sono,nei risucchi
della baldoria, dove spendere e consumare diventano capricci
per soffocare il grido del mio cuore, che anela al tuo amore

Una porta ci divide

portaNon chiedermi perché sono felice e il mio volto vibra di serenità.
Purtroppo c’ é una porta che ci separa: tu la tieni sempre chiusa
per nascondere ciò che hai, io l’ apro per uscire ed andare oltre.
Tu credi che la vita si misura solo su quanto riesci ad accumulare,
io invece mi lascio trascinare dal desiderio di infinito che serbo
e mi solletica a volare, aldilà delle cose, per poterlo contemplare.

 

E non sbaglio

coniugioE non sbaglio, se penso che in te tutto è cambiato,
gli occhi sembrano fari spenti e le labbra ritrovo
di parole di convenienza e non più di affetto vero,
il volto non cornice di serenità ma di chiaroscuro,
dove ti leggo ti ascolto ti vedo troppo differente.
Ieri eri ben altro, una musica di sorrisi delicati,
parole dolci sguardi limpidi che dipingevano moine
di amore ed io senza nulla chiedere ricevevo tutto,
persino gesti impensati, con cui mi davi la verità
del tuo cuore, che ti faceva una crisalide di vita.

 

E scendo

nerE scendo sempre dal balcone dei miei sogni,
non amo adagiarmi sui cuscini, quando vedo
giù un po’ lontano da me lacrime di dolore,
che mi raccontano quanto sia amara la vita
nella periferia, dove esistono solo scarti.
Vado e non passo oltre, mi fermo e dialogo,
ascolto e penso, abbraccio e dò ciò che ho,
trafitto dall’odore della povertà spiegata
in parole e gesti che gli sguardi lanciano
e come frecce senza ritorno vanno al cuore.

 

E rimuovo

agitataE rimuovo ogni pensiero che mi allontana dal tuo amore,
anche le briciole lancio alle ortiche, quando adombrano
la bellezza di ciò che sei o mi segnano intarsi di nei,
che fingono immagini diverse dal candore del tuo volto.
Non so vederti nella cornice della non verità,desidero
sempre guardarti negli occhi scoprire la tua sincerità,
ove ti leggo così come sei senza macchie né travestita
dall’ abito dei pensieri altrui,che mai ti risparmiano

 

 

Il gioco delle tue bugie

visGli occhi della verità non ti sono familiari
preferisci danzare tra le voglie delle moine
con cui sei solito gustare continue simpatie
che all’inizio fremono di speranze,ma subito
quasi sempre nella ragnatela delle delusioni
scivolano,rivelando il gioco delle tue bugie

 

Il tuo viso

E mi guardo intorno, sperando di incontrare i tuoi occhi,
ma tu non ci sei: vedo solo esili ombre,che si addensano
e fingono immagini di passaggio,a cui mi aggrappo invano.
Lentamente sfuggono e mi trovo nelle braccia di un sogno,
il vecchio sogno,dove giocavo con la fantasia,rincorrevo
sfumature di bellezza,che dipingevano sempre il tuo viso.