Categoria: Generale

E persevero

mortoE persevero sempre, anche se trafitto dalle croci,
che non mancano nel mio vissuto,spesso impregnato
di spine, vibranti ovunque persino in chi mi vive
accanto e dice di amarmi: io vado avanti e scopro
aldilà dello stelo il profumo che le rende vivaci.
Non mi lamento, ben sapendo che l’ immediato cede
alla voglia di futuro,che traccia linee parallele,
sulle quali misuro ciò che perdo e ciò che prendo,
constatando alla fine della corsa di essere nuovo,
provato maturato da ciò che le spine hanno creato.

 

 

E racimolo

comE racimolo tutto, persino le briciole che a stento noto.
Mai mi stanco di cercare e sempre curvato tra le foglie
sparse qua e là, prendo ciò che tu continui a rifiutare.
Non è molto, è solo il minimo di tanti scarti che fanno
insieme qualcosa, ove già vedo il viso di chi lo riceve,
plasmato dal sorriso di un grazie, che inebria il cuore.

E do il massimo

prodE mi sacrifico con gioia non per farmi baciare dalle apparenze
ma solo per rispondere alla Voce,che mi chiama;e do il massimo
facendomi addirittura sorpresa agli occhi di chi guarda e vado
avanti,sicuro che ogni istante di amore mi rivela ciò che sono.

 

Hai bisogno di me

moltoStrano è il tuo sguardo: si posa su di me come un fardello
mi avvolge rallenta ogni gesto mi genera pensieri di paura
tutti sospesi alla sua incertezza,che mi dice tutto niente.
Anche se non soccombo,inverte il mio umore scivolo su cose
non sentite,balbetto per non sbagliare,rivedo quanto fatto
mi trovo pulito;così ti fisso,scopro che hai bisogno di me

…. L’amico che muore

dormeAdesso è veramente finito tutto,persino il pensiero
diventato come un salice piangente sotto il respiro
amaro della morte;non ti riconosco più,voli lontano
già con gli occhi incantati dal mistero,che schiude
come da una conchiglia sinfonie di voci,quasi suoni
incolori,che vibrando sulle tue labbra,m’annunciano
l’avvento di una vita nuova.E io vedo sul tuo volto
contrazioni non di paura della morte,ma di silenzio
adorante di ciò che trovi oltre la soglia del tempo
Resto immoto attratto da sereni istanti di infinito
nei quali leggo l’ultima pagina di una vita gioiosa

 

La via giusta

portaNon scoraggiarti se bussi a tante porte e nessuno ti apre.
Non fermarti, cammina sempre e dovunque.
Oltre a chi potrebbe spalancarti la porta,
potresti trovare anche ciò che ti occorre,
là dove nemmeno te l’ aspetti.
Forse persino a casa tua.
La via giusta non si cerca, bussando alle porte solenni.
Dietro ad una porta sgangherata,
puoi trovare una verità che ti aspetta

 

Le campane

Le campane non suonano

più come prima,

sembrano voci stanche

quasi rumori senza invito.

Le antiche cattedrali piangono

solitudine di fede ridotte

a semplici manuali di arte.

In esse non si ascolta più

la bellezza  ispirata dipinta

nelle infinite immagini.

Tutto tace

anche la tua Voce,

Dio dei miei padri,

diventato nome di consumo

in un mercato di parole

senza mistero.

Eppure Tu sei là,

nella Tenda dell’Amore,

continuamente soffiante

tenerezza di paternità.

E sto in pace

gioiaE sto in pace,perché ogni giorno trovo frammenti di verità
che rendono vivace il frattempo che vivo,mi aprono a sogni
di umanità, che attraggono gli occhi verso orizzonti nuovi
ove la voglia di amare si accresce nella visione di ognuno
soprattutto di chi tende la mano e senza parlare mi chiede
qualcosa, a cui rispondo sempre con il cuore e sono felice

 

 

 

A MARGHERITA HAK

Amica di tante stelle,mai volle cercare né

conoscere la sua Stella;volò anche in alto

posandosi come fata sulle luci più lontane

ma non scorse la Stella madre,che le fissò

al cielo,per schiarire di notte l’oscurità

Penetrò il visibile celeste,bello intarsio

di mistero che apriva con le chiavi dorate

della sua scienza,ma non tentò di guardare

oltre se stessa,convinta d’essere un atomo

che alla fine sarebbe tornato al suo mondo

Mai varcò la soglia di ciò che contemplava

amava incontrarsi con qualsiasi cosa,nuova

o vecchia,presa dal fascino della bellezza

ma eluse sempre d’incontrare la Stella,che

l’avrebbe guidata alla scoperta dell’Oltre

 

È meglio così

cieloÉ meglio così, perché comincio a sentirmi più leggero,
non più con le ali bagnate dal tuo sguardo mai chiaro
dal sorriso senza senso,dal volto truccato a maschera
e soprattuto con il treno di desideri sempre in corsa.
Adesso mi tocco ci sono,mi vedo libero,prendo cammini
diversi guardo lontano, dove posso volare tra i prati
riposare felice sui fiori,non temere nessuna trappola
e gustare ad ogni respiro la gioia di essermi trovato.