Categoria: Generale

Vibrano insieme

aironeEvito di pensare ciò che non mi appartiene
neppure considero quanto è in mio possesso
Su tutto volo libero,con ali sempre aperte
però mai mi sento sordo a chi chiede amore
Non dico se posso,prendo e dono ciò che ho
nè guardo il suo cuore,ascolto solo il mio
Qui sibilo suoni come sirene in conchiglia
ove vibrano insieme il lontano e il vicino

 

Lontano dal mistero

Non è letto di quiete
il mio,ma di pensieri
in continuo movimento

sempre lesto a rubare
il mistero delle cose
resto lontano dal mio

Il mistero

Come vorrei comprendere
il Tuo e il mio mistero
turbinio di idee,che si
fermano quasi sempre là
dove è la soglia Ultima
A volte allungo le mani
perché mi sembri Vicino
a volte ti vedo Lontano
come un magico specchio
ove la identità Tua mia
si velano e si rivelano
Ma Tu,Lontano Vicino,se
veramente mi ami perché
non mi sussurri chi sei?
Non mi dici io chi sono?
Se Tu,o Dio,sei l’unico
sogno per il quale ogni
attimo io consumo,fammi
incontrare con il Sogno
sì da vedere l’Infinito
sulla nebbia della fede
e rendermi uomo di luce

La verità

Non è l’oroscopo che segna
di timori il nostro futuro
ma i pensieri deboli lenti
onde sempre vacillanti che
gettano a riva,lasciandoci
con noi stessi.Non importa
se qualcuno nello specchio
ancora sa truccare le pene
le gioie oppure sa leggere
nelle sue carte il destino
La verità appartiene a chi
la dona,non a chi la vende
ed è questa la verità vera

Il vecchio gabbiano

Nel cuore ho sempre
il vecchio gabbiano
pur volando in alto
ama gli scogli,dove
muto osserva medita
preso dall’infinito
mistero senza paura

Al di là dei limiti
mai da lui misurati
qui agita delle ali
la bellezza leziosa
qui il tempo ultimo
aspetta nel respiro
dolce dell’eternità

Il tempo della vita

stellareAd uno ad uno mi stai togliendo tutti,
parenti ed amici, lasciandomi solo
in un cespuglio di conoscenti,
ma non provo alcun dolore, perché il tuo amore
fa di essi la stella della mia speranza,
a cui guardo per orientare il tempo della vita.

 

E sono veramente un altro

Quando i miei occhi si abbandonano alla bellezza del cielo,
ad uno ad uno cadono i pensieri pesanti.
Non vedo più cose e persone in chiaroscuro,ma nella luce,
che mi aiuta a cogliere persino la mia verità.
E sono veramente un altro,non più immoto in un grigiore incerto,
ma libero di correre ovunque,dove anche l’incontro a bassa quota
con una farfalla, schiude ebbrezze di novità.

Diventati nudi

Non hanno il coraggio di cambiare direzione
accendono solo lucciole di speranze, gridano
tanti cammini nuovi, senza mai indicare orme
di verità; fingono, mentre lo Stato precipita
sotto il peso di una locomotiva arrugginita
intasata di letame della politica che muore
della burocrazia che strangola ogni impegno
della magistratura che trasborda dai limiti
della sanità che mangia denaro senza curare

E noi siamo diventati nudi e persino restii
a levare contro di essi la voce di protesta
sapendo che nulla muta per le nostre attese
trafitte dalla sapienza economica che cerca
solo di scrutare le solite tasche, e tutto è
ben misurato per mantenere i loro privilegi
che come gabbiani sornioni su vecchi scogli
difendono, non disdegnando di roteare,quando
gli stimoli della fame bussano allo stomaco

E saremo nuovi

Parliamo con le stesse parole

indossiamo gli  stessi  vestiti

usiamo uguali movenze e gesti

sembriamo stereotipi generati

per  un  circuito di  marionette

Abbiamo smarrito il nostro Io

che è plasmato come l’ argilla

dal vasaio che fa ultima moda

non abbiamo più un’ anima vera

che  grida  il  peso della  morte

Viviamo senza cogliere un’ ora

neppure un attimo  per  tornare

a  meravigliarci  di  quello  che

siamo, per riscoprire sorprese

e novità che l’ io sempre dona

Solo se riprendiamo il nostro

io, liberandolo dalle mode che

l’addormentano, riviviamo ogni

ora, pure un attimo come fosse

la prima volta: e saremo nuovi

Papa Francesco

foto dueNon ha scarpe di marca né vestiti

di alta moda:un completo bianco è

il suo unico abito,che lo avvolge

di candore fino a farlo un angelo

le sue mani sono vuote di cose,ma

ricche di amore,non porta argento

né oro,ma solo il sorriso di Gesù

il suo cuore  bussa alla porta

del nostro come un mendicante,che

pur rischiando d’essere importuno

insiste,finchè non trova ingresso

per donare le vere carezze di Dio