Categoria: Generale

Oltre le cose

Vedo un uomo incapace di guardare in alto.
Sembra fasciato dalla fuliggine delle cose,
nelle quali non trova un respiro vero di vita.
Soffre senza gustare il fascino del cielo.
Cammina solo con la sua bisaccia.
Attratto dai venditori ambulanti,
si ferma e, pur non chiedendo niente,
osserva incuriosito la loro serenità,
straniera al suo cuore.
Prova un profondo risveglio,
che lo fa uscire dalle gallerie di se stesso
e gli rivela come è diversa la vita oltre le cose.

Un otre vuoto

Ciò che mi fa paura
ed assorbe mente e cuore in pensieri gravi,
non é tanto la cattiveria di chi agisce,
quanto l’ indifferenza di chi, pur vedendo,
passa oltre.
Tutto veste uguale e nulla possiede attrazione.
E’ chiuso in se stesso, un guscio senza aneliti,
tarpato dall’assenza di ogni sentimento.
Non vede, non ascolta,
non prova il sapore del nuovo.
E’ solo un otre vuoto,
dove non c’ è né morte né vita,
ma l’ andare del tempo, che,
come da antico copione, divora cose e persone
senza guardare in faccia a nessuno.
E il tempo è vita e morte dell’indifferente.

Sempre più in alto

Quando chiudo gli occhi
e medito
la bellezza del mistero,
scivolo nell’ intimità del cuore,
dove mi sento avvolto dalle Sue braccia.
Non ho parole da dirgli né promesse da fargli,
ma la Sua presenza mi illumina
e con le braccia allargate come ali,
comincio a volare sempre più in alto,
con una preghiera intensa,
che mi fa vibrare nel Suo sogno.

Il pagliaccio

Amo il pagliaccio di professione,
che cambia in maschere d’ilarità
sguardi e parole, gesti e sorrisi.
A tutti dona sprazzi di ebbrezza
e ognuno trova in sé l’emozione
di vivere istanti senza nostalgia.
Non il pagliaccio di convenienza
che riveste di falsità il volto
dipingendo immagini di occasioni
che lo rendono tanti e nessuno,
e sempre portatore di finte moine
che diventano respiri senz’anima.

Gli occhi dello spirito

Quando gli occhi della ragione si perdono
nella visione delle cose di quaggiù,
la bellezza dello spirito si trova stordita.
L’ uomo si fa meno uomo,
in un balbettio inespressivo,
che rivela assenza di interiorità.
E può diventare persino cattivo,
se alla guida del treno della sua vita,
non rientrano gli occhi dello spirito,
che gli fanno rileggere cose e persone
come figure di una scena di passaggio.

Più mi innamoro

Più il tempo mi consuma,

lasciando dentro e fuori le sue orme,
più mi innamoro della vita.
La leggo senza rimpianti,

la guardo con profonda curiosità,
e, al di là dell’età,

la ritrovo ancora bella,

anche se non mancano futili trapunti.
È la mia vita,

vissuta con rispetto e passione.
Mai resa mercato di finte verità,

la distendo nell’ andirivieni di si e no,

senza piegarla a chi pretende per sé.

Arcobaleno di pensieri

Nella solitudine cercata e vissuta mi rincorro
mi fermo penso e, quasi sempre, provo emozioni
che incantano il cuore, svegliano la mia mente.
Vedo tutto diversamente, pure ciò che sembrava
in disuso, scaduto in oblio, riacquista vigore
ed ogni pensiero che nasce è un volo di novità.
E mi vedo non più prigioniero di soliti schemi,
ma libero di cogliere in alto e basso fantasie,
che vibrano su arcobaleni di profondi pensieri.

Non tradire la fiducia

Non tradire  la fiducia di chi ti ama.
Mai ti rende felice ciò che è frutto di tradimento.
Né puoi dimenticare gli occhi di chi ti guardava

o il cuore di chi ti donava se stesso.
Sentirai sempre il tormento dell’ inganno

e girerai come una trottola per dimenticare.
L’ amico tradito è un’ immagine sempre nitida,

nella quale vedrai la disfatta della tua dignità.

 

Sporca idiozia

Perché un’ idiozia cambia di valore

a seconda di chi la dice?
Sulla bocca dell’ insignificante

è una povera critica,
trastullo da crocicchio paesano.
Orchestrata dal personaggio,

è stimata subito effluvio di esperienza

ed in poco tempo diventa verità.
Però nessuno ha il coraggio di affermare

che nell’ uno e nell’ altro caso,
resta sempre una sporca idiozia.

Il fruscio del mistero

Il mistero non è un freno alla conoscenza.
Anzi, senza il suo fruscio,

il respiro del sapere diventa fioco, quasi piatto.
E tutto può scivolare in una grande confusione.
Ciò che allarga l’ orizzonte dell’ umanità

e le dà fascino, é proprio il senso del mistero,

che apre il cuore alle grandi sorprese.
È la fonte dalla quale nascono  e crescono

i canali di ogni comprensione.
Senza di esso ogni anelito della mente

si frantuma

e la vita perde la bellezza dello spirito,

che palpita solo nella sua vivacità .