Categoria: Generale

Alla soglia del visibile

rimorsoNella mente senti solo il lavorio di ciò che osservi.
E finché ti lasci guidare dal suo fascino, vedi poco.
Mai vai oltre, là  dove pure le briciole vibrano di luce
ed  ogni istante si permea con orizzonti di vera vita.
E’  nel cuore che la fede spazia e si apre a bellezze
di eternità, che la ragione  sfiora, ma non raccoglie,
perché preferisce fermarsi alla soglia del visibile

 

L’uomo, più diavolo del diavolo

É mai possibile che l’uomo,in nome di un piccolo dio
sta distruggendo la sua e l’ immagine del vero Dio?
Che cosa lo spinge a tanta infedeltà da soffocargli
ogni anelito di divino e, con esso, ogni soffio di umanità?
É veramente incredibile che la più bella meraviglia creata
sia scivolata in un povero fallimento,baratro del non senso.
Vedendo quanto di orrendo compie, sembra che l’uomo
sia diventato più diavolo del diavolo.
Purtroppo, in un mondo che travisa  Dio e la sua Parola,
tutte le porte della follia sono aperte e chiunque può farsi
giudice implacabile, gettando alle ortiche qualsiasi umanità.
E questo é il vero dramma del tempo presente, dove morte e vita
si consumano in un gioco al massacro.

Non piango

Non piango da troppo tempo
Sento solo l’odore dell’arido
che brucia gli occhi e mi crea
continui chiaroscuri dove mi sforzo
di capire perché sono senza lacrime
Cerco emozioni e le trovo ovunque
Rincorro sorrisi che dono e ricevo
Stringo tante mani,intreccio amore
ma non ho una lacrima,anche se tutto
mi vibra dentro e si veste d’affetto.

Ciò che vorrei

Ciò che vorrei è lontano da ciò che sono ed ho
Perciò non insisto troppo,ben sapendo quanto
è triste scivolare ai piedi delle cose impossibili
Certo la fantasia affascina,ma la realtà chiede
la verità di quello che valgo:un passero non può
pensare di volare con le grandi ali di un’aquila
Una cosa sono le alte cime,un’altra gli arbusti
su cui riposare o cercare brevi poveri alimenti
Se sono debole non posso vestirmi da forte,cado
è meglio misurarmi sempre con ciò che ho e sono

Inviato da iPad

Per te dove è Dio?

Scrive Clarence W. Hall:” Ho cercato l’ anima mia, ma l’anima mia non sono riuscito a vederla.
Ho cercato il mio Dio, ma il mio Dio non sono riuscito a vederlo.
Ho cercato un fratello e li ho trovati  tutti e tre”.
Credere in Dio non è un dovere, ma una grazia, che Egli ci dona,
indicando persino le orme per trovarlo ed amarlo.
Ma noi siamo ciechi e sordi.
Preferiamo percorrere vie e pensieri diversi, in una ricerca cerebrale, senza cuore,
come se Dio fosse un semplice oggetto da cogliere con sofisticati sillogismi.
Chi ragiona per cercare Dio, restando però nella cecità e nella sordità di chi grida
la fame e la sete, la sofferenza e l’ingiustizia, rischia di non trovarlo mai
e, nello stesso tempo, di perdersi in un dedalo senza alcun barlume di luce.
Dio non si farà mai trovare in alto, al di là delle nubi o dei cieli,
e neppure in basso, nelle fredde cattedrali senza respiri di anime.
Il vero tempio della Sua presenza è nella povera gente, che, con le sue croci,
continua a vivere ogni giorno, insieme con Lui, il dramma della Croce.
E’ nostro fratello, il più debole, il lebbroso che fa schifo agli occhi del mondo, 
il vero specchio, dove possiamo trovare ed amare Dio.

Povero del necessario

Tu sorridi e guardi intorno quasi stranito,
quando all’improvviso mi vedi assente,
come uno che si rintana, facendo del cuore un deserto,
dove avverto i sospiri dell’anima.
Ed è bello sentirmi da essi accarezzati nella profondità del silenzio,
nonostante il frastuono assordante del via vai della gente.
In questi istanti sono solo con me stesso, svuoto le cose inutili
e gusto la bellezza di ciò che conta,dell’essenziale, che mi porta lontano
e mi fa gustare il senso vero della vita.
Finchè anche tu  non impari a fare deserto e ad ascoltare il silenzio parlante,
che apre vie nuove di verità,sarai un uomo a metà, forse pieno di tante cose,
ma certamente povero  del necessario.

Ascolto sempre chi non parla molto

Nella vita ascolto sempre le persone che non parlano molto.
Nascondono novità in ciò che dicono e regalano pensieri unici,
che solo in chi il tacere viene prima del parlare,possono nascere.
Chi parla molto,non sa moderarsi e spesso scivola in parole senza senso,
che danno fastidio e rivelano poca o nessuna dignità.
Perciò,è meglio dire poche parole o addirittura tacere,se si vuole evitare
che persino i respiri si perdano in una semplice fiera verbale.

Nella visione del tramonto

Spesso mi perdo nella visione del tramonto del sole
tormentato dalle nubi che fasciano ogni suo respiro
Si dimena come ultimo eroe del giorno, ma il destino
di morire per risorgere è ineluttabile ed in questo
si rassomiglia al tramonto della vita, dove il tempo
dipinge chiaroscuri, che lentamente si intenebrano e
anticipano il passaggio all’orizzonte di una luce nuova

 

Gli occhi dello spirito

Quando gli occhi della ragione si perdono
nella visione degli interessi,
la bellezza dello spirito viene a trovarsi quasi stordita
dalla tensione nella conquista delle cose.
Qui l’uomo si fa meno uomo, in un balbettio inespressivo,
che rivela assenza di qualsiasi interiorità.
E spesso diventa persino cattivo, quando alla guida del treno della vita,
non ci sono più gli occhi dello spirito,che gli fanno leggere cose e persone
come povere figure di una scena di passaggio.

 

Come avvicinarsi alla Chiesa?

chiesaSe ti avvicini alla Chiesa,pensando che sia una semplice istituzione,nata da un intarsio di interessi umani,
rischi di fermarti alla soglia della sua identitá.
Anzi,la conoscerai solo nello scorrere del tempo,dove brillerà più la miseria che la grandezza,
ma non entrerai mai nel suo mistero, il cui approfondimento rivela la vera origine: un dono che
viene dall’alto,frutto dell’iniziativa di Dio.
Solo con tale approccio, tu capirai come il Padre l’abbia da sempre pensata e preparata nella storia della salvezza,
finché non fosse poi istituita grazie alla missione del Figlio, Gesù, e alla effusione dello Spirito Santo.
Non solo,ma comprenderai anche il suo essere Madre,che ti genera figlio per Dio e ti accompagna
nel pellegrinaggio terreno verso l’Eternita.