Preghiera sacrificio caritá:tre parole di grazia
che,se le vivi,puoi aprirti alle sorprese di Dio
sentire il profumo della Misericordia,che scende
nel cuore,gustare quanto è vera la Sua paternità
Non solo,ma puoi scoprire quanta bellezza rivela
il prossimo,quando si vede accolto dal tuo amore
Nelle mani che tendi,negli occhi che lo guardano
nel sorriso che gli doni,trasfigura la sua anima
Categoria: Generale
Quaresima
I tuoi occhi
I tuoi occhi.
Sono solo note senza voci,che intrecciano richiami
di melodie;momenti di cuore,che resistono al tempo
quasi gioco d’emozione appeso a brividi di memoria
dove spesso mi raccolgo e mi ripeto quanto vissuto
Non so cosa voglio
Non so cosa voglio,vado avanti senza mai fermarmi
Cerco senza convinzione,guardo ogni cosa con noia
Niente genera stupore,tutto evapora senza ritorno
Ricevo tanto,ma ad esso è sempre sottesa un’ombra
Aleggia su ciò che trovo e vibra solo di amarezza
Ricorro a pensieri vari,che scivolano nel baratro
Sbatto il cuore,che non sa più uscire dal torpore
All’improvviso sento un sibilo di voce,che chiama
M’arresto,fissando l’ombra,che piano si fa figura
Incuriosito l’osservo:mi sembra un viso familiare
È lei,mia madre,che continua a camminarmi accanto
Resti come un fata
Guardandomi bene,non credo di averti chiesto troppo
Certo,neppure ti ho dato molto,anche se tu mi vibri
sempre continui respiri d’amore,che rivelano quanto
mi pensi.A volte ti sento tanto vicino che mi fermo
spazio con gli occhi,quasi per cercare la tua ombra
Nulla di reale vedo.Solo un fruscio di vento strano
m’avvolge come se fosse un mantello d’estate fresco
Spesso ti rincorro nei pensieri,ma m’appari lontano
Anche se gioco d’anticipo,mai tocco la tua presenza
Resti come una fata,che mi lancia carezze,ma scappa
ogni volta che m’illudo di averti nelle mie braccia
Pensa al presente
In ognuno vive un passato in chiaroscuro
la memoria geme nei ricordi belli brutti
Tu aldilà dei richiami,pensa al presente
trova nei suoi colori la gioia di vivere
Per te pure un attimo è importante:amalo
rifletti,fallo vibrare con le tue scelte
Non guardare solo la clessidra che freme
osservati e rivesti di meta ogni momento
Spendi bene il tempo e non sciuparlo mai
un minuto se perso,potrebbe essere spina
Non desiderare che si fermi,muoia subito
impregna il suo scorrere di ciò che vuoi
La gioia la trovi solo nel tempo vissuto
Non abbracciare
Non poggiare il disagio sul sentito dire
sbagli se ti fai incastrare da una bugia
Benchè al mondo piace affogare nel falso
tu sgusciati e costruisciti sulla verità
Non farti cucire dal fascino del raggiro
rischi di precipitare aldilà della siepe
Se ti progetti su una frottola,è delirio
sfoglia le pagine,se vuoi capire il vero
Non sempre ciò che si dice ama la realtà
la parola crea spesso castelli di sabbia
Se vuoi crescere bene,fremi sulla roccia
niente rovina,quando le basi sono solide
Non abbracciare mai ciò che sembra certo
Onde della mia fragilità
E ripeto sempre le stesse cose,uccidendo ogni promessa
Sono un bambino mai attento,che vibra solo di capricci
Non resisto a ciò che piace:il suo fascino mi tormenta
Corro senza riflettere e scivolo pure su piccoli cocci
Anche se subito mi alzo,il dolore rimane in un ricordo
che,con caratteri duri,scrive onde della mia fragilità
Senza preavviso
Non c’è dolore più grande che vedere la morte
di una persona cara, che va via all’improvviso.
E tu sei scomparsa cosi,senza preavviso,
lasciando tutti in un grave tormento,
che solo la fede nell’eternità può mitigare.
Certo, oggi non è più come ieri.Tutto è mutato,
ma la semplicità,la tua dolcezza aleggeranno
sempre e dovunque; ed ogni respiro rivelerà
le orme di una profonda storia di amicizia.
Vergato da un qualcosa
Non è facile ascoltare il tormento del cuore di chi
è solo,osservato spesso senza un respiro di umanità
perché vergato da un qualcosa che lo figura diverso
Un uomo incerto,che riposa sui cespugli di pensieri
che gli aprono vie tortuose,ove è impossibile amare
ciò che è:una verità che trafigge e quasi allontana
Si guarda dentro senza avere un barlume di identità
si sente come avvinghiato da un mantello biancastro
dove chiunque può scrivere amare parole di fantasia
E qui traballano le speranze,perchè non si vede più
nessuno:chi sono,mi dice,e io a capo chino zittisco
stringo il crocifisso della corona per una risposta
Ne trovo tante,però ognuna si perde lungo la strada
travolta dai suoi perché,risucchi di pene interiori
che fanno grave la vita,che non sa più vederla vera
Le lacrime della mia verità
Un giorno ritornerò ai miei usati scogli
qui,con lo sguardo naufrago nel cielo,io
mi narrerò la mia storia:un uomo bambino
che ha sempre cercato e voluto la verità
Non trovandola nei volti della ricchezza
o nel sorriso della povertà di occasione
ha indagato nel frastuono delle amicizie
peggio di peggio:macerie e tante falsità
Ha stretto mani tese,solo moine di amore
abbracciato troppe persone,solo maschere
ha pensato la bellezza della vita,invano
la verità vibrava soltanto nel suo cuore
Qui mi sono svegliato,visitato nel tempo
memoria di affetti e ricordi trasparenti
mi hanno bussato e io ho aperto la porta
ho ritrovato le lacrime della mia verità