Chi non conosce se stesso
cede ai riti dei fantasmi
che generano zone d’ombre
ove si fonde vero e falso
in un saliscendi di icone
foriere di folti pensieri
Ha paura di trovarsi solo
perché dal suo oblò crede
di vedersi in chiaroscuro
con una identità sfuocata
in cui si muovono cavalli
sfrenati e pecore dimesse
Ma soltanto chi non vuole
conoscersi,ha paura di sé
convinto che,se si aprono
le tende dell’anima,saprà
quanto è distante da essa
la felicità che pure vuole